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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00260 presentata da LUPI MAURIZIO ENZO (FORZA ITALIA) in data 28/09/2001

Interrogazione a risposta orale Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00260 presentata da MAURIZIO ENZO LUPI venerdì 28 settembre 2001 nella seduta n. 039 LUPI. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: nei giorni scorsi nelle più importanti stazioni ferroviarie italiane ed in particolare a Roma, Milano e Torino gli addetti alle pulizie dei treni e delle stazioni (13.000 in tutta Italia), hanno inscenato manifestazioni e, nella Capitale, blocco dei convogli, per protestare contro il rischio di licenziamento, creando disagio tra gli utenti; le Ferrovie dello Stato, attraverso le società che gestiscono i diversi servizi ferroviari, Trenitalia, RFI e Grandi Stazioni, hanno indetto 6 gare di appalto per l'aggiudicazione dei servizi di pulizia degli impianti (stazioni, depositi, piazzali, eccetera) e del materiale rotabile attualmente affidati a 4 consorzi i quali, attraverso circa 150 società, occupano oltre 13.000 addetti; la suddetta aggiudicazione è prevista a favore dell'offerta contenente il prezzo più basso; l'importo complessivo degli appalti posto a base di gara risulta, di fatto, addirittura inferiore a quello attualmente corrisposto agli attuali gestori del servizio, il cui canone, si ricorda, è stato ritenuto congruo quasi 10 anni fa, e che il sistema prescelto per l'aggiudicazione comporterà inevitabilmente una ulteriore drastica riduzione dello stesso, comportando per i futuri aggiudicatari l'impossibilità di garantire né l'attuale standard qualitativo del servizio prestato (peraltro, a detta dei vertici delle Ferrovie, insoddisfacente), né il mantenimento dei livelli occupazionali che, come detto, assicurano il sostentamento a 13.000 persone; contrariamente a quanto previsto dall'articolo 4, punto 4, del «Patto sulle politiche di concertazione e sulle nuove regole delle relazioni sindacali per la trasformazione e l'integrazione europea del sistema dei trasporti» sottoscritto da tutte le parti sociali e dal Governo il 23 dicembre 1998, ove prevede, l'esplicito impegno, in questi casi, a introdurre norme volte a «assicurare la salvaguardia delle professionalità ascquisite e della continuità occupazionale» e dagli analoghi principi contenuti nel relativo C.C.N.L. di categoria, i bandi di gara non prevedono nulla in merito al suddetto mantenimento dei livelli occupazionali, limitandosi a contenere una quanto mai generica previsione che «l'impresa aggiudicataria assicurerà ai propri dipendenti condizioni economiche non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili nel settore»; il «Patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione» sottoscritto anch'esso da tutte le parti sociali e dal Governo il 22 dicembre 1998 prevede espressamente, al punto 2.5, che «nella disciplina del mercato degli appalti pubblici e delle concessioni, il Governo intende assicurare il rispetto delle norme definite dai contratti collettivi nazionali di lavoro e la corretta applicazione delle regole che escludono i fenomeni distorsivi derivanti dall'applicazione del criterio del massimo ribasso che, in questi settori, va a detrimento della qualità e finisce per favorire il lavoro nero e il sommerso»; anche il Consiglio di Stato, nel parere n. 196 del 1998, afferma che la pubblica amministrazione deve precostituire le condizioni necessarie per una corretta instaurazione del rapporto con la ditta aggiudicataria e deve in specie prevenire situazioni che porterebbero inevitabilmente a comportamenti inadempienti, come nel caso di ditte che presentino offerte per le quali, per qualsiasi ragione, si palesino in concreto inattendibili in quanto non attuabili o non completamente attuabili; in conseguenza di quanto sopra, per gli attuali lavoratori occupati nel servizio oggetto dell'appalto, già destinatari di una lettera di licenziamento, si prevede una drastica riduzione sia in termini di numero complessivo che di monte ore individuale e per tale ragione nei giorni passati si sono svolte le note e diffuse manifestazioni di protesta; alla luce della consistente riduzione dell'importo previsto per l'effettuazione del servizio, con riferimento sia alla base di gara ma, ancora di più all'offerta che risulterà aggiudicataria con il suddetto criterio prescelto, la qualità del servizio non potrà essere garantita, così come il rispetto delle recenti normative in materia di sicurezza sul lavoro -: se non intendano far rispettare quanto previsto negli atti sopra citati; se non ritengano che il criterio del «prezzo più basso» prescelto per l'aggiudicazione degli appalti sia inidoneo a garantire la qualità del servizio proprio dove, vista l'evidente peculiarità del contesto in cui deve essere svolto, dovrebbero essere richieste ed esigite ancor maggiori garanzie di risultato a tutela della salute e dell'igiene non solo dei lavoratori ma di tutti gli utenti; quali misure, pertanto, intendano intraprendere per tutelare gli attuali livelli occupazionali e il rispetto dei necessari standard qualitativi del servizio offerto; quali misure intendano intraprendere affinché non si ripetano i disguidi ed i disagi per gli utenti accaduti in questi giorni.(3-00260)

 
Cronologia
giovedì 20 settembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Si riunisce a Berlino, in Germania, il Consiglio europeo straordinario per analizzare la situazione internazionale dopo gli attentati negli Stati Uniti dell'11 settembre.

mercoledì 3 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A seguito degli attentati dell'11 settembre, il Consiglio atlantico riconosce, per la prima volta nella storia dell'Alleanza, l'esistenza delle condizioni per l'applicazione dell'articolo 5 del Trattato, ai sensi del quale un attacco armato contro un membro dell'Alleanza deve essere considerato come un attacco contro tutti i membri dell'Alleanza stessa.