Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/01516/003 presentata da STRADELLA FRANCESCO (FORZA ITALIA) in data 17/10/2001
Ordine del Giorno 9/1516/3 Atto Camera Ordine del Giorno 9/1516/3 presentato da FRANCESCO STRADELLA mercoledì 17 ottobre 2001 nella seduta n. 047 La Camera, premesso che: gli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22 prevedono l'emanazione di norme tecniche e le condizioni per il recupero con procedure semplificate dei rifiuti; il decreto ministeriale 5 febbraio 1998 riportante l'individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo suddetto prevede l'obbligo del test di cessione su tutti i rifiuti destinati a recuperi a contatto con il suolo, da eseguirsi con le procedure riportate nell'allegato 3 allo stesso decreto, confrontandone i risultati con i limiti nella tabella «a» del medesimo allegato; le procedure del test ed in particolare quelle di confronto dei risultati con i valori limite, oltre agli stessi valori limite, sono da rivedere, come riconosciuto anche dal Ministro dell'ambiente pro tempore nel corso di un'audizione presso la Commissione ambiente della Camera dei deputati in data 30 luglio 1998, cioè solo pochi mesi dopo l'emanazione del decreto; rispetto ai valori limite, per alcune tipologie di rifiuto, risulta contraddittoria la ricerca di alcuni parametri in quanto essi non sono da considerarsi non microinquinanti, bensì costituenti del rifiuto stesso e in alcuni casi il loro riutilizzo è dovuto proprio a tale costituenti; gli errori contenuti rendono di fatto il test inapplicabile con il conseguente blocco di gran parte delle attività di recupero dei rifiuti; l'Istituto Superiore di Sanità già dal mese di luglio 1998 ha indicato ai Ministeri dell'ambiente e dell'industria le correzioni necessarie, circostanza peraltro citata anche dallo stesso Ministro dell'ambiente nel corso della già citata audizione presso la Commissione Ambiente della Camera dei deputati ; sono ormai trascorsi più di tre anni dall'emanazione del decreto senza che queste problematiche siano state in qualche modo affrontate tramite la modifica del decreto ministeriale 5.2.1998; le aziende subiscono un sempre maggior danno economico dovuto alla necessità di smaltire in discarica, a costi crescenti, i rifiuti il cui possibile recupero è bloccato da un errato test di cessione; questa situazione comporta un rilevante danno ambientale portando all'impiego di materiale vergine di cava per la realizzazione di svariate opere, laddove potrebbero invece essere utilizzati materiali inerti che, nell'attuale situazione, vanno a riempire inutilmente le discariche presenti sul territorio; impegna il Governo ad emanare entro il mese di dicembre 2001 un provvedimento di modifica al decreto ministeriale 5 febbraio 1998 che modifichi il test di cessione (riportato nell'allegato 3 del decreto ministeriale citato) secondo le indicazioni suggerite dall'Istituto Superiore di Sanità. 9/1516/3. Stradella.