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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00162 presentata da D'ALIA GIAMPIERO (CCD-CDU BIANCOFIORE) in data 27/11/2001

Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-00162 presentata da GIAMPIERO D'ALIA martedì 27 novembre 2001 nella seduta n. 069 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere - premesso che: la Commissione europea ha emanato la decisione C (97) 672 dell'11 aprile 1997 con la quale ha approvato il programma operativo relativo all'iniziativa comunitaria occupazione II fase, che comporta il finanziamento a carico del Fondo sociale europeo (Fse) pari a Ecu 401.387.000, a fronte del quale è previsto un finanziamento di Ecu 238,913.862 a carico dello Stato membro; a seguito della pubblicazione del relativo bando pubblico sono stati selezionati ed ammessi al finanziamento i progetti per il periodo 1997-1999 gran parte dei quali hanno completato la loro attività nel corso dell'anno 2000; la normativa vigente che regola i rapporti tra il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e gli enti attuatori prevedeva che la gestione dei fondi fosse regolamentata come segue: anticipazioni sul fondo di rotazione e sul Fse sino alla concorrenza dell'80 per cento dell'importo finanziato mentre il rimanente 20 per cento da erogarsi dopo la verifica amministrativa-contabile effettuata da organi delegati (ispettorati provinciali del lavoro competenti per territorio); i rapporti tra ente finanziatore ed ente attuatore, così come regolamentato all'atto di emissione del decreto di finanziamento e della relativa accettazione delle norme e clausole, non prevedeva alcun termine finale per il pagamento delle spettanze da parte degli enti attuatori dei progetti in questione; successivamente all'avvio dei progetti, come noto, nel contesto delle nuove disposizioni introdotte dalla Commissione europea ai fini della gestione dei progetti approvati nell'ambito delle iniziative comunitarie Adapt e occupazione, è stata individuata come ultima data per il riconoscimento dei pagamenti effettuati quella del 31 dicembre 2001; tali disposizioni sembrano porsi alla base di circolari ministeriali, che omettono peraltro una specifica citazione delle fonti comunitarie di riferimento, e che non tengono in alcun modo conto dei notevolissimi ritardi accumulati dalla Commissione europea - Fse - direzione generale V - nell'erogazione dei fondi comunitari allo Stato italiano tanto da non permettere al Ministero del lavoro e delle politiche sociali l'erogazione a carico del Fse agli enti attuatori dei progetti de quo ; il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con nota Protocollo n. 22496/Segr. Del 20 aprile 2001 a firma del direttore generale dell'Ucofpl, comunicava, tra l'altro, che ai fini dei pagamenti entro il termine previsto sarebbe stata applicata la seguente regola tassativa: «i competenti servizi ispettivi non ammetteranno a rimborso, in sede di verifica amministrativo-contabile finale, quelle somme (anche se esigibili) che non risultano effettivamente pagate»; la succitata disposizione non tiene conto che la quasi totalità degli enti attuatori l'iniziativa comunitaria è costituita da enti non lucrativi che pertanto operano fiscalmente dietro erogazione dei finanziamenti approvati; la cronica carenza di personale degli uffici ispettivi ha prolungato i tempi di verifica amministrativo-contabile dei progetti finanziati tanto da non poter permettere agli enti attuatori la chiusura contabile delle attività; tale situazione ha generato negli attuatori forme di panico stante l'impossibilità, pur senza alcuna diretta responsabilità degli enti, di completare tutti i pagamenti impegnati per la gestione dei progetti; il Governo italiano può negoziare con gli organi della Commissione europea un rinvio del termine ma sinora non vi è stato un passo ufficiale da parte del Governo per negoziare un opportuno rinvio dei termini fissati al 31 dicembre 2001; alcuni dirigenti della direzione generale V dell'Unione europea hanno fatto presente che, pur essendo gli uffici perfettamente a conoscenza delle difficoltà degli enti gestori dei progetti finanziati tramite l'iniziativa comunitaria Occupazione, non può essere l'istituzione europea ad avviare la procedura di proroga dei termini di scadenza in assenza di un'azione degli Stati membri interessati; il tempestivo intervento del Governo italiano presso la competente direzione generale V della Commissione europea finalizzato a negoziare una proroga potrebbe permettere al Ministero del lavoro e delle politiche sociali di erogare i fondi agli enti attuatori dei progetti considerata anche la limitazione temporale imposta dalla chiusura in tempi anticipati dei tesorieri necessaria per la conversione dei sistemi contabili in Euro nonché per l'abbattimento dei tempi richiesti dal Ministero dell'economia e delle finanze per l'erogazione dei pagamenti (60 giorni dal deposito dell'atto contabile del competente ministero) -: quali atti e quali iniziative il Ministro interpellato intenda adottare o intraprendere per consentire una proroga dei termini al fine di evitare che i ritardi non imputabili agli enti attuatori dei progetti finanziati con l'iniziativa comunitaria Occupazione possano avere effetti pregiudizievoli per gli stessi. (2-00162) «D'Alia, Volontè, Ciro Alfano, Emerenzio Barbieri, Dorina Bianchi, Brusco, Riccardo Conti, Cozzi, D'Agrò, Degennaro, De Laurentiis, Di Giandomenico, Filippo Maria Drago, Giuseppe Drago, Follini, Giuseppe Gianni, Grillo, Anna Maria Leone, Liotta, Lucchese, Maninetti, Mazzoni, Mereu, Mongiello, Montecuollo, Naro, Peretti, Ranieli, Romano, Rotondi, Tabacci, Tanzilli, Tucci».





 
Cronologia
martedì 20 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge: Diritto di voto dei cittadini italiani residenti all'estero (A.C. 339) ed abbinata (A.C. 380), che sarà approvata dal Senato il 20 dicembre (legge 27 dicembre 2001, n. 459).

martedì 4 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato discute la mozione 1-00035 e l'interrogazione 3-00225 con le quali si chiede al Governo di revocare le funzioni di sottosegretario all'interno a Carlo Taormina. Nel corso della seduta è data comunicazione delle dimissioni del sottosegretario.