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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01874 presentata da TRANTINO ENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 23/01/2002

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01874 presentata da ENZO TRANTINO mercoledì 23 gennaio 2002 nella seduta n. 085 TRANTINO. - Al Ministro delle politiche agricole e forestali. - Per sapere - premesso che: la Sicilia, è tra le regioni con la più alta intensità di coltivazioni ortofrutticole e ormai da troppo tempo, questa grande realtà produttiva del sud versa in grave, progressiva crisi: i costi di produzione si accrescono del 2-3 per cento ogni anno, i contributi agricoli unificati (CAU) dal 1993 si sono triplicati, arrivando a 40.000 lire per ettaro, che significa un costo di 4 milioni di lire all'anno per 100 giorni di lavoro, a tutto ciò si aggiunge una micidiale serie di calamità che si sono abbattute negli ultimi dieci anni con grandinate, gelate, siccità, nubifragi, fino alla gravissima gelata del gennaio 2002, che ha distrutto sul nascere gran parte della produzione dell'anno; le Regioni meridionali e gli organi periferici dello Stato (UTE-INPS-SCAU), denunciano spesso notevoli vischiosità nell'applicazione delle norme previste per gli sgravi fiscali e contributivi a seguito di calamità naturali, oltre ai buchi finanziari di diverse centinaia di miliardi dovuti alle precedenti gestioni, per cui alla Regione, tolti i fondi vincolati, le spese per il personale e quelle obbligatorie e di finanziamento, rimane ben poco da destinare allo sviluppo e agli eventi straordinari (calamità); le aziende agricole sono sull'orlo del collasso: i costi aziendali in costante ed inesorabile aumento, i prezzi che scendono strutturalmente, i debiti pregressi, strangolano l'impresa agraria e ne impediscono qualsiasi sviluppo; l'agricoltura in Sicilia è costituita prevalentemente da produzioni intensive, caratterizzate da forti investimenti di capitali, e di grande esigenza di manodopera, con produzione rivolta al mercato, di notevole vivacità imprenditoriale, ma carente di infrastrutture, di occasioni extragricole nell'ambito della filiera agroalimentare, e con notevoli ritardi della politica regionale, dovuti alle colpevoli omissioni e incapacità di alcuni (tanti!) dei governi precedenti -: se non ritenga urgente e necessario adottare i suggeriti provvedimenti: alle aziende agricole singole o associate, della Regione Sicilia ed iscritte al registro delle imprese delle Camere di Commercio, colpite da calamità naturali per almeno tre annate agrarie vengano concessi mutui trentennali di ripianamento e di consolidamento delle esposizioni finanziarie derivanti da operazioni di credito agrario, dai prestiti per il ripianamento delle passività onerose contratte ai sensi del decreto-legge 15 giugno 1989, n. 231 (convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1989, n. 286, e del decreto-legge 6 dicembre 1990, n. 367, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 gennaio 1991, n. 31), per l'acquisto di aziende agricole, nonché per situazioni debitorie di natura non fiscale verso enti o organismi pubblici, oltre alla considerazione delle esposizioni debitorie dei conti correnti destinati alla conduzione delle aziende agricole; alle aziende agrumicole colpite dalle avversità atmosferiche del gennaio 2002, le cui strutture produttive risultano compromesse per non meno del 50 per cento della propria capacità produttiva, venga concesso un rimborso forfettario per le spese di coltivazione per ciascuno degli anni occorrenti, di euro 2.500 per ettaro, necessario al ripristino delle piantagioni danneggiate; un rimborso una tantum di euro 1.600 per ettaro, per le spese di potatura straordinaria, l'esenzione triennale dal pagamento dell'ICI, e degli oneri previdenziali e assistenziali, al fine di permettere la ricapitalizzazione aziendale, con l'obbligo per gli agricoltori, ad impegnare l'intera somma percepita, unicamente per l'esecuzione delle opere, ed a restituire le somme eventualmente non utilizzate, maggiorate degli interessi calcolati al tasso ufficiale di sconto esistente al momento dell'erogazione fino alla data di restituzione; vengano sospese fino alla data della stipula del contratto di mutuo, tutte le operazioni e le procedure escussive in atto nei confronti delle aziende agricole; per gli oneri derivanti dai suddetti provvedimenti, vengano utilizzate le risorse individuate per le stesse finalità del decreto legislativo 30 aprile 1998, n. 173, e dalla legge 14 febbraio 1992, n. 185, in quanto a giudizio dell'interrogante i suddetti provvedimenti sono indispensabili per rilanciare lo sviluppo, consolidando le passività aziendali, ammortizzandole in lungo periodo e ai nuovi tassi, mentre, al contempo, deve essere incoraggiato lo svecchiamento dell'imprenditoria agricola e, infine, devono essere promosse tutte le necessarie iniziative di riconversione delle colture, di diversificazione di indirizzi e di riorganizzazione aziendale su base di maggiore efficienza, che possano consentire all'azienda agricola di superare o contenere l'attuale profonda crisi, per rinnovare la via della redditività e sviluppare l'occupazione in un settore da sempre trainante per l'economia siciliana, fonte di destini umani prima che economici. (4-01874)

 
Cronologia
domenica 6 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro degli esteri Ruggiero si dimette per divergenze con le critiche espresse dai ministri Bossi, Martino e Tremonti all'euro. Il Presidente del Consiglio Berlusconi, dopo aver tentato una mediazione, assume l'interim del dicastero.

giovedì 21 febbraio
  • Politica, cultura e società
    Dopo il rifiuto del Governo di stralciare la riforma dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori dalla più generale riforma del mercato del lavoro i sindacati si dividono: la CGIL si dichiara indisponibile a proseguire le trattative.