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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02790 presentata da SAGLIA STEFANO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 06/05/2002

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02790 presentata da STEFANO SAGLIA lunedì 6 maggio 2002 nella seduta n. 138 SAGLIA, CANNELLA e GAMBA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: domenica 21 aprile 2002 nella città di Venezia si sia svolta una manifestazione non autorizzata ma ampliamente annunciata con affissione di manifesti abusivi da parte degli appartenenti al centro sociale Rivolta; nel corso di questa manifestazione chiamata «festa della semina», che si è svolta all'interno di una parco pubblico nel quartiere Carpenedo-Bissuola a Mestre, sono stati dispersi nel terreno, da parte di un gruppo di giovani capeggiati da Luca Casarini, semi di canapa indiana con l'obiettivo di creare all'interno del detto parco pubblico una vera e propria coltivazione della suddetta pianta dalla quale derivano l' hascish e la marijuana ; il parco in questione è intitolato ad Alfredo Albanese, un poliziotto barbaramente assassinato a Mestre dalle Brigate Rosse nei primi anni '80 ed è incredibile che la sua memoria possa essere così calpestata; una simile iniziativa si è ripetuta sia all'interno di un immobile di proprietà del comune di Venezia denominato «ex Paolini e Villani», sede del centro sociale autogestito Rivolta che in una piazza veneziana e precisamente in campo San Bortolomìo; in questo caso la canapa non è stata seminata, ma ne sono stati distribuiti i semi ai passanti affinché possano diventare «coltivatori diretti» della canapa, i cui derivati sono la marijuana e l' hascish , note sostanze stupefacenti; la coltivazione della canapa, così come lo spaccio di droghe quali i citati derivati della canapa costituiscono reato. La cosiddetta legge Iervolino-Vassalli (legge n. 162 del 26 giugno 1990, inserita nel tasto unico sulle sostanze stupefacenti con decreto n. 309 del 9 ottobre 1990, considera la coltivazione di cannabis (canapa indiana) a qualsiasi titolo un reato penale; dal quotidiano locale la nuova Venezia si apprende che la Digos della questura di Venezia ha inviato un fascicolo all'autorità giudiziaria -: se sia a conoscenza della situazione descritta in premessa; per quale ragione le forze dell'ordine non siano intervenute ad impedire questo increscioso spettacolo davanti agli occhi inorriditi di intere famiglie che domenica 21 aprile 2002 popolavano il grande parco di Mestre; perché le stesse forze politiche si siano limitate attraverso la polizia politica ad inviare un fascicolo alla procura, permettendo di fatto che Venezia sia diventata per un giorno una città in cui le leggi vengono ignorate anche da chi è pagato per vigilare sul loro rispetto.(4-02790)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 14 gennaio 2003 nell'allegato B della seduta n. 246 all'Interrogazione 4-02790 presentata da SAGLIA Risposta. - Si comunica che nel pomeriggio del 21 aprile 2002, nel parco "Alfredo Albanese" di Mestre, circa quaranta aderenti al locale centro sociale hanno posto in essere una manifestazione, denominata Canapa-day , che è consistita nello spargere platealmente semi, asseritamente di canapa nei prati circostanti. Nell'occasione, i dimostranti hanno anche allestito un improvvisato banchetto, sul quale hanno posizionato un impianto stereofonico, esponendo striscioni e vessilli raffiguranti una foglia di canapa e la scritta "Lega Lizza" e scandendo slogan a favore dell'uso della canapa. Analoga manifestazione è stata tenuta a Venezia, in campo San Bartolomeo, ove i manifestanti si sono limitati a consegnare ai passanti sacchettini contenenti semi, asseritamente di canapa. Le iniziative avevano, apparentemente, lo scopo di propagandare l'uso commerciale nel settore tessile del vegetale e dei suoi derivati, ma, in realtà, tendevano ad ottenere consensi per la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere, analogamente a quanto avvenuto in precedenti edizioni della "giornata nazionale della semina". Il personale della digos della questura di Venezia non ha ravvisato nelle condotte dei manifestanti gli estremi per procedere ad un intervento immediato nei loro confronti, anche per evidenti ragioni di ordine pubblico, attesa la presenza di numerose famiglie con bambini. In particolare, secondo quanto ampiamente accertato in materia di sostanze stupefacenti, i semi di canapa, a differenza delle foglie e delle infiorescenze della pianta, non sono considerati come droga, al punto tale che il loro eventuale rinvenimento non può essere sottoposto a sequestro. In proposito, la suprema corte di cassazione ha ritenuto, nella sentenza 1 o settembre 1998, nel senso che il loro semplice possesso non è di per sé idoneo ad integrare il reato di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente, (previsto dall'articolo 26 del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309) "neppure nella fattispecie del tentativo, in quanto dal semplice possesso non è possibile dedurre con certezza l'effettiva destinazione del seme". Non è stato ritenuto configurabile neanche il reato di propaganda pubblicitaria di sostanze stupefacenti, sanzionato dall'articolo 84 del precitato testo unico, in quanto la condotta posta in essere dai manifestanti si è concretizzata nella forma di un pubblico dibattito, durante il quale gli stessi, non citando mai la "marijuana", né il principio attivo in essa contenuto, hanno solo discusso della "canapa", senza mai nominare le sue derivazioni vietate. Ad ogni modo, attesa la complessità della normativa di settore, si è provveduto ad informare la competente autorità giudiziaria. Si segnala, infine, che nelle precedenti analoghe iniziative le analisi chimiche sui semi distribuiti hanno dato esito negativo. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.



 
Cronologia
mercoledì 24 aprile
  • Parlamento e istituzioni
    Il Parlamento in seduta comune elegge, al dodicesimo scrutinio, Ugo De Siervo e Romano Vaccarella giudici della Corte costituzionale.

martedì 28 maggio
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    Al Vertice NATO-Russia a Pratica di Mare, nei pressi di Roma, 20 capi di stato e di governo firmano la "Dichiarazione di Roma" e approvare la nascita del nuovo "Consiglio a 20", di cui entra a far parte la Russia.