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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00081 presentata da CASTAGNETTI PIERLUIGI (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 12/06/2002

Mozione Atto Camera Mozione 1-00081 presentata da PIERLUIGI CASTAGNETTI mercoledì 12 giugno 2002 nella seduta n. 157 La Camera, premesso che: il 12 giugno si celebra la prima giornata mondiale contro il lavoro minorile promossa dall'ILO (International labour office) che avrà d'ora in poi cadenza annuale; l'ultimo rapporto dell'ILO «A future without child labour» segnala che dalle inchieste realizzate nei paesi in via di sviluppo emergono dati allarmanti; questo triste fenomeno coinvolge nel mondo, con modalità diverse, fino a 250 milioni di bambini in età compresa dai 5 ai 14 anni di cui il 70 per cento di questi bambini lavora nei settori dell'agricoltura, della pesca della caccia; l'8 per cento nella produzione manifatturiera e nel commercio sia all'ingrosso che al dettaglio, il 7 per cento in lavori domestici mentre il 4 per cento nei trasporti e nelle comunicazioni e infine il 3 per cento nel settore delle costruzioni e nell'industria estrattiva mineraria; si ricorre allo sfruttamento del lavoro minorile in particolare nella coltivazione e trasformazione del cacao, del caffè, del lattice, del cotone e del tè. Infatti sulla base dei monitoraggi effettuati nei principali mercati mondiali ovvero in Brasile, Kenya e Messico lo sfruttamento di bambini al di sotto dei 15 anni è pari al 25-30 per cento del totale della manodopera; anche i paesi industrializzati non sono indenni da questa piaga e in Italia, nonostante il divieto previsto dalla legge n. 977 del 1967, in base ai dati Istat i ragazzi al di sotto dei 15 anni che svolgono attività lavorative corrispondenti ad una forma di sfruttamento sono circa 31.500 pari allo 0,66 per cento della popolazione giovanile compresa tra i 7 e i 14 anni; di questi 19.200 svolgono un lavoro non continuativo, mentre i restanti 12.300 bambini svolgono un lavoro continuativo e cioè per almeno due ore in una giornata e almeno una volta a settimana; i bambini e i ragazzi che in Italia sono coinvolti a vario titolo in attività di aiuto alla famiglia sono circa 144 mila; sono circa 83 mila gli adolescenti compresi nella fascia di età tra i 15 e i 18 anni che dichiarano di aver avuto qualche esperienza lavorativa prima dei 15 anni, di cui 37 mila nel Mezzogiorno, area dove questo fenomeno si lega in maniera simbiotica con la piaga del lavoro nero; la XI Commissione Lavoro della Camera dei Deputati nel corso della XIII Legislatura ha concluso un'indagine conoscitiva sul lavoro nero e sul lavoro minorile nella quale si sottolineava la necessità di rimuovere le cause indirette (stato di povertà materiale e culturale delle famiglie, dispersione scolastica) dell'offerta di lavoro minorile e di incidere più fortemente sul fenomeno della domanda, da parte delle imprese, di questa grave forma di lavoro illegale; allo sfruttamento del lavoro minorile si accompagnano forme di abuso ancora più gravi e intollerabili quali condizioni di vera e propria schiavitù, collegate alla mancata o non adeguata retribuzione, a condizioni subumane dei luoghi di lavoro, fino all'abuso e allo sfruttamento sessuale dei minori che lavorano; il lavoro durante l'infanzia toglie ai bambini e alle bambine la possibilità di avere condizioni di vita consone alla loro età nonché una adeguata formazione scolastica e professionale e, di conseguenza, riduce, nei Paesi in cui è praticato, la possibilità di costruire, in prospettiva per il futuro, una classe dirigente e un corpo sociale a diffuso tasso di scolarizzazione e pienamente consapevole dei propri diritti; è molto limitato il numero di aziende italiane, soprattutto produttrici di prodotti per l'infanzia, che ha sottoscritto protocolli con le rappresentanze sindacali per controllare che le aziende italiane ed estere, fornitrici di semilavorati, non impieghino minori nei loro processi produttivi; iniziative del genere sono state prese da multinazionali straniere, attraverso codici di autoregolamentazione aziendale anche sotto la pressione di iniziative popolari per l'affermazione dei diritti umani; il nostro Paese deve essere impegnato con lo stesso sforzo sia sul fronte internazionale, sia nella completa eliminazione del lavoro minorile in Italia, secondo quanto previsto dalla legge 977/67; in Parlamento sono state presentate diverse proposte di legge che riprendono il lavoro svolto nel corso della precedente legislatura concernenti «Disposizioni in materia di certificazione di conformità sociale delle imprese che non utilizzano lavoro minorile»; impegna il Governo: a dotarsi in tempi rapidi degli adeguati strumenti per la rilevazione quantitativa e qualitativa del fenomeno e ad intensificare l'attività di controllo sul territorio, fornendo annualmente alle competenti Commissioni parlamentari un rapporto sulla situazione del lavoro minorile in Italia; a promuovere un sistema di certificazione di conformità sociale delle imprese che non utilizzano lavoro minorile; a promuovere anche ai sensi della legge n. 285/97, sia a livello di governo centrale sia da parte degli enti locali, progetti specificatamente mirati alla eliminazione del lavoro minorile nel nostro Paese e alla rimozione delle cause che determinano l'offerta di lavoro, destinando a tali progetti adeguate risorse; a incentivare a livello nazionale le iniziative di accordo tra le parti sociali finalizzate al controllo e all'eliminazione, in Italia e nel mondo, del lavoro dei bambini nei processi produttivi e ad estendere la propria iniziativa in sede internazionale a partire dalla UE affinché l'Europa si doti di una Carta comune contro lo sfruttamento del lavoro minorile; a sostenere in sede OIL l'istituzione di un sistema di etichettatura con il relativo meccanismo d'ispezione internazionale. (1-00081) «Castagnetti, Duilio, Delbono, De Franciscis, Enzo Bianco, Rusconi, Colasio, Fistarol, Carbonella, Camo, Carra, Cusumano, Giachetti, Fioroni, Bimbi, Bindi, Monaco, Pasetto, Fanfani, Papini, Luigi Pepe, Tonino Loddo, Realacci, Ruta, Burtone, Squeglia, Tuccillo, Mazzuca Poggiolini, Lettieri, Morgando, Mosella, Mattarella, Maccanico, Franceschini, Gentiloni Silveri, Banti, Vernetti, Mantini, Ladu, Iannuzzi, Molinari, Merlo, Frigato, Lusetti, Santino Adamo Loddo, Pistelli, Meduri, Reduzzi, Ruggeri, Acquarone, Villari, Boato, Bottino, Gerardo Bianco».

 
Cronologia
martedì 4 giugno
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge: Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo (AC 2454), che sarà approvato dal Senato l'11 luglio (legge 30 luglio 2002, n. 289 legge Bossi-Fini)

giovedì 20 giugno
  • Politica, cultura e società
    I magistrati scioperano contro la riforma della giustizia voluta dal Governo.