Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03602 presentata da ROMANO FRANCESCO SAVERIO (UNIONE DEMOCRATICOCRISTIANA E DI CENTRO (CCD-CDU)) in data 23/07/2002
Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03602 presentata da FRANCESCO SAVERIO ROMANO martedì 23 luglio 2002 nella seduta n. 182 ROMANO, VOLONTÈ, TUCCI, MONTECUOLLO, LUCCHESE, EMERENZIO BARBIERI, DI GIANDOMENICO, DE LAURENTIIS, ANNA MARIA LEONE, MONGIELLO, DEGENNARO, PERETTI, MEREU, COZZI, MAZZONI, D'AGRÒ, CATANOSO, GIUSEPPE DRAGO, MARINELLO, FALLICA, LENNA, TABACCI, RICCARDO CONTI, GRILLO, ANGELINO ALFANO, FILIPPO MARIA DRAGO, D'ALIA, TANZILLI, LA GRUA, ROTONDI, VERRO, STRANO, PAOLONE e SCALIA. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: nelle edizioni dei giornali La Sicilia e Il diario DOC , rispettivamente, del 30 maggio 2002 e del 1 o giugno 2002, è apparsa la notizia che il Pubblico ministero di udienza, dottor Aliffi, nel processo in fase dibattimentale nei confronti di Nardo ed altri avanti alla Corte di assise di Siracusa, ha affermato che la causale dell'omicidio del priolese Mimmo Gala non è da ricercarsi in uno scontro tra clan opposti per il dominio territoriale bensì nel deprecabile e perverso rapporto instauratosi tra l'onorevole Pippo Gianni e il boss lentinese Nardo; l'onorevole Pippo Gianni, deputato nazionale in carica, è stato espressamente indicato come corresponsabile e/o mandante diretto o indiretto, insieme ad altri imputati, dell'omicidio Gala nel corso della riquisitoria del dottor Aliffi nel processo anzidetto -: se il medesimo parlamentare sia imputato nel processo in questione o risulti esservi indagato; nel caso dovesse risultare l'assenza nel processo dell'onorevole Gianni, se il pubblico ministero possa parlarne in termini di responsabilità od in qualsivoglia modo in fase di requisitoria, per di più in assenza di riscontri o indagini; ove anche tali indagini siano state avviate, se il Pubblico ministero che ne sia a conoscenza possa accennare all'ipotesi accusatoria nei confronti dell'onorevole Gianni e come verrebbe consentita in tal caso la difesa al parlamentare a causa della sua assenza dal processo; se le affermazioni del dottor Aliffi fossero state rese in assenza di indagini e conseguenti riscontri come sarebbero da ritenersi sotto il profilo precessuale; se il diritto alla difesa ed alla reputazione, sanciti e tutelati dalla Costituzione, non debbano trovare applicazione per tutti i cittadini; quale cautela debba comunque essere osservata nei confronti di chi riveste ruoli pubblici, ancor più in quanto espressione della sovranità popolare, per il disdoro e la fiducia nelle istituzioni che ne conseguono; quali iniziative di propria competenza intenda adottare ove sia accertata la veridicità delle affermazioni attribuite dagli organi di stampa citati in premessa. (4-03602)