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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04634 presentata da SARO GIUSEPPE FERRUCCIO (FORZA ITALIA) in data 28/11/2002

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04634 presentata da GIUSEPPE FERRUCCIO SARO giovedì 28 novembre 2002 nella seduta n. 231 SARO, LENNA, MORETTI, ROMOLI e COLLAVINI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: è grave la situazione derivante dall'ondata di maltempo che ha colpito la regione Friuli Venezia Giulia nel mese di novembre 2000, che in questi giorni sta raggiungendo il suo apice, ha fin'ora causato danni materiali per milioni di euro ed una evidente situazione di pericolo per la popolazione coinvolta; la situazione coinvolge la montagna ove vi sono acquedotti gravemente danneggiati - Rigolato - e ovunque in Carnia, vi sono strade da ripristinare, ponti da mettere in sicurezza ed interventi urgenti su scuole e abitazioni) la pianura, (ove le esondazioni dei fiumi Nocello e Meduna e la tracimazione di numerosissimi altri corsi d'acqua minori hanno costretto migliaia di persone nel Pordenonese e Bassa Friulana) ed il litorale friulano (ove una grave erosione dovuta all'eccezionale maltempo ed a una mareggiata del 19 novembre 2002, ha comportato ingentissimi danni alle località balneari dei comuni di Grado e Lignano ed ha messo in situazioni di pericolo gli argini della laguna compresi tra i due suddetti comuni); la regione Friuli Venezia Giulia sta provvedendo alla situazione d'emergenza, prodigandosi nei soccorsi immediati da prestare alle popolazioni coinvolte; l'eccezionalità della situazione sta comportando, oltre alle migliaia di alluvioni e alla necessità di sgombero di edifici e case, alla paralisi del traffico, all'interruzione delle linee di comunicazione ed a un'inevitabile grave danno per l'economia locale e regionale -: se il Governo intenda dichiarare lo stato di calamità naturale per l'intero territorio coinvolto dalla grave ondata di maltempo; se e quali siano i tempi e gli aiuti da indirizzare alla regione Friuli Venezia Giulia per far fronte, oltre all'emergenza immediata, anche alla ricostruzione del territorio e delle attività produttive coinvolte nel disastro. (4-04634)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedì 19 giugno 2003 nell'allegato B della seduta n. 326 all'Interrogazione 4-04634 presentata da SARO Risposta. - L'ondata di maltempo che si è abbattuta, lo scorso mese di novembre, nell'Italia settentrionale, è stata caratterizzata da precipitazioni di notevole intensità che hanno provocato l'esondazione dei corsi d'acqua e delle frane, causando ingenti danni a persone e a cose. In conseguenza della gravità e dell'estensione di tali dissesti idrogeologici, che hanno gravemente colpito anche la regione Friuli-Venezia Giulia, su proposta del capo dipartimento della protezione civile, il Consiglio dei ministri, nella seduta del 29 novembre 2002, ha deliberato lo stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225. Alla dichiarazione di stato di emergenza ha fatto seguito l'ordinanza di protezione civile n. 3258 del 20 dicembre 2002 recante «primi interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eventi atmosferici che hanno colpito nel mese di novembre 2002 i territori della regione Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna». La somma stanziata per fronteggiare l'emergenza è pari a 50 milioni di euro, da ripartire in favore delle regioni interessate con provvedimenti del capo dipartimento della protezione civile sulla base di una proposta congiunta delle regioni medesime, che tenga conto dell'ammontare dei danni occorsi nei territori di competenza. Ciò non esclude, tuttavia, che i presidenti delle regioni possano utilizzare eventuali risorse finanziarie disponibili sui propri bilanci, nonché ulteriori risorse, che potranno essere destinate allo scopo in deroga alla normativa vigente. Il suddetto stanziamento, pertanto, è stato ripartito tra le regioni interessate dall'emergenza con provvedimento del capo dipartimento della protezione civile del 28 gennaio 2003 a seguito della proposta delle regioni stesse, in proporzione alla entità dei danni nei territori colpiti dall'alluvione. Con tale provvedimento alla regione Friuli-Venezia Giulia sono stati assegnati 10 milioni di euro. Per ciò che riguarda l'erogazione delle risorse finanziarie ai comuni del Friuli-Venezia Giulia, si fa presente che la regione ha trasmesso al dipartimento della protezione civile, come previsto dal citato decreto di dichiarazione dello stato di emergenza, l'elenco dei comuni colpiti dall'alluvione per procedere all'emanazione delle ordinanze relative alla definizione degli ambiti comunali interessati dall'emergenza. Il suddetto elenco risulta di particolare importanza anche alla luce della legge 21 febbraio 2003, n. 27, recante "disposizioni urgenti in materia di adempimenti comunitari e fiscali, di riscossione e di procedure di contabilità» che, all'articolo 5- sexies, proroga, limitatamente agli interventi realizzati fino al 31 luglio 2003, nei comuni interessati dagli eventi calamitosi per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, le disposizioni di cui all'articolo 4, comma 1, della legge 18 ottobre 2001, n. 363 riguardante la detassazione del reddito di impresa e di lavoro autonomo reinvestito. È stato inoltre emanato il decreto-legge 7 febbraio 2003, n. 15, recante «misure finanziarie per consentire interventi urgenti nei territori colpiti da calamità naturali», che prevede ulteriori stanziamenti finalizzati all'erogazione, da parte del dipartimento della protezione civile, di contributi quindicennali a valere sui mutui che i soggetti possono stipulare allo scopo di fronteggiare le esigenze derivanti dalla prosecuzione degli interventi e per l'opera di ricostruzione nelle zone interessate dalle dichiarazioni di stato di emergenza descritte dal comma 3 dell'articolo 1 del medesimo decreto-legge, tra le quali risulta anche quella relativa alla regione Friuli-Venezia Giulia. La ripartizione dei limiti di impegno di cui all'articolo 3 del decreto-legge è stata effettuata con l'ordinanza di protezione civile n. 3277 del 28 marzo 2003, ed in particolare, il limite di impegno previsto per il 2003 per la regione Friuli-Venezia Giulia è pari a 1.833.960 euro, mentre quello per il 2004 è pari a 316.200 euro. L'articolo 2 dell'ordinanza n. 3277 del 2003 precisa, inoltre, che la stipula dei mutui in argomento debba avvenire a tasso fisso e, nel caso di mutui con istituti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, stabilisce il tasso di interesse massimo consentito per la conclusione dell'operazione finanziaria. Oltre ai contributi quinquennali di cui sopra, il citato decreto-legge n. 15 del 2003 ha disposto la sospensione degli adempimenti fiscali per le attività produttive gravemente danneggiate dai dissesti idrogeologici conseguenti al maltempo. Occorre infine ricordare che i territori delle province di Pordenone, Udine, Gorizia sonno stati oggetto anche della dichiarazione dello stato di emergenza, deliberata dal Consiglio dei ministri del 14 giugno 2002, relativa agli eccezionali eventi alluvionali del 5 giugno 2002. È stata quindi emanata l'ordinanza di protezione civile n. 3237 del 12 agosto 2002, nella quale sono stati stanziati 8.950.000,00 euro. In conseguenza di ciò il Presidente della regione, in qualità di commissario delegato, ha predisposto un piano di interventi approvato dal Dipartimento della protezione civile in data 12 dicembre 2002 che ne ha autorizzata l'immediata esecuzione. Il Friuli-Venezia Giulia è stato altresì interessato, assieme alle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, anche dagli eventi alluvionali verificatisi nei mesi di luglio ed agosto 2002, per i quali, il 30 agosto 2002, è stato dichiarato lo stato di emergenza con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. In data 28 marzo 2003 è stata emanata l'ordinanza di protezione civile n. 3276 con la quale sono stati assegnati alla regione Friuli-Venezia Giulia 2,5 milioni di euro. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento: Carlo Giovanardi.



 
Cronologia
giovedì 14 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    Il Papa Giovanni Paolo II si reca in visita alla Camera dei deputati. Nel suo discorso davanti ai membri del Parlamento lancia un appello per la pace e formula auspici per la prosperità dell'Italia.

giovedì 5 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    Riccardo Chieppa è eletto Presidente della Corte costituzionale.