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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04960 presentata da DELBONO EMILIO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 14/01/2003

Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04960 presentata da EMILIO DELBONO martedì 14 gennaio 2003 nella seduta n. 246 DELBONO e TOLOTTI. - Al Ministro delle attività produttive, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: il giorno 4 novembre 2002 si è avviata la procedura di mobilità per i 271 dipendenti del Marzotto unità produttiva di Manerbio; questa scelta avviene, non solo senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali e senza coinvolgimento delle realtà istituzionali locali, ma in rottura con impegni precedentemente assunti dalla Marzotto con i lavoratori e le istituzioni locali a seguito di due accordi realizzati in data 3 marzo 1999 e 30 marzo 2000; gli accordi precedentemente assunti prevedevano, dopo un periodo di utilizzo della cassa integrazione ordinaria, un rilancio di investimenti e produttivo del sito industriale di Manerbio, tale da farne, si affermava, «la più grande tessitura europea»; la decisione della Marzotto prevede una progressiva delocalizzazione della produzione all'estero e apre ulteriori rischi occupazionali per i siti di Mortara (180 addetti) e Schio (65 addetti); la principale motivazione avanzata dalla azienda per disattendere gli impegni assunti nel 1999 e nel 2000 è l'eccessivo costo del lavoro italiano, considerato 5-10 volte superiore a quello di Paesi in via di sviluppo o di Paesi dai sistemi di protezione sociale meno impegnativi; il territorio di Manerbio è interessato da una crisi industriale e produttiva preoccupante che impedisce di guardare al futuro con certezze di reimpiego da parte del personale della Marzotto -: quali iniziative il Governo intenda assumere per evitare che il sito di Manerbio venga chiuso; in quali tempi e con quali modalità intenda confrontarsi con l'azienda perché si eviti un grave, dannoso e pericoloso processo di delocalizzazione da parte della Marzotto; quali iniziative intenda assumere affinché siano tutelati e garantiti il lavoro o la ricollocazione del personale della Marzotto, unità produttiva di Manerbio; come intenda coinvolgere le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali nel difficile periodo a venire, dopo che da parte di un autorevolissimo membro del consiglio di amministrazione della Marzotto si è affermato che spetta alle istituzioni ed alle parti sociali «portare nella zona nuove occasioni di lavoro»; perché alle ripetute sollecitazioni del comune di Manerbio e delle istituzioni locali non sia stata ancora data alcuna risposta. (4-04960)

Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 26 maggio 2003 nell'allegato B della seduta n. 313 all'Interrogazione 4-04960 presentata da DELBONO Risposta. - Il ministero delle attività produttive ha seguito con attenzione il piano di sviluppo dei settori di business in cui opera il gruppo Marzotto. In particolare, il ministero, in un apposito tavolo di confronto tra le parti, istituito presso gli uffici di diretta collaborazione del Ministro, su richiesta degli enti locali e delle organizzazioni sindacali, ha seguito le criticità che hanno determinato il ridimensionamento degli organici e delle strutture industriali del gruppo. In tale sede, ed in collaborazione anche con gli uffici del ministero del lavoro e delle politiche sociali, la società ha ribadito la propria volontà di non voler dismettere il settore tessile, ha illustrato la propria strategia competitiva ed i programmi di segmentazione, innovazione e potenziamento dell'offerta di filati e tessuti, unitamente ad un piano di ridimensionamento del proprio assetto industriale. Ha precisato, inoltre, che tale ridimensionamento si è reso necessario a seguito della strutturale riduzione dei volumi produttivi del settore tessile, in specie nel segmento dei tessuti lanieri per l'abbigliamento formale uomo, che è la parte prevalente della propria offerta (circa il 90 per cento del fatturato 2001). Il piano di ridimensionamento predisposto dalla Marzotto è ora in corso di attuazione. Com'è noto sono stati conclusi accordi sindacali per i siti di Valdagno (Vicenza) e di Manerbio (Brescia). La riduzione di personale ha interessato, altresì, lo stabilimento di Nova Molisana, sito nella Repubblica ceca. Nel dettaglio, il sito di Mortara è stato interessato, nel corso del 2002, da programmi di cassa integrazione ordinaria. La società non ha mai dichiarato, neppure al tavolo di confronto presso il ministero delle attività produttive, di voler procedere alla cessazione dell'attività in questo sito. In coerenza con il piano di riduzione dei volumi produttivi che interessa l'intera filiera, per il sito di Mortara è prevista, per il 2003, una rimodulazione dell'attività che comporterà una riduzione di circa 20 unità, sulle 180 occupate, da realizzarsi d'intesa con le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori, attraverso il blocco del turnover e la mobilità con accompagnamento alla pensione. A Manerbio, in data 6 febbraio 2003, è stato siglato un accordo sindacale che prevede la cessazione dell'attività del sito. Tale accordo stabilisce che i dipendenti verranno posti in cassa integrazione guadagni straordinaria per cessazione dell'attività. La gestione degli esuberi avverrà sulla base di un piano che vedrà impegnato un organismo composto da: Marzotto, organizzazioni sindacali, assessorato al lavoro della provincia di Brescia, assessorato alle attività produttive e formazione della provincia di Brescia, comune di Manerbio - area servizi alla persona. Il predetto piano prevede attività di placement sul territorio, job offer in società del gruppo Marzotto, mobilità volontaria, programmi di orientamento, riqualificazione e formazione ed incentivi all'esodo. Il Sottosegretario di Stato per le attività produttive: Mario Carlo Maurizio Valducci.



 
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