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Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00289 presentata da NOVI EMIDDIO (FORZA ITALIA) in data 21/01/2003

Interpellanza2-00289 Atto Senato Interpellanza 2-00289 presentata da EMIDDIO NOVI martedì 21 gennaio 2003 nella seduta n. 311 NOVI. Al Ministro della giustizia. Premesso che: nel quadro del riordino territoriale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) è stata istituita la sezione distaccata di Piedimonte Matese; l'Amministrazione comunale di Piedimonte Matese, al fine di rendere quanto più funzionale possibile la sistemazione degli uffici giudiziari, ha provveduto con fondi interamente a carico del proprio bilancio, a realizzare un ampliamento del preesistente edificio nonché la sistemazione ex novo degli uffici destinati al giudice di pace in particolare per i lavori della sede del Tribunale per un importo di 429.103.316 di vecchie lire, per i lavori degli uffici del Giudice di pace per un importo di 98.400.000 di vecchie lire, per le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione per un importo di 780.130.083 di vecchie lire, per un totale complessivo di 1.307.633.399 di vecchie lire; gli anzidetti lavori, realizzati a perfetta regola d'arte, sono stati eseguiti con la massima tempestività al fine di consentire un pronto avvio delle attività giudiziarie; la Civica amministrazione, in seguito, ha assicurato un costante impegno per garantire la piena funzionalità degli uffici impiegando, sempre, risorse del proprio bilancio anche per finanziare le spese in anticipazione che, relativamente all'ultimo triennio, non risultano essere state ancora rimborsate dal competente Ministero; nel solo anno 2002 risultano essere stati effettuati i seguenti interventi: per il definitivo adeguamento dell'immobile alle previsioni di cui alla legge n. 626/94 la giunta comunale ha provveduto a conferire apposito incarico a professionista esperto del settore che in data 16 gennaio 2003 ha depositato agli atti del comune specifica relazione sui lavori a farsi molti dei quali di modesta entità; con nota del 17 gennaio 2003 il Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere assumendo a pretesto la presunta mancanza di «spirito collaborativo» da parte del comune per il perfezionamento di residui lavori di adeguamento alla legge n. 626, ha chiesto al superiore Ministero di sopprimere la sezione distaccata di Piedimonte Matese; una simile richiesta fondata su presupposti erronei collide con le esigenze di un ampio bacino territoriale che situato geograficamente in area periferica rispetto alle altre sedi giudiziarie, ha nella sezione distaccata di Piedimonte Matese un importante riferimento per l'erogazione del servizio giustizia; la corriva, precipitosa, infondata, immotivata richiesta di soppressione risulta ancor più azzardata, se si rapporta la situazione strutturale della sede del Tribunale di Piedimonte alla quasi totalità delle condizioni logistiche e di sicurezza di altre strutture gudiziarie di Santa Maria Capua Vetere; non si sa fino a che punto involontariamente la precipitosa presa di posizione del tribunale è stata diffusa ad horas a tutti gli organi di informazione provocando una campagna di stampa contro un'Amministrazione comunale che tanto aveva ed ha investito per rendere efficiente e funzionante la struttura giudiziaria di Piedimonte Matese; alla inesatta rappresentazione della situazione logistica della sede di Piedimonte Matese si ritiene che abbiano concorso funzionari locali impegnatisi in passato in schieramenti politici contrapposti all'amministrazione in carica e tuttora schierati nell'attività politica quotidiana in un'azione mistificatrice dell'operato della giunta di centrodestra, si interroga il Ministro della giustizia per sapere: se e da chi sia stato rappresentata correttamente la situazione della sede giudiziaria di Piedimonte Matese; se il Ministro della giustizia non ritenga opportuno inviare un'ispezione per accertare i livelli di funzionamento ed efficienza del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e di tutte le altre sedi giudiziarie anche al fine di accertare, fatti i debiti raffronti, quale sia stata la logica e quali i motivi ispiratori di una presa di posizione inconsulta ed immotivata. (2-00289)

 
Cronologia
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