Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02742 presentata da OLIVIERI LUIGI (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 13/01/2004
Interrogazione a risposta in Commissione Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-02742 presentata da LUIGI OLIVIERI martedì 13 gennaio 2004 nella seduta n. 405 OLIVIERI e SANDI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: in Italia stiamo assistendo ad un «capitalismo di ventura» come l'ha ben definito il Governatore di Bankitalia Antonio Fazio, dove falsi in bilancio e documenti contabili manipolati hanno scardinato alla base il buon funzionamento dell'economia, lasciando molti risparmiatori vittime dei bilanci falsi e truffaldini di società di cui acquistavano azioni o obbligazioni; è il caso dei bond Argentini dove, la grave crisi economico-finanziaria che ha coinvolto l'Argentina, ha interessato moltissimi piccoli e medi risparmiatori italiani che, tuttora, vivono con apprensione l'impossibilità di recuperare i propri investimenti in quel Paese. Questo duro colpo è da addebitare al sistema bancario italiano che ha spinto i risparmiatori italiani a sottoscrivere le obbligazioni argentine in alternativa ai Titoli di Stato italiani; per non parlare del crac finanziario della Cirio SpA che si era finanziata anch'essa sul mercato obbligazionario con il piazzamento dei rispettivi titoli da parte del sistema bancario nazionale. Tant'è che questi Istituti di Credito ora stanno seriamente valutando la possibilità di rimborsare, quantomeno parzialmente, i loro clienti - soprattutto i piccoli risparmiatori - cui avevano proposto la sottoscrizione di quei titoli obbligazionari; ora, dulcis in fundo i piccoli risparmiatori sono stati travolti dal crac della Parmalat SpA, una Società tra le più quotate a livello nazionale, vera e propria multinazionale e colosso mondiale del sistema della produzione alimentare. Tutto ciò è avvenuto, secondo le Procure di Milano e Parma, tramite una serie imprecisata di truffe, falsi in bilancio, false comunicazioni sociali, associazione a delinquere ed aggiotaggio, che si sono ripetute almeno negli ultimi 10 anni; in barba o con la collusione dei Collegi Sindacali, delle Società di Revisione, e di tutti gli Enti preposti al controllo proprio per garantire veridicità e pubblicità delle poste di bilancio. Questo panorama inquietante ha prodotto il crac più clamoroso mai avvenuto non solo in Italia, ma anche in Europa, con un «buco aziendale» che oscilla tra i 7 e i 12 miliardi di euro; è di ieri la notizia che a Trento, un uomo di 36 anni si è suicidato perché aveva investito grosse quantità di denaro nel gruppo alimentare di Collecchio, i cui titoli sono improvvisamente crollati; a farne le spese - come sempre - sono soprattutto i soggetti più deboli e sprovveduti come pensionati, casalinghe e operai, che hanno sottoscritto i loro piccoli risparmi, il più delle volte raggranellati con anni e anni di sacrifici, basandosi sul rapporto fiduciario con la propria banca -: se la grave situazione di disorientamento dei cittadini di fronte a casi come bond Argentini, bond Cirio, l' affaire Parmalat che li vede inermi di fronte a falsi in bilancio, associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta, a quotazioni gonfiate, aggiotaggio e false comunicazioni sociali; quali sono i provvedimenti che intende assumere il Governo per la tutela dei piccoli risparmiatori da un lato e del mercato in generale dall'altro, pena il crollo della Borsa e del Mercato dei Titoli azionari e obbligazionari; se non ritenga opportuno assumere con la massima celerità ed urgenza, anche mediante un decreto-legge, un provvedimento che renda efficaci e reali le pene nei confronti di falsificatori e truffatori che, altrimenti ritornano «a piede libero» dopo qualche mese di reclusione, ovviamente con i benefici della sospensione delle pene; tutto ciò alla luce delle norme penali di diritto societario, scandalosamente diminuite con l'ultima Riforma approvata nel 2002; se non ritenga di adottare iniziative normative volte ad introdurre severe sanzioni nei confronti della Società di Revisione che non abbiano svolto con scienza e coscienza i loro compiti; se sia in particolare a conoscenza che i bond Argentini sono stati acquistati da 450.000 piccoli risparmiatori e quindi se non ritenga necessario che gli Istituti di credito, che a suo tempo hanno caldeggiato e proposto questo tipo di investimenti, costituiscano un fondo per indennizzare, quantomeno parzialmente, i sottoscrittori che con grande fiducia avevano aderito, è, quanto alla luce del fatto che per Cirio, gran parte delle banche e, in special modo Unicredit, si sono rese disponibili a rimborsare i clienti che si erano fidati dei suggerimenti che evidenziavano la bontà dell'investimento e che i risparmiatori che si erano fidati degli strumenti emessi da Banca 121 saranno rimborsati delle eventuali perdite dal Monte dei Paschi di Siena. (5-02742)