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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00369 presentata da BENVENUTO GIORGIO (DEMOCRATICI DI SINISTRA-L'ULIVO) in data 11/02/2004

Risoluzione in Commissione Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00369 presentata da GIORGIO BENVENUTO mercoledì 11 febbraio 2004 nella seduta n. 422 La VI Commissione, premesso che: la prima relazione del 21 gennaio 2004 del Garante del contribuente del Piemonte, che si è dimostrato sinora particolarmente attivo nello svolgimento dei compiti istituzionali, mette in luce una serie di risvolti negativi riscontrati nell'azione e nei comportamenti del Ministero dell'economia durante l'anno 2003; l'aumento abnorme dei ritardi dei rimborsi d'imposta, conseguente anche alla pratica selvaggia dei condoni fiscali che - secondo l'opinione del Garante - nella mente del pubblico «hanno finito con il premiare i furbi e i disonesti, danneggiando nel contempo i contribuenti onesti e diligenti, ed in particolare coloro che dispongono solo di redditi di lavoro dipendente che vengono tassati alla fonte»; addirittura, la crescente mancata esecuzione delle conseguenti sentenze di condanna dell'amministrazione passate in giudicato; la sistematica violazione dell'articolo 6, comma 2, dello Statuto del contribuente in tema di prescrizione dei crediti d'imposta; la frequente violazione di fatto delle disposizioni dell'articolo 12, comma 2, dello Statuto circa la durata massima delle verifiche fiscali; la rigidità, in talune evenienze ai limiti dell'assurdo (come nel caso di professionisti che hanno dovuto sospendere, anche lungamente, l'attività a causa di eventi alluvionali o di malattie) dei parametri e degli studi di settore; la mancata motivazione di atti dell'Amministrazione, a partire dagli esiti delle verifiche formali effettuate in via informatica sulle dichiarazioni dei redditi, malgrado l'articolo 7 dello Statuto; le ripetute mancate risposte dell'Amministrazione alle istanze, proteste e argomentazioni dei contribuenti, fino all'assurdo del silenzio persino nei confronti dello stesso Garante; la medesima relazione richiede, per restituire efficienza agli Uffici del Garante, una serie di correttivi quali: la dotazione di più mezzi e di più personale, anche a causa dell'atteggiamento passivo e in taluni casi poco collaborativo delle direzioni regionali dell'Agenzia delle entrate; il collegamento con le banche dati del Ministero e con l'anagrafe tributaria, nonché quello fra i vari Uffici del Garante; il riconoscimento ufficiale del Comitato di coordinamento, con la messa a disposizione di una sede a Roma e di personale di segreteria; la maggiore visibilità e pubblicità dell'azione dei Garanti; l'estensione della competenza ai tributi locali, con il corollario della definizione dei rapporti con gli enti locali e con i difensori civici; il chiarimento dei rapporti, pur nella salvaguardia delle rispettive competenze, con le Commissioni tributarie; la definizione dei poteri dei Garanti nei confronti dell'Amministrazione finanziaria, specie in riferimento all'attivazione delle procedure di autotutela ai sensi dell'articolo 13, comma 5, dello Statuto del contribuente; sul piano tecnico, oltre alla correzione dei comportamenti sopra lamentati, il Garante dei contribuenti del Piemonte richiede l'adozione da parte dell'Amministrazione di un vero e proprio «codice di comportamento dei verificatori»; avendo valutato fondate e facendo proprie le argomentazioni suddette; avendo inoltre rilevato che dopo il gennaio 2002 il Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore ha omesso di adempiere alla prescrizione dell'articolo 13, comma 13, dello Statuto del contribuente in tema di relazione annuale al Parlamento, impegna il Governo: ad adottare i provvedimenti correttivi indicati in premessa al fine di assicurare ai Garanti dei contribuenti l'esercizio effettivo dei poteri a loro riconosciuti, ma finora rimasti in buona parte solo sulla carta, dallo Statuto del contribuente; ad adottare iniziative normative dirette ad intervenire sui poteri stessi in senso più vincolante per l'Amministrazione, raccogliendo in proposito i suggerimenti avanzati dal Comitato di coordinamento dei Garanti; a dare finalmente concretezza all'unica presa di posizione finora nota del Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore il quale, nella prima e finora isolata relazione al Parlamento che risale all'ormai lontano 18 gennaio 2002, si era impegnato per un rafforzamento del ruolo dei Garanti; a trasmettere puntualmente alle Camere le relazioni annuali in ordine al funzionamento dell'istituto del Garante, come prescritto dall'articolo 13, comma 13, dello Statuto del contribuente. (7-00369) «Benvenuto, Lettieri, Pistone, Cennamo, Coluccini, Fluvi, Galeazzi, Grandi, Nannicini, Nicola Rossi, Tolotti».

 
Cronologia
martedì 10 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge: Norme in materia di procreazione medicalmente assistita (AC 47-B), approvata dal Senato l'11 dicembre 2003 (legge 19 febbraio 2004, n. 40).

lunedì 16 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 328 voti favorevoli e 230 contrari, la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge AC 4645 di conversione del D.L. 24 dicembre 2003, n. 352, Disposizioni urgenti concernenti modalità di definitiva cessazione del regime transitorio della legge 31 luglio 1997, n. 249.