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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00320 presentata da LETTIERI MARIO (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 12/02/2004

Mozione Atto Camera Mozione 1-00320 presentata da MARIO LETTIERI lunedì 14 marzo 2005 nella seduta n. 601 La Camera, premesso che: il crac della Parmalat , con un buco di oltre 14 miliardi di euro, ha drammaticamente rivelato una volta in più, sia all'Italia che al mondo intero, una mancanza di strumenti efficaci e di controlli su operazioni finanziarie e sui comportamenti dei vari attori della vita economica, come possono essere le agenzie di certificazioni di bilancio, di rating, di consulenza, di collocamento di azioni e obbligazioni ed altri; dopo il crollo del fondo Ltcm , della Enron e, poi, dei bond argentini (nella bancarotta della nazione argentina il Fondo monetario internazionale ha una grave e grande responsabilità), della Cirio , della Parmalat , di Finmatica , solo per menzionare i casi più eclatanti, dovrebbe essere chiaro a tutti che siamo di fronte ad una vera e propria crisi sistemica; si tratta di una crisi finanziaria che non rimane semplicemente nei circuiti delle borse e dei cosiddetti addetti ai lavori, ma che va a colpire direttamente i livelli di vita di milioni di persone, distrugge capacità produttive, incide negativamente sui livelli di occupazione e spesso polverizza le pensioni di chi ha lavorato onestamente e produttivamente un'intera vita; l'indagine conoscitiva partita a seguito del caso Parmalat ha prodotto molti importanti frutti e idee per approntare tutta una serie di interventi atti a garantire un miglior funzionamento dei meccanismi economici nel nostro Paese, con maggiori controlli e maggiori garanzie di correttezza e di salvaguardia degli interessi di tutti coloro che partecipano nei processi economici in modo produttivo e onesto e, al contempo, con una loro maggiore responsabilità; data l'internazionalizzazione dei mercati finanziari, una nazione da sola o anche l'Europa da sola non può garantire un controllo e l'applicazione di regole più forti in modo risolutivo; le crisi finanziarie e bancarie suscitano diffuse preoccupazioni, non solo tra i risparmiatori (solamente in Italia hanno colpito pesantemente un milione di persone e le loro famiglie) e le imprese serie (recentemente decine migliaia di piccole e medie imprese ed enti pubblici sono rimaste coinvolte in operazioni in derivati finanziari con grosse perdite), ma anche tra le classi dirigenti dei vari Paesi interessati. C'è una crisi dell'intero sistema finanziario sempre più finalizzato alla pura speculazione, dove gli hedge funds , operatori al di fuori di ogni regola e di ogni controllo, assumono sempre maggior peso. Si stima, infatti, che l'ammontare dell'intera bolla finanziaria, sommando titoli derivati e tutte le altre forme di debito esistente, sia intorno a 400.000 miliardi di dollari, a fronte di un prodotto interno lordo mondiale di poco più di 40.000 miliardi di dollari; nel frattempo, i dati più recenti, riportati ufficialmente dalla Banca per i regolamenti internazionali di Basilea, indicano non solo un aggravarsi del divario tra l'economia reale e quella puramente finanziaria, ma rivelano anche una vera e propria esplosione della bolla degli strumenti derivati e di altre forme di debito. Accanto al dato totale, è ulteriore fonte di preoccupazione il tasso di crescita esponenziale di questi valori finanziari e speculativi. Infatti, nel rapporto della Banca per i regolamenti internazionali «Il mercato dei derivati Otc (Over the counter) nella prima metà del 2003», pubblicato il 12 novembre 2003, si ammettono i seguenti valori nozionali dei derivati Otc in miliardi di dollari: giugno 2002: 127.500; dicembre 2002: 141.700; giugno 2003: 169.700: cioè, un aumento di 42.000 miliardi di dollari in 12 mesi!; sempre il rapporto della Banca per i regolamenti internazionali del 2004 indica che il valore nozionale dei derivati Otc aveva raggiunto a giugno 2004 220.000 miliardi di dollari, con un altro aumento di ben 50.000 miliardi in soli 12 mesi!; oltre alle principali banche italiane coinvolte nel caso Cirio e Parmalat , le tre banche americane interessate nella vicenda Parmalat (la JP Morgan Chase , Bank of America e Citigroup) sono da sole i massimi responsabili di questa crescita vertiginosa, come si evince anche dai report dell'istituto governativo americano Comptroller of the currency: sempre a giugno 2003 la JP Morgan Chase aveva raggiunto il livello di 33.300 miliardi di dollari in derivati, con un aumento di 4.500 miliardi in soli 6 mesi, la Bank of America aveva raggiunto i 14.300 miliardi di dollari e la Citgroup 13.000 miliardi. Un anno dopo, a giugno 2004, la JP Morgan Chase da sola ha portato il totale delle sue operazioni in derivati a 43.000 miliardi di dollari, con un aumento di 10.000 miliardi di dollari in 12 mesi! Il che è una vera distorsione se si considera che il prodotto interno lordo degli Usa si aggira intorno agli 11.000 miliardi di dollari; impegna il Governo: ad attivarsi nelle competenti sedi internazionali per costruire una nuova architettura finanziaria finalizzata ad evitare futuri crac finanziari ed il ripetersi di bolle speculative e, quindi, orientata al precipuo obiettivo di sostenere l'economia reale e a intraprendere tutte le iniziative necessarie per arrivare al più presto, insieme alle altre nazioni, alla convocazione di una conferenza internazionale a livello di Capi di Stato e di Governo, per definire globalmente un nuovo e più giusto sistema monetario e finanziario. (1-00320) «Lettieri, Soro, Delbono, Tolotti, Widmann, Villani Miglietta, Rosato, Albertini, Morgando, Diana, Luigi Pepe, Damiani, Ostillio, De Brasi, Maccanico, Carbonella, Paola Mariani, Grandi, Pistone, Giovanni Bianchi, Giacco, Benvenuto, Piscitello, Camo, Realacci, Squeglia, Rocchi, Iannuzzi, Intini, Meduri, Santino Adamo Loddo, Boccia, Villari, Chianale, Siniscalchi, Sandi, Cusumano, Cennamo, Annunziata, Rotundo, Bonito, Buemi, Pennacchi, Fanfani, Tarantino, Rodeghiero, Angioni, Detomas, Nesi, Rugghia, Boato».

 
Cronologia
martedì 10 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva la proposta di legge: Norme in materia di procreazione medicalmente assistita (AC 47-B), approvata dal Senato l'11 dicembre 2003 (legge 19 febbraio 2004, n. 40).

lunedì 16 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 328 voti favorevoli e 230 contrari, la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge AC 4645 di conversione del D.L. 24 dicembre 2003, n. 352, Disposizioni urgenti concernenti modalità di definitiva cessazione del regime transitorio della legge 31 luglio 1997, n. 249.