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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XIV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/04095 presentata da VOLONTE' LUCA (UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)) in data 19/01/2005

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-04095 presentata da LUCA VOLONTE' mercoledì 19 gennaio 2005 nella seduta n. 571 VOLONTÈ e MANINETTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: la storia delle relazioni tra Turchia ed Europa ha vissuto fasi alterne, dovute alle vicende interne di quel Paese e, soprattutto, all'instaurazione di un regime militare nel 1980, che ne causò un forte rallentamento al processo di sviluppo; solo nel 1999, nel corso del Consiglio europeo di Helsinki, la Turchia diventa Paese candidato all'adesione, che potrà avvenire quando essa soddisferà i cosiddetti criteri politici di Copenaghen; è proprio il rispetto di tali criteri, che sono a fondamento della comune casa Europa, deve essere attentamente valutato, soprattutto sotto il profilo della piena democraticità delle istituzioni e della centralità della tutela dei diritti umani; nelle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Copenaghen del 12 e 13 dicembre 2002, infatti, si legge: «l'Unione rammenta che l'appartenenza (...) all'Unione richiede che il Paese candidato abbia raggiunto una stabilità istituzionale che garantisca la democrazia, il principio di legalità, i diritti umani e la protezione delle minoranze»; l'Europa che stiamo costruendo non può prescindere da tali principi e deve vigilare con rigore che essi siano garantiti, soprattutto nella sostanza; da questo punto di vista non si può negare che la Turchia abbia fatto, soprattutto negli ultimi anni, notevoli passi in avanti, attuando importanti riforme, anche sul piano costituzionale, che dimostrano una reale e convinta volontà di entrare a far parte dell'Unione europea; è necessaria, tuttavia, un'attenta verifica sulla concreta applicazione di tali riforme, che non incidono su aspetti secondari, ma, come ricordato, attengono ai principi di democrazia e di libertà fondamentali; la piena garanzia di tali principi richiede che si completi il processo di distacco del potere civile da quello militare, che ancora oggi ha un peso eccessivo sulla vita del Paese, che ci sia un'effettiva indipendenza dell'ordine giudiziario dal potere esecutivo, che si rispettino i diritti delle minoranze etnico-linguistiche, in particolare dei curdi e delle minoranze religiose, che si affermino i pieni diritti delle donne; il rapporto annuale di Amnesty international ha riconosciuto al Governo turco l'approvazione di importanti riforme legislative in relazione al problema dei diritti umani, ma la relativa applicazione è stata giudicata discontinua, così da rendere problematica la valutazione degli effettivi progressi compiuti; le denuncie di tortura e maltrattamenti durante la detenzione di polizia hanno continuato ad essere motivo di grande preoccupazione, sebbene il ricorso ad alcuni metodi di tortura «sia sembrato diminuire»; infine, viene segnalata, in particolare, la forte limitazione della libertà religiosa, soprattutto dal punto di vista della formazione e dell'istruzione. Il rispetto della libertà religiosa è decisivo, ad avviso degli interroganti, per ogni valutazione circa la democraticità delle istituzioni; non si ritiene che su questi temi si possa in alcun modo transigere o assumere posizioni intermedie: l'Europa deve preservare i valori su cui si fonda la sua identità storica, culturale e religiosa e nello stesso tempo i forti ideali devono sapersi confrontare con popoli dalla cultura e appartenenza religiosa diverse; non si può sottovalutare l'aspetto economico: infatti, la Turchia è un Paese prevalentemente agricolo e ciò comporterà un forte impatto sulla politica agricola comunitaria e sulla ripartizione dei fondi strutturali; gli interroganti condividono le posizioni espresse dal Partito popolare europeo circa l'esito aperto della procedura europea su rapporti con la Turchia -: quali siano i tratti salienti dell'accordo firmato al Consiglio europeo di Bruxelles del 17 dicembre 2004, in particolare i tempi, la qualità delle diverse opzioni giuridiche dei rapporti, le modalità di verifica dei progressi sul rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa, sulla circolazione delle persone e delle merci e della rivalutazione eventuale delle politiche di coesione. (3-04095)





 
Cronologia
martedì 28 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 330 voti favorevoli, 144 contrari e 1 astenuto, la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge AC 5310-bis-C-R., Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005).

martedì 25 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge di ratifica: Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa (AC 5388), che sarà approvato dal Senato il 6 aprile 2005 (legge 7 aprile 2005, n. 57).