Documenti ed Atti
XIV Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA URGENTE 2/01429 presentata da LION MARCO (MISTO-VERDI-L'ULIVO) in data 25/01/2005
Interpellanza urgente Atto Camera Interpellanza urgente 2-01429 presentata da MARCO LION martedì 25 gennaio 2005 nella seduta n. 574 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole e forestali, il Ministro della salute, per sapere - premesso che: lo scorso 25 novembre 2004 la trasmissione televisiva «Striscia la notizia» ha messo in onda un filmato attraverso il quale veniva denunciato il sistema di addestramento di cani adottato, nella fattispecie, dal signor Antonino Solina di Cariano, in provincia di Lecce, ma che corrisponde alla normalità per molti altri centri di addestramento cinofili; la questione di cui si parla nel filmato si riferisce a un fatto avvenuto in un campo di addestramento specializzato per pastori tedeschi gestito dalla società S.A.S (Società Amatori Schäfehunde), riconosciuto e autorizzato dall'Enci (Ente nazionale della cinofilia italiana), ente sottoposto alla vigilanza del Mipaf; nel filmato citato, l'addestratore si vede trasmettere, con un telecomando a distanza, scariche elettriche ad altissimo voltaggio sul collare dei cani provocando loro forti scosse, paralisi momentanee, convulsioni e vomito e spesso arresto cardiaco; l'uso del collare elettrico provoca danni a breve, medio e lungo termine sul sistema neurologico, al sistema uditivo, alle cellule neuronali e della corteccia cerebrale e che provochi dolore e sofferenza lo si evince chiaramente dalle immagini trasmesse da «Striscia la notizia»; tale tipo di addestramento si protrae per giorni e settimane, comunque fino a quando l'animale (se sopravvive) non abbia imparato a aggredire o a trattenere qualcosa; l'apparecchio citato, assieme alle sostanze dopanti, risulta essere il sistema più efficace per «piegare» l'animale alle richieste dell'addestratore ed è a tutt'oggi in vendita ovunque (negozi di caccia e pesca, attraverso internet e altrove); inoltre, il suo uso non è espressamente vietato da nessuna norma, anche se nei regolamenti comunali di alcune città italiane ne viene vietato l'utilizzo; il collare in questione è da considerarsi come la punta di iceberg di un comportamento umano verso l'animale che si basa su di un addestramento coercitivo, vessatorio e assolutamente non rispettoso delle esigenze naturali comportamentali dell'animale stesso; il cane, infatti, non essendo programmato biologicamente a compiere le azioni richieste dall'addestratore, non le comprende perché non facenti parte del suo schema mentale naturale; quindi, non rimane che l'imposizione e la coercizione attraverso la violenza, le percosse, la deprivazione alimentare e l'induzione elettrica; tutto ciò conduce a un'inevitabile destabilizzazione dell'animale, cui seguono la destrutturazione del suo comportamento e la frantumazione della personalità; con questo tipo di addestramento, infatti, non raramente accade che cani addestrati alla difesa, che dovrebbero essere soggetti perfettamente equilibrati e in grado di discernere, rivolgano invece atteggiamenti aggressivi verso persone inermi non minacciose. Si viene a creare in questo modo la cosiddetta categoria dei «cani pericolosi», pericolosità che scaturisce invece dallo scorretto rapporto tra uomo e cane e che genera nell'animale un conflitto gravissimo e un conseguente comportamento anomalo -: se non ritenga di voler adottare provvedimenti per un maggiore controllo nel settore delle prove di lavoro dell'Enci per i cani da difesa e utilità; se non ritenga il ministro della salute di voler ordinare l'immediato ritiro dal commercio di tutti quei dispositivi, in primis del collare elettrico, che possono cagionare qualunque tipo di maltrattamento agli animali e se non ritenga che i fatti citati in premessa costituiscano gravi violazioni delle norme di tutela degli animali di affezione (legge n. 189 del 2004). (2-01429) «Lion, Boato, Zanella».