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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00550 presentata da OLIVIERI SERGIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 13/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00550 presentata da SERGIO OLIVIERI giovedì 13 luglio 2006 nella seduta n.025 OLIVIERI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: a quanto risulta all'interrogante nella struttura penitenziaria di Genova Pontedecimo sono fermi, ormai da anni, i lavori di ristrutturazione finanziati direttamente da questo Ministero e finalizzati alla realizzazione di un moderno e polifunzionale centro clinico modello, attrezzato anche per il ricovero di pazienti detenuti/e portatori/trici di handicap motori; tali lavori, infatti, iniziati nel 2002 per un importo ammontante a circa 3 miliardi di lire sono stati poco dopo sospesi per il fallimento della ditta appaltatrice; le conseguenze della sospensione dei lavori sono molto pesanti poiché i locali nei quali si svolgono le attività mediche ed infermieristiche sono completamente inagibili a causa dei lavori iniziati e non finiti, tutte le attività sanitarie sono svolte in anguste stanze/magazzino del tutto inadeguate a tale utilizzo; questa situazione è ulteriormente aggravata dalla cronica mancanza di fondi che impedisce un corretto utilizzo delle risorse mediche umane a disposizione dell'istituto e compromette il corretto svolgimento delle terapie con l'impossibilità dell'acquisto della totalità dei farmaci richiesti -: quali iniziative si intenda assumere per far cessare questa assurda situazione. (4-00550)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 7 maggio 2007 nell'allegato B della seduta n. 152 All'Interrogazione 4-00550
presentata da OLIVIERI Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, si rappresenta che la proposta di realizzare un centro diagnostico terapeutico presso la casa circondariale di Genova Pontedecimo era nata dalla necessità di operare una ristrutturazione edilizia del Centro clinico della casa circondariale di Genova Marassi, ormai vetusto, nonché dalla inadeguatezza di detta struttura alle esigenze sanitarie della popolazione detenuta ligure. Venne, pertanto, deciso di trasformare il centro clinico di Genova Marassi in infermeria attrezzata, con appositi lavori di ristrutturazione, e di realizzare un nuovo centro clinico nell'Istituto di Genova Pontedecimo. Nel 2003 il Provveditore regionale della Liguria cominciò a manifestare perplessità circa l'opportunità di realizzare due strutture sanitarie penitenziarie nella stessa città, tenuto conto del bacino di utenza della Regione, non così elevato da richiedere la presenza di due impianti sanitari di elevato livello, e delle difficoltà di reperire le professionalità necessarie ad assicurare la funzionalità delle suddette strutture. Il Provveditore suggerì invece, come più opportuna, l'utilizzazione del reparto in corso di ristrutturazione a Pontedecimo. Nell'aprile del 2004, a seguito del fallimento della ditta appaltatrice dei lavori per la creazione del Centro diagnostico terapeutico di Pontedecimo, si tenne una riunione presso il competente dipartimento di questo Ministero per valutare l'opportunità di realizzare due strutture sanitarie penitenziarie nella stessa città. Il fallimento della ditta che stava effettuando i lavori per la realizzazione del CDT di Pontedecimo, peraltro realizzati per l'80 per cento, poneva il problema di ridefinire il programma dell'Amministrazione, dovendo decidersi se procedere a nuovi ingenti investimenti per stipulare un contratto con altra ditta per il completamento dei suddetti lavori edilizi. L'esame della problematica tenne conto di molteplici aspetti, attinenti soprattutto al quadro dei servizi sanitari penitenziari sull'intero territorio nazionale e al tipo di collaborazione che si stava realizzando in ogni regione con il Servizio sanitario nazionale. Inoltre, si considerò che in Piemonte era funzionante un centro clinico utilizzato in sede regionale e a Torino era attivo un efficiente reparto detentivo ospedaliero presso l'ospedale «Le Molinette»; la Lombardia registrava la presenza di due centri clinici, uno presso la casa circondariale di San Vittore e l'altro presso la Croce rossa di Opera, e di un buon reparto detentivo presso l'ospedale San Paolo di Milano; l'Emilia Romagna aveva riaperto il reparto di I livello per disabili non autosufficienti; la Toscana utilizzava il centro annesso alla casa circondariale di Pisa; nel Lazio era attiva la sala operatoria di Regina Coeli. Tra l'altro, la circostanza che i lavori edili nella casa circondariale di Pontedecimo fossero stati effettuati nella misura dell'80 per cento, rendeva possibile, come emerso nel corso della riunione citata in premessa, l'immediata utilizzazione della struttura per la detenzione, secondo l'indicazione fornita dal Provveditore. Si programmò inoltre l'attivazione di un reparto per detenuti disabili, nonché un reparto per l'osservazione psichiatrica. Tenuto conto, quindi, che la nuova struttura sanitaria di Genova avrebbe atteso solo alle necessità della popolazione detenuta della regione, considerati, altresì, gli ulteriori finanziamenti che si sarebbero dovuti effettuare e visto che la situazione organizzativa globale dell'assistenza sanitaria penitenziaria era modificata, per i motivi anzidetti la struttura di Marassi, opportunamente ristrutturata, parve sufficiente ad assicurare i bisogni della popolazione detenuta del territorio. Per quanto riguarda, inoltre, il servizio sanitario dell'istituto di Genova Pontedecimo, questo viene assicurato da un medico incaricato, da medici del servizio integrativo di assistenza sanitaria - il cui monte ore è articolato in 14 ore nei giorni feriali e 18 ore nei giorni festivi - e da infermieri che ruotano per un arco di 18 ore nei giorni feriali e 18 ore nei giorni festivi. È garantita, poi, in Istituto, l'assistenza per le seguenti branche specialistiche: psichiatria (per 30 ore mensili con due accessi settimanali), odontoiatria (1 accesso settimanale), ginecologia e pediatria a richiesta. In Istituto è poi presente il servizio tossicodipendente per il trattamento dei tossicodipendenti, composto da due medici per 16 ore settimanali, uno psicologo per 16 ore settimanali, 1 assistente sociale per 20 ore settimanali e uno specialista infettivologo a richiesta. Il servizio tossicodipendente fornisce il metadone per la terapia sostitutiva ed i farmaci antiretrovirali. Così come avviene per l'Istituto di Genova Marassi, l'Istituto di Pontedecimo si avvale, in caso di necessità, dei reparti di detenzione istituiti presso l'ospedale San Martino con la seguente disponibilità: per il reparto ordinario vi sono 8 posti letto (di cui, al bisogno, 2 utilizzati per le donne), per il reparto infettivi vi sono 4 posti letto. Nel I semestre del 2006, presso i citati reparti sono state ricoverate 14 donne e nessun uomo, con una media di sei giornate di ricovero ciascuna. Le visite mediche vengono effettuate nei 5 ambulatori dislocati in ciascuna sezione; le visite specialistiche vengono effettuate in alcuni locali nel Reparto «infermeria». La spesa farmaceutica, per il I semestre 2006, ha inciso per il 2,56 per cento sul totale delle spese sanitarie sostenute in quel periodo; il budget assegnato per il corrente anno sul capitolo di bilancio 1764 (Organizzazione del servizio sanitario) è di 246.393 euro. Il Ministro della giustizia: Clemente Mastella.



 
Cronologia
mercoledì 12 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Medio Oriente, dopo l'uccisione di otto militari e il rapimento di altri due da parte di Hezbollah, Israele attacca il Libano.

giovedì 13 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva , con 334 voti favorevoli e 251 contrari, l'articolo unico del d.d.l. C.1287 di conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 15 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G8 di San Pietroburgo si giunge ad un compromesso sul conflitto tra Israele e Libano, chiedendo innanzitutto il rilascio dei militari israeliani e la cessazione degli attacchi di Hamas e Hezbollah e delle operazioni militari di Israele.