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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00558 presentata da PIAZZA CAMILLO (VERDI) in data 13/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00558 presentata da CAMILLO PIAZZA giovedì 13 luglio 2006 nella seduta n.025 CAMILLO PIAZZA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio. - Per sapere - premesso che: dopo due anni di negoziati, lo scorso 4 luglio il Parlamento europeo ha approvato unadirettiva volta a garantire, entro il 2008, l'attuazione in tutta Europa di sistemi per la raccolta di batterie e accumulatori che, ad oggi, sono applicati solamente in sei Stati membri; la Direttiva contiene disposizioni precise sulla raccolta differenziata, vieta il commercio di pile inquinanti e fissa rigorosi limiti al contenuto in cadmio e mercurio, prevede l'introduzione, da parte dei produttori, di sistemi per il trattamento ed il riciclaggio dei rifiuti di pile ed accumulatori, impone agli stati di informare i consumatori attraverso etichette sui prodotti, istruzioni e campagne di informazione; ogni anno, circa 800.000 tonnellate di batterie per auto, 190.000 tonnellate di batterie industriali c 160.000 tonnellate di pile portatili (di cui 30 per cento ricaricabili) vengono immesse sul mercato nei paesi europei, e se durante l'utilizzo, non sono particolarmente nocive per l'ambiente o la salute umana, quando le pile si esauriscono il loro contenuto in mercurio, piombo e cadmio comporta altissimi rischi; nel 2002, nei paesi dell'Ue a 15, quasi la metà di tutte le batterie vendute è stata smaltita in inceneritori o in discariche; le principali disposizioni contenute nella direttiva prevedono obiettivi per la raccolta di pile portatili, divieto di smaltimento delle batterie industriali e automobilistiche in discariche o inceneritori, requisiti minimi di riciclaggio per tutte le batterie raccolte, requisiti minimi per i piani nazionali di raccolta e riciclaggio e assunzione di responsabilità da parte dei produttori/importatori per la gestione di tutte le pile una volta allo stato di rifiuti; attualmente in Europa, solo Austria, Belgio, Francia, Germania, Paesi Bassi e Svezia e, parzialmente l'Italia dispongono di un sistema nazionale di raccolta di tutti i tipi di batterie usate destinate al riciclaggio, nelle altre nazioni la raccolta, il trattamento e il riciclaggio delle pile usate sono frammentari; gli Stati membri dovranno poi adottare le misure necessarie affinché le pile e gli accumulatori che non soddisfano i requisiti stabiliti dalla direttiva non siano immessi sul mercato o siano ritirati dallo stesso, e potranno, inoltre, ricorrere a strumenti economici per promuovere la raccolta dei rifiuti di pile e accumulatori o per incentivare l'uso di prodotti contenenti meno sostanze inquinanti, «adottando ad esempio aliquote di imposta differenziata». In tal caso, tuttavia, dovranno notificare alla Commissione le misure relative all'attuazione di tali strumenti; la direttiva contiene indicazioni anche per i sistemi di raccolta che dovranno essere adeguatamente predisposti per gli utilizzatori finali in luoghi facilmente accessibili e non comportare né oneri aggiuntivi, né obbligo di acquisto di nuove pile o nuovi accumulatori, e che impongano ai distributori di recuperare gratuitamente i rifiuti indipendentemente dalla composizione chimica e dall'origine; le stesse indicazioni valgono per i produttori di batterie e accumulatori per autoveicoli che dovranno introdurre sistemi di raccolta presso gli utilizzatori finali o in punti di raccolta agevolmente accessibili nelle vicinanze. È poi precisato che, in caso di prodotti destinati a autoveicoli ad uso privato non commerciale, tali sistemi non devono comportare oneri per gli utilizzatori finali nel momento in cui si disfano dei rifiuti, né l'obbligo di acquistare nuove batterie o nuovi accumulatori; entro tre anni dall'entrata in vigore della, direttiva, ogni stato dovrà assicurarsi che i produttori abbiano introdotto sistemi per il trattamento e il riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori «basati sulle migliori tecniche disponibili, in termini di tutela della salute e dell'ambiente». Saranno inoltre tenuti a garantire che tutte le pile e gli accumulatori individuabili e raccolti a norma siano sottoposti a trattamento e riciclaggio con sistemi che siano conformi, come minimo, alla normativa comunitaria, in particolare per quanto riguarda la salute, la sicurezza e la gestione dei rifiuti; gli Stati membri saranno anche tenuti a promuovere lo sviluppo di nuove tecnologie di riciclaggio e di trattamento, nonché la ricerca di metodi di riciclaggio ecocompatibili e con un buon rapporto costi/efficacia per tutti i tipi di pile e di accumulatori, nonché lo sviluppo e la commercializzazione di pile e accumulatori contenenti minori quantità di sostanze pericolose o contenenti sostanze meno inquinanti, in particolare in sostituzione del mercurio, del cadmio e del piombo; entro sei anni dall'entrata in vigore della direttiva, gli Stati membri saranno tenuti a conseguire un tasso di raccolta pari ad almeno il 25 per cento, tasso che 4 anni dopo dovrà raggiungere il 45 per cento -: quali iniziative il Governo intenda intraprendere per giungere alle scadenze previste dalla direttiva, senza inadempienze e con il raggiungimento di tutti gli obiettivi richiesti. (4-00558)

 
Cronologia
mercoledì 12 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Medio Oriente, dopo l'uccisione di otto militari e il rapimento di altri due da parte di Hezbollah, Israele attacca il Libano.

giovedì 13 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva , con 334 voti favorevoli e 251 contrari, l'articolo unico del d.d.l. C.1287 di conversione del decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei Ministeri, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 15 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Al G8 di San Pietroburgo si giunge ad un compromesso sul conflitto tra Israele e Libano, chiedendo innanzitutto il rilascio dei militari israeliani e la cessazione degli attacchi di Hamas e Hezbollah e delle operazioni militari di Israele.