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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00661 presentata da CARUSO FRANCESCO SAVERIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 24/07/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00661 presentata da FRANCESCO SAVERIO CARUSO lunedì 24 luglio 2006 nella seduta n.030 CARUSO, ACERBO, DE CRISTOFARO, SCOTTO e PELLEGRINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: venerdì 14 luglio 2006 intorno alle ore 9.30 i carabinieri dell'arma del comando provinciale di Napoli, accompagnati dai vigili urbani hanno fatto irruzione nel Centro Sociale Officina 99, sito a Napoli in Via Carlo di Tocco; per entrare hanno forzato la porta d'ingresso ed una volta all'interno hanno forzato anche le altre porte dello spazio sociale che ospita diverse attività autogestite e gratuite a disposizione della cittadinanza, tra cui una radio ed una televisione di strada, un laboratorio di informatica, una serigrafia; risulta agli interroganti che nessuno, nemmeno il proprietario ufficiale dello spazio - da circa un anno il Comune di Napoli, in attesa di affidarlo ufficialmente agli occupanti - è stato avvisato dell'operazione, se non quando essa era ormai conclusa per la riconsegna delle chiavi; l'obiettivo dell'operazione, i cui contorni ad avviso degli interroganti sono ancora poco chiari visto il totale silenzio dell'Arma, è stato il sequestro di alcune piantine di canapa poste sul terrazzo del centro sociale e pubblicamente note, in quanto parte di una campagna antiproibizionista per la liberalizzazione delle droghe leggere, condotte da anni dal centro sociale insieme altre associazioni cittadine; durante l'operazione, i responsabili del centro hanno rilevato l'avvenuta asportazione del pannello elettrico centrale e la sottrazione di arnesi per la manutenzione dello stabile (trapano, flex e vari altri strumenti) che niente hanno a che fare con il motivo dell'irruzione; episodi simili si sono verificati qualche mese fa presso un altro spazio sociale sito a Bologna e denominato «Livello 57»; un'operazione del genere avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze in termini di ordine pubblico, per sequestrare poche, note piante di canapa, e che come rivendicato dagli stessi attivisti dovevano servire per eventi cittadini pubblici e di massa -: se non ritenga opportuno assumere iniziative per abrogare la legge «Fini-Giovanardi», che può essere usata come uno strumento politico con cui infierire ed accanirsi a scopo punitivo contro un'area sociale e culturale di questo paese rappresentata dai centri sociali e non solo, che combattono apertamente contro il proibizionismo, invece di impegnare uomini e forze, in una città come Napoli, contro il traffico e lo smercio di pericolosissime sostanze stupefacenti, quali eroina, cocaina, ecstasi, cobret, che costituiscono una delle principali fonti di arricchimento illecito da parte delle organizzazioni criminali.(4-00661)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 27 novembre 2006 nell'allegato B della seduta n. 077 All'Interrogazione 4-00661
presentata da CARUSO Risposta. - Il 14 luglio 2006, personale del Comando provinciale carabinieri di Napoli, in esecuzione, di un decreto emesso dalla locale Procura della Repubblica, perquisiva uno stabile notoriamente sede del centro sociale autogestito «Officina 99». Nella circostanza, i militari, constatato che l'edificio era sgombero da persone e con ingresso chiuso da lucchetto di sicurezza, hanno contattato il servizio patrimonio del comune di Napoli, in quanto proprietario dell'immobile. I funzionari responsabili del citato servizio, raggiunti via telefono, hanno riferito di non essere in possesso delle chiavi della struttura e di non sapere indicare gli effettivi occupanti dello stabile. Agli stessi, che erano stati comunque invitati dal personale dell'Arma a presenziare alle operazioni di perquisizione, appena giunti sul posto veniva notificato il decreto dell'Autorità giudiziaria. Per la rimozione degli ostacoli, i militari si sono avvalsi di una squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento Napoli-Ponticelli, i quali dopo aver asportato il lucchetto, procedevano all'apertura forzata della saracinesca dell'ingresso. Nel corso della perquisizione i militari rinvenivano e sequestravano 57 piante verdi di canapa indiana, le cui sole foglie raggiungevano il peso complessivo di chilogrammi 9,630 e 3 buste in cellophane contenenti foglie secche di canapa indiana per complessivi grammi 426,5. In ordine alla vicenda in esame, sono stati altresì svolti successivi accertamenti delegati dall'Autorità giudiziaria nell'ambito di un procedimento penale tuttora in corso e coperto da segreto istruttorio. Quanto alla perquisizione del centro sociale «Livello 57» di Bologna, citata dall'interrogante, risulta che nell'ambito di un'attività investigativa delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna, sono state sequestrate sostanze psicotrope di varia natura, con il conseguente arresto di due persone e il deferimento in stato di libertà di altre quattro persone. Infine, per quanto concerne eventuali proposte legislative dirette a modificare la cosiddetta legge «Fini-Giovanardi», nel precisare che la competenza di questo Ministero è limitata al profilo sanzionatorio, si fa presente che risultano essere state presentate quattro iniziative parlamentari, due alla Camera dei deputati e due al Senato della Repubblica, non ancora sottoposte ad esame. Il Viceministro dell'interno: Marco Minniti.



 
Cronologia
mercoledì 19 luglio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La Commissione europea apre una procedura di infrazione contro l'Italia per contestazioni avanzate sulla legge 3 maggio 2004, n. 112 (“legge Gasparri”), in quanto lesiva della concorrenza.

martedì 25 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 160 voti favorevoli e 53 contrari, l'emendamento 1.100, interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. S.741 di conversione del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.