Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/01746-BIS/086 presentata da TENAGLIA LANFRANCO (L' ULIVO) in data 18/11/2006
Atto Camera Ordine del Giorno 9/1746-BIS/86 presentato da LANFRANCO TENAGLIA sabato 18 novembre 2006 nella seduta n.075 La Camera, premesso che, con la legge finanziaria del 2001 (legge n. 388 del 2000) per ovviare agli effetti distorsivi dei riallineamenti stipendiali venne ridefinito - per fini di perequazione retributiva nei confronti di coloro che non avevano mai usufruito degli indicati riallineamenti - il trattamento economico spettante all'atto del conseguimento della qualifica di magistrato di
cassazione e qualifiche equiparate delle altre magistrature (consiglieri di stato, consiglieri del tar, corte dei conti ed avvocatura dello Stato); successivamente, accogliendo le istanze della magistratura, alla fine della legislatura del 2001, fu approvato alla camera dei Deputati un disegno di legge di iniziativa governativa Governo Amato, proponenti Ministro della Giustizia Fassino e Ministro della Funzione pubblica Bassanini) che attuava un'iniziale perequazione nel trattamento retributivo delle diverse magistrature, attraverso la rideterminazione dei tempi di progressione giuridica ed economica della magistratura ordinaria e la loro parametrazione ai tempi, molto più celeri, delle altre magistrature, cui sono riconosciuti benefici figurativi di anzianità convenzionale all'atto della immissione in ruolo; in quella occasione, la scadenza della legislatura impedì di approvare definitivamente il provvedimento legislativo che ricollegava gli indicati benefici perequativi a «verifiche» di produttività; all'inizio della scorsa legislatura il precedente Governo condivise un progetto di « riparametrazione stipendiale», già positivamente valutato anche nelle competenti sedi tecniche, allo scopo di ridurre il rilevante divario creatosi tra le retribuzioni delle magistrature ed i trattamenti retributivi della dirigenza pubblica; il progetto venne, poi, inspiegabilmente abbandonato; in questo quadro, la volontà del Governo di ridefinire la carriera economica delle magistrature mediante modifiche della disciplina degli automatismi stipendiali deve basarsi sulla riconosciuta delicatezza della problematica della retribuzione delle magistrature, che si presenta come un tema che è strettamente collegato alla garanzia delle prerogative costituzionali ad esse attribuite; impegna il Governo a porre le basi di una nuova disciplina del trattamento retributivo sin dall'attuazione della nuova disciplina dell'accesso in magistratura e della progressione economica e di funzioni la predisposizione della quale deve avvenire entro il termine di sospensione dell'efficacia del decreto legislativo n.160 del 2006, la cui efficacia è stata sospesa dalla recente legge n.269 del 2006; a definire entro il 2009, anche sul piano economico, una completa disciplina delle retribuzioni della magistrature tenendo conto, in particolare, della indicata determinazione, in via di definizione, delle modalità e dei tempi della progressione giuridica ed economica della magistratura ordinaria nonché della tendenziale omnicomprensività della sua retribuzione. 9/1746- bis /86. Tenaglia, Palomba, Capotosti, Maran, Buemi, Forgione, Balducci, Suppa.