Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00446 presentata da SPERANDIO GINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 04/12/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00446 presentata da GINO SPERANDIO lunedì 4 dicembre 2006 nella seduta n.081 SPERANDIO e BURGIO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: risulta agli interroganti, anche sulla base di notizie riportate dagli organi di stampa, che nella notte tra il 25 e il 26 novembre scorso, nella città di Verona, due giovani, mentre si allontanavano dal Centro sociale occupato e autogestito La Chimica, hanno subito una violenta aggressione, di cui recano ancora oggi i segni sul volto; nella mattina dello stesso 25 novembre è stata inaugurata nella città di Verona la sede della Fiamma Tricolore; l'aggressione dello scorso 25 novembre si aggiunge alla lunga serie di violenze ed intimidazioni che troppo frequentemente ormai si registrano, soprattutto, ma non solo, nella città di Verona, che può come noto vantare la medaglia d'oro per la Resistenza; l'aggressione in parola segue in particolare l'ignobile episodio del 18 novembre scorso, quando mentre a Palazzo Barbieri era in corso la seduta del Consiglio Comunale, si è svolta sui gradini di Palazzo Barbieri una manifestazione di Forza Nuova dai contenuti esplicitamente fascisti, con tanto di canto di «faccetta nera», esibizione di saluti romani, comportamenti non sufficientemente stigmatizzati; gli episodi di violenza verificatisi a Verona rappresentano fatti di assoluta gravità, non solo per le conseguenze lesive che hanno determinato nei confronti dei giovani aggrediti, ma per il significato politico e sociale antidemocratico, razzista, illiberale, di matrice fascista e pertanto qualificate come illecite dal nostro ordinamento; i casi, ormai troppo frequenti soprattutto ma non solo a Verona, di violenza di matrice fascista e xenofoba, suscitano notevole e giustificata preoccupazione anche nell'opinione pubblica, come peraltro documentato dagli organi di stampa; a fronte della preoccupazione manifestata dall'opinione pubblica nei confronti di tali gravi episodi di violenza di matrice fascista e xenofoba, a giudizio degli interroganti, le reazioni delle istituzioni sono sistematicamente troppo «prudenti» e prive del necessario contenuto di critica, denuncia e stigmatizzazione, che sarebbe doveroso per sancire i valori della democrazia e dello Stato di diritto; la nostra Costituzione e in generale il nostro ordinamento giuridico, si fondano sul rifiuto e sulla condanna dell'ideologia fascista, punendo come reato ogni condotta che ne faccia apologia, e qualificando come illeciti i comportamenti ispirati al razzismo, alla discriminazione di ogni genere e alle idee antidemocratiche -: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei gravi episodi di violenza verificatisi a Verona, e in particolare dell'aggressione dello scorso 25 novembre; se il Ministro, alla luce delle precedenti considerazioni, non ritenga opportuno assumere ulteriori informazioni in merito agli episodi in parola; quali urgenti misure e provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare, al fine di evitare il ripetersi dei gravi episodi di violenza di matrice fascista e xenofoba che ormai troppo frequentemente si verificano soprattutto, ma non solo, nella città di Verona, dichiarandone pubblicamente la gravità e l'illiceità, anche allo scopo di assicurare l'effettiva garanzia dei valori democratici e antifascisti su cui si basa il nostro ordinamento.(3-00446)

 
Cronologia
sabato 2 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Dopo tre anni e mezzo di presenza termina l'Operazione Antica Babilonia delle Forze armate italiane presso la città di Nassiriya e la provincia di Dhi Qar (Iraq). L'operazione di rientro venne chiamata in codice Operazione Itaca.

mercoledì 6 dicembre
  • Parlamento e istituzioni
    A seguito di contestazioni su presunti brogli in occasione delle elezioni politiche, la giunta per le elezioni del Senato decide di ricontare le schede bianche, nulle e contestate, e un campione di quelle valide, di sette regioni (Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Puglia, Sicilia e Toscana).