Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00555 presentata da LEO MAURIZIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 16/01/2007
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00555 presentata da MAURIZIO LEO martedì 16 gennaio 2007 nella seduta n.092 LEO. - Al Ministrodell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: la legge n. 296 del 2006, legge finanziaria per il 2007, tra le altre disposizioni in materia di studi di settore ha disposto, al comma 23 dell'articolo 1, una modifica all'articolo 10, primo comma, della legge n. 146 del 1998, il quale ora prevede che «Gli accertamenti basati sugli studi di settore, di cui all'articolo 62- sexies del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427, sono effettuati nei confronti dei contribuenti con periodo d'imposta pari a dodici mesi e con le modalità di cui al presente articolo qualora l'ammontare dei ricavi o compensi dichiarati risulta inferiore all'ammontare dei ricavi o compensi determinabili sulla base degli studi stessi.»; fino all'avvento di detta modifica normativa gli accertamenti fondati sugli studi di settore trovavano legittimazione nell'articolo 62- sexies , comma 3, del predetto decreto-legge n. 331 del 1993, il quale recita che «Gli accertamenti di cui agli articoli 39, primo comma, lettera d) , del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e successive modificazioni, e 54 del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633 e successive modificazioni, possono essere fondati anche sull'esistenza di gravi incongruenze tra i ricavi, i compensi ed i corrispettivi dichiarati e quelli fondatamente desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni di esercizio della specifica attività svolta, ovvero dagli studi di settore elaborati ai sensi dell'articolo 62- bis del presente decreto.»; il nuovo articolo 10, primo comma, della legge n. 146 del 1998 sembra quindi consentire di fondare avvisi di accertamento derivanti dalle risultanze degli studi di settore semplicemente a fronte di un ammontare di ricavi o compensi dichiarato risultante di importo inferiore a quello determinabile in base gli studi stessi, a nulla rilevando l'entità dello scostamento medesimo; la giurisprudenza di legittimità e di merito ha consolidato l'orientamento giurisprudenziale secondo cui le presunzioni derivanti dalle sole elaborazioni frutto degli sudi di settore non possono dirsi connotate dai requisiti di gravità, precisione e concordanza, ma configurano soltanto una presunzione semplice, anche in considerazione del fatto che il citato articolo 62- sexies richiede l'esistenza della «grave incongruenza» tra quanto dichiarato dal contribuente e quanto desumibile dagli studi di settore (a questo riguardo appaiono, su tutte, significative le sentenze della Corte di Cassazione, Sez. Tributaria nn. 19163/2003, 9135/2005, 17229/2006) -: se non ritenga opportuno chiarire urgentemente che la norma contenuta nella legge n. 296 del 2006 non intende modificare surrettiziamente il quadro normativo comunque esistente di cui all'articolo 62- sexies del decreto-legge n. 331 del 1993, chiarendo inoltre urgentemente su quale disposizione gli uffici dell'Agenzia delle entrate fonderanno i propri avvisi di accertamento derivanti dall'utilizzo degli studi di settore nei confronti dei titolari di reddito d'impresa e di lavoro autonomo, nonché specificare se la nuova formulazione dell'articolo 10, primo comma, della legge n. 146 del 1998, riguarderà gli avvisi di accertamento concernenti il periodo d'imposta 2007 e i successivi ovvero anche gli atti da notificare con riferimento alle annualità precedenti. (5-00555)