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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02110 presentata da BUCCHINO GINO (L'ULIVO) in data 16/01/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02110 presentata da GINO BUCCHINO martedì 16 gennaio 2007 nella seduta n.092 BUCCHINO. - Al Ministro degli affari esteri, al Ministro del lavoro e della previdenza sociale, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il 22 maggio 1995, è stato firmato a Roma il nuovo Accordo italo-canadese di sicurezza sociale che avrebbe dovuto sostituire il precedente Accordo, firmato nel 1977 ed entrato in vigore nel 1979 e che unitamente al nuovo Accordo è stata firmata l'Intesa amministrativa di applicazione; il 12 luglio 2000, il Senato della Repubblica ha approvato il disegno di legge n. 4558 per la ratifica e l'esecuzione del nuovo Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Canada; il 13 luglio 2000, il disegno di legge n. 4558, che autorizza il Presidente della Repubblica a ratificare l'Accordo di sicurezza sociale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Canada fatto a Roma il 22 maggio 1995, è stato trasmesso dal Senato alla Camera (C. 7210); il 6 dicembre 2000, la III Commissione della Camera dei Deputati ha espresso parere favorevole al disegno di legge n. 7210 relativo alla ratifica del nuovo Accordo di sicurezza sociale tra Italia e Canada; il nuovo Accordo era nato dall'esigenza di considerare l'evoluzione normativa intervenuta nelle legislazioni dei due Paesi dall'entrata in vigore del precedente Accordo (1979) e di migliorare la qualità di uno strumento di tutela sociale dei lavoratori migranti e di garantire una più rapida erogazione delle prestazioni previdenziali rispetto a quanto assicurato dall'Accordo attualmente in vigore; l'Accordo non solo conferma e consolida i benefici già previsti dal 1979 ma prevede dei miglioramenti della normativa relativi alle prestazioni pensionistiche, ai distacchi dei lavoratori e ai collegamenti tra gli enti previdenziali dei due Paesi, che rendono più ampia, equa ed aggiornata la tutela sociale; il Parlamento canadese ha da parte sua già da tempo approvato il nuovo Accordo sottolineando come esso avrebbe rafforzato le relazioni tra i due Paesi; come illustrato nella relazione tecnica al disegno di legge n. 4558 approvato dal Senato, l'entrata in vigore del nuovo Accordo non comporta oneri amministrativi aggiuntivi, non prevede oneri organizzativi a carico di regioni o enti locali, non prevede oneri finanziari, organizzativi e burocratici a carico dei cittadini e delle imprese, ma solo oneri finanziari aggiuntivi, per il pagamento delle prestazioni, di modesta entità rispetto a quelli già esistenti in costanza di vigenza dell'Accordo attuale -: quali misure urgenti si intendono adottare affinché il disegno di legge relativo al nuovo Accordo di sicurezza sociale tra l'Italia ed il Canada sia ripresentato anche dal Parlamento italiano e possa quindi finalmente entrare in vigore, per onorare così gli impegni presi con il Governo canadese e con le collettività dei cittadini italiani residenti in Canada e dei cittadini canadesi residenti in Italia. (4-02110)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata mercoledì 9 aprile 2008 nell'allegato B della seduta n. 278 All'Interrogazione 4-02110
presentata da BUCCHINO Risposta. - In merito a quanto sollevato dall'interrogante sull'Accordo italo-canadese di sicurezza sociale, si comunica che: 1. A partire dall'anno 2000 in cui l'Accordo di sicurezza sociale con il Canada fu approvato dalla III Commissione della Camera, questo ministero degli affari esteri ha provveduto, analogamente a quanto effettuato in precedenza, ad inserire gli oneri relativi a tale Accordo, anche tenuto conto dell'avvenuta ratifica da parte canadese e del fatto che lo stesso è stato firmato nel 1995, nell'elenco degli Accordi i cui oneri vanno inseriti ogni anno nella richiesta di fondi relativa alla legge finanziaria per l'anno successivo. Purtroppo, successivamente al 2000, la progressiva ininterrotta diminuzione degli stanziamenti per il bilancio del Ministero degli affari esteri, non ha consentito di disporre delle somme necessarie per l'avvio a ratifica dell'Accordo con il Canada. 2. Per quanto riguarda gli oneri derivanti dall'Accordo rinnovato nel 1995, i miglioramenti introdotti sono i seguenti: cosiddetta «totalizzazione multipla» che facilita il pensionamento prendendo in conto i contributi versati in Paesi terzi; agevolazioni al meccanismo dell'esportazione degli assegni per i figli a carico. Tali miglioramenti comportavano - secondo i calcoli dell'INPS per il 2005 - oneri pari a Euro 1.037.000.00. Le limitate disponibilità finanziarie per la copertura degli oneri per i d.d.l. di ratifica di tutti gli Accordi internazionali che sono a carico del ministero degli affari esteri, non hanno consentito l'avvio a ratifica di tale Accordo né nel 2005, né nel 2006. 3. L'Accordo con il Canada continua ad essere considerato prioritario per il lungo tempo trascorso dalla sua firma e per l'importanza della collettività italiana in quel Paese (circa 110.000 connazionali), nonché in considerazione dell'ulteriore rilancio in corso dei rapporti con tale Paese che è stato oggetto di recenti visite ed incontri a livello politico e per il quale sono previste ulteriori visite ai massimi livelli istituzionali. Tenuto conto di tali elementi ed al fine di favorire l'auspicata avvio dell'iter di ratifica dell'Accordo di sicurezza sociale con il Canada nell'esercizio finanziario 2007, questa amministrazione, in occasione di una riunione interministeriale con i rappresentanti dei Dicasteri ed organismi tecnici coinvolti nel procedimento di ratifica (Ministero dell'economia e finanze, ministero del lavoro, Ministero della salute, INPS) ha chiesto di effettuare una approfondita verifica dei dati relativi agli oneri che costituiscono la base su cui vengono effettuati i calcoli per degli oneri per tale tipo di Accordi. Sempre al fine di una rapida conclusione della predetta verifica, è stata attirata l'attenzione dei citati Dicasteri ed Organismi sulla nuova risoluzione, la terza dal 2005, dell'onorevole Spini nella III Commissione affari esteri della Camera (n. 8-00013 approvata il 4 ottobre 2006) che, in relazione a vari Accordi di sicurezza sociale, tra cui quello con il Canada, impegnava il Governo ad adottare iniziative volte a garantire la ratifica della citata Convenzione entro il 1 o gennaio 2007 e di graduarne l'attuazione sulla base delle risorse reperite. 4. A seguito di tale azione, le operazioni di aggiornamento degli oneri per il 2007 sono state concluse ed hanno portato per il Canada, come auspicato, ad una consistente riduzione degli oneri stessi. Si è infatti passati da Euro 1.037.000.00 per il 2005 ad Euro 533.000.00 per gli oneri aggiornati al corrente anno. In effetti nel mese di aprile 2007 l'ufficio legislativo di questo Ministero ha inoltrato ai competenti dicasteri, per la necessaria concertazione, lo Schema di disegno di legge di ratifica di autorizzazione alla ratifica dell'Accordo in questione. Il 28 maggio 2007 ha avuto luogo il Canada Day organizzato da Confindustria con più di 150 incontri di operatori economici ed in contemporanea il Tavolo Italia-Canada presso questo ministero. Al Tavolo Italia-Canada, l'onorevole Ministro degli affari esteri nel confermare che fra l'Italia ed il Canada esistono «rapporti ottimi» che vanno rafforzati «attivando nuove energie», ha riaffermato al Sottosegretario del ministero degli affari esteri e Commercio internazionale canadese Stewart Beck che anche l'Accordo di Sicurezza Sociale firmato nel 1995 è in via di ratifica. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Bobo Craxi.



 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.