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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00315 presentata da FASOLINO GAETANO (FORZA ITALIA) in data 22/01/2007

Atto Camera Interpellanza 2-00315 presentata da GAETANO FASOLINO lunedì 22 gennaio 2007 nella seduta n.095 Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere - premesso che: durante l'incontro tenuto, nel decorso dicembre 2006, presso la Prefettura di Salerno, alla presenza del Prefetto, del Vice Prefetto e di una delegazione di cittadini di Serre, il commissario straordinario dottor Guido Bertolaso comunicava verbalmente le sue intenzioni relative alla creazione di una discarica di rifiuti solidi urbani nel territorio del comune di Serre; secondo quanto espresso dal dottor Bertolaso, per l'individuazione del sito, veniva prescelto il luogo «Valle della Masseria» (individuato con decreto del 29 novembre 1993 del ministero per i beni culturali ed ambientali a firma del Ministro Ronchey come ricadente in area dichiarata di notevole interesse pubblico); tale luogo si trova: alla distanza di circa 3 chilometri dalla ex discarica «Macchia Soprana», inserita nel Piano regionale di bonifica dei siti inquinati della Regione Campania approvato con DGR n. 711 del 13 giugno 2005 a seguito della Decisione CEE 2000 n. 2050 del 1 o agosto 2000 con la quale la Commissione europea ha programmato il Quadro Comunitario di Sostegno (2000-2006) misura 1.8 POR Campania - 2006, predisposto dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Campania, sulla base delle «Linee Guida» redatte dal gruppo tecnico nominato con le ordinanze commissariali n. 248/03 - n. 328/03 - n. 226/04 - n. 006/05 ed inserito nell'elenco del suddetto Piano al numero ordine regionale 1506 - 51400002 con indice di rischio pari al 56,40; alla distanza di circa 2 chilometri dalla ex discarica di «Basso dell'Olmo-Serralonga» sita nel vicino Comune di Campagna, per la cui realizzazione non veniva dato credito scientifico nella analisi relativa alla idoneità idrogeologica ed ambientale dell'Area Basso dell'Olmo-Serralonga (condotta dal consulente scientifico, ordinario di geologia presso il dipartimento di pianificazione e scienza del territorio Università di Napoli Federico II, professor Franco Ortolani) che risultava essere particolarmente negativa in quanto la zona individuata non presentava le caratteristiche di idoneità per la realizzazione di una discarica; alla distanza di circa 100 metri dall'Oasi Naturale del WWF di Persano, istituita con decreto del Presidente della giunta regionale il 18 novembre 1976, n. 4060, con decorrenza dal 1 o aprile 1977 e compresa nella zona oggetto di «Dichiarazione di notevole interesse pubblico» da parte del Ministro per i beni culturali ed ambientali con decreto 29 novembre 1993 firmato dal Ministro Ronchey, inclusa nella Riserva naturale regionale Foce Sele Tanagro legge regionale 1 o settembre 1993, n. 33 e successive modificazioni). L'estensione dell'Oasi è di 3.400 ettari, la Riserva naturale comprende anche gli affluenti del Sele, Calore e Tanagro. La zona di protezione speciale (ZPS) (IT8050021) denominata «Medio corso del fiume Sele/Persano» (SIC) (IT8050021) si estende invece su 1515 ettari e comprende anche l'Oasi del WWF. L'area di che trattasi è stata riconosciuta, nel maggio 2003, «Zona umida di importanza internazionale» rientrante quindi in quelle elencate nella Convezione di Ramsar, ratificata con decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448, e successive modifiche e integrazioni; la presenza di un importante bacino idrofilo costituito prevalentemente da salici, pioppi, ed ontani neri cinto da ampie fasce di canneto dà vita ad un habitat ideale per l'attrazione dell'avifauna, presente con numerose specie di interesse comunitario. Maggiore prestigio a questo habitat è dato dall'arrivo, in specifiche stagioni dell'anno, della lontra ( lutra lutra ), specie fortemente minacciata di estinzione in Italia; con decreto n. 93 del 19 febbraio 2006, Agc 5 Settore 2 Servizio 3 della Giunta regionale della Campania, avente ad oggetto P.O.R. Campania 2000-2006, approvato con decisione C-2004/5118 del 15 dicembre 2004 dalla Commissione europea, misura 1.9 progetti monosettoriali, inerente la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico, culturale, archeologico, naturale, etnografico delle aree naturali e protette, intendendo, nel medesimo decreto «Aree protette» (per le quali la Corte di giustizia delle Comunità europee 4 settembre 2006, sezione II, nel procedimento C-244/05, sancisce che gli Stati membri al fine di realizzare un regime di protezione appropriato relativo alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica non autorizzino interventi che rischino di compromettere seriamente le caratteristiche ecologiche di queste aree), le Oasi, le Riserve, le zone SIC, le ZPS e finanziando interventi da realizzare per una spesa complessiva di euro 40.000.000,00; l'amministrazione dell'Oasi WWF di Persano, avendo formalmente e ritualmente presentato istanza di progetto esecutivo con richiesta di finanziamento, veniva ammessa allo stesso (allegato B del citato decreto per una somma pari ad euro 534.630,61); il citato decreto dell'area generale di coordinamento n. 5, ossia quella relativa all'ecologia, tutela dell'ambiente, disinquinamento, protezione civile, andava ad includere il progetto presentato dall'Oasi WWF di Persano, tra quelli ritenuti finanziabili, in quanto in possesso dei requisiti per l'ammissione alla Misura 1.9; si fa altresì presente che l'ubicazione di una discarica verrebbe a penalizzare in modo irrimediabile le iniziative notevolissime volte alla costruzione di campi da golf e di strutture turistico-ricettive di alto profilo economico e sociale -: se il Commissario straordinario, dottor Bertolaso, nell'individuazione, assolutamente impropria di un sito in area di altissimo interesse naturalistico e di rilevante impatto igienico-sanitario su tutta la valle del Sele, abbia osservato tutte le procedure previste dal decreto-legge 9 ottobre 2006, n. 263, convertito con modificazioni, dalla legge 6 dicembre 2006, n. 290. In particolare se sia stata sentita la commissione composta da 5 soggetti di qualificata e comprovata esperienza come previsto dal comma 3 dell'articolo 1 del succitato decreto-legge e se sia stata sentita la consulta regionale, per la gestione dei rifiuti nella Regione Campania presieduta dal Presidente della Regione Campania e di cui fanno parte i Presidenti delle cinque Province campane, come previsto dal comma 4 dell'articolo 1 del decreto-legge n. 245 del 2005, come modificato dal succitato decreto-legge; quali iniziative il Ministro dell'ambiente intenda intraprendere al fine di scongiurare quella che l'interrogante ritiene la sciagurata ipotesi di colpire, in modo irrimediabile, una comunità che ha già pagato in passato il prezzo delle insolvenze, sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani, da parte degli amministratori delle aree metropolitane della Campania, in particolare della città di Napoli. (2-00315)«Fasolino».

 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.