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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00110 presentata da PETERLINI OSKAR (PER LE AUTONOMIE) in data 23/01/2007

Atto Senato Interpellanza 2-00110 presentata da OSKAR PETERLINI martedì 23 gennaio 2007 nella seduta n.092 PETERLINI, THALER AUSSERHOFER, PINZGER - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e per gli affari regionali e le autonomie locali - Premesso che: gli articoli 99 e 100 dello Statuto speciale di Autonomia della Regione Trentino-Alto Adige hanno parificato la lingua tedesca alla lingua italiana, creando, in questo modo, nella sola Regione, due lingue ufficiali di pari valore e regolamentandone l'uso; dopo lunghe ed intense trattative, soltanto nel 1989 fu emanato il decreto del Presidente della Repubblica 574/1988, attuativo della speciale protezione costituzionale delle minoranze linguistiche prevista, in generale, dall'articolo 6 della Costituzione e, in particolare, dall'articolo 100 del decreto del Presidente della Repubblica 670/1972, sulla parificazione della lingua tedesca a quella italiana e sull'uso della lingua tedesca nella pubblica amministrazione; lo Statuto sancisce che la lingua italiana deve utilizzarsi solo nei rapporti interni, fra organi superiori, e di conseguenza nei contatti con il cittadino si applicano, senza eccezioni, le norme dello Statuto che parificano le due lingue; le nuove norme di attuazione prescrivono che durante il reclutamento di nuovo personale nell'ambito della pubblica amministrazione, una quota sia riservata a quello in possesso di buona conoscenza delle due lingue, attestato con il cosiddetto "patentino" e, qualora i posti restino vacanti, lo Stato si faccia carico di preparare il personale già in servizio, tramite corsi, finalizzati al sostenimento dell'esame di bilinguismo; la maggior parte del personale dela Polizia di Stato, che presta servizio nella Provincia autonoma di Bolzano, non ha un'adeguata conoscenza della lingua tedesca; nella provincia di Bolzano operano circa 900 uomini della Polizia di Stato e circa 600 di loro sono in possesso del "patentino" di bilinguismo, ma la maggior parte di livello ausiliario ed esecutivo, e pochissimi sono in possesso di un'adeguata conoscenza di livello A e B, cioè di livello universitario o di maturità. Tali conoscenze possedute dal personale non sono sempre utilizzabili per le necessità che si possono presentare durante l'espletamento del servizio. È poi palese il fatto che una cosa è possedere il patentino ed altra cosa è lavorare, verbalizzare, interagire con una popolazione che per due terzi è di lingua tedesca, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno ed urgente intervenire, nell'ambito delle proprie competenze, al fine di promuovere sul territorio il reclutamento di nuove unità effettivamente bilingui o appartenenti al gruppo etnico tedesco, ovvero di trasferire nella provincia di Bolzano gli appartenenti alla Polizia di Stato che abbiano un'adeguata conoscenza della lingua tedesca, che prestino servizio in altre regioni; se non ritengano opportuno, in particolare, come sollecitato anche dal SILP (Sindacato Italiano Lavoratori di Polizia per la CGIL/AGB di Bolzano), reperire, con una promozione sul territorio o con concorsi riservati, personale che conosca in modo adeguato le due lingue e promuovere, insieme alla Provincia che si è già dichiarata disponibile, corsi di aggiornamento linguistico per gli agenti già in servizio. (2-00110)

 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.