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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00353 presentata da D'ALIA GIANPIERO (UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)) in data 06/02/2007

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00353 presentata da GIANPIERO D'ALIA martedì 6 febbraio 2007 nella seduta n.104 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei trasporti, per sapere - premesso che: dal 1 o febbraio di quest'anno, R.F.I. Navigazione Messina ha disposto l'applicazione di nuove tabelle d'armamento nei traghetti dello Stretto di Messina riducendo a 7 unità gli equipaggi delle navi Riace ed Enotria e a 10 unità gli equipaggi delle navi Budelli e Razzoli (navi queste ultime antiquate e pericolose per chi à trasportato); all'introduzione delle nuove tabelle d'armamento non e seguita l'organizzazione di apposite squadre di terra necessarie per la manutenzione delle macchine, la pulizia delle navi, il ritiro dei biglietti, il rizzaggio e derizzaggio; la scelta di R.F.I. appare quantomeno sorprendente all'indomani della tragedia del mezzo veloce Segesta che ha provocato la morte di 4 membri dell'equipaggio e parecchi feriti e la costernazione e l'indignazione di tutta l'opinione pubblica nazionale; tale decisione unilaterale, che comporta peraltro un'ulteriore riduzione dei livelli occupazionali (94 lavoratori in meno), rende ancor più grava la situazione della sicurezza marittima nell'area dello Stretto di Messina ove si consideri che il T.A.R. Catania, già nell'aprile del 2005, aveva sospeso la riduzione della tabella d'armamento della Nave Enotria ritenendola sensibilmente e palesemente insufficiente a garantire le condizioni minimo di sicurezza; è stato annunciato, inoltre, da parte di R.F.I. Navigazione l'abbandono del servizio d'attraversamento veloce nello Stretto di Messina; secondo gli interpellanti questi ultimi fatti sono rappresentativi di un sistematico, continuo e ormai datato processo di smobilitazione delle Ferrovie dello Stato che ha determinato, di fatto, una situazione di monopolio del sistema della navigazione nello stretto con innumerevoli danni per i cittadini, per la sicurezza dei trasporti, per i livelli occupazionali (scesi nel giro di 6 anni da 1.800 a circa 600 unità) e, più in generale, per i principi di libera concorrenza nel mercato; grazie alle scelte negative compiute dal management di R.F.I., i pendolari subiscono continui ed insopportabili ritardi dei mezzi navali che diventano sempre meno e sempre più vecchi; i camionisti hanno dovuto subire un aumento eccessivo del biglietto di trasporto, pari al 33 per cento, senza che a ciò si sia accompagnato un miglioramento della qualità e quantità dei servizi offerti; i residenti delle città dell'area dello stretto, che subiscono peraltro quotidianamente il transito dei mezzi leggeri e pesanti, non usufruiscono dello sconto come accade in tutte le altre realtà d'Italia; la cosa più grave di questo stato di fatto è, però, che la sicurezza degli utenti e degli equipaggi è stata sensibilmente ridotta; a ciò si aggiunga che la linea di Ferrovie dello Stato è quella di abbandonare completamente il campo d'intervento nello stretto ove si consideri che non vi è alcun'intenzione di investire e di adeguare la flotta per reggere la concorrenza con gli altri vettori privati anche con riguardo ai nuovi approdi di Tremestieri, il cui primo modulo è già stato realizzato ed è operativo da quasi due anni; anzi, è stata prevista una significativa riduzione delle corse sul trasporto del gommato con un taglio del personale sulle zattere che passa da 5 a 4 unità; i continui progetti aziendali di riduzione dei treni da e per il continente generano anch'essi un'ulteriore perdita dei posti di lavoro sulle navi e a terra; in particolare oltre a R.F.I. s.p.a. anche Trenitalia s.p.a. ha fatto e sta facendo la sua parte ovviamente in negativo; ad esempio dopo la famosa operazione «decoro» messa in atto per fronteggiare la grave crisi delle pulizie dei treni, la società pensa di togliere dalla circolazione alcune vetture per farle rammodernare; l'unico risultato prodotto è stata la periodicità e la soppressione di parecchi treni siciliani; inoltre, è previsto per il prossimo orario estivo il taglio di altri importanti servizi che collegano giornalmente l'isola con il resto d'Italia i quali saranno ridotti di circa il 35 per cento quanto a produzione, personale e mezzi; il continuo calo di produzione finisce solo per favorire gli interessi dei vettori privati che si preparano ad aggredire il mercato siciliano e rientra nel quadro della più generale e consolidata politica delle Ferrovie dello Stato di abbandono dell'area dello Stretto di Messina; se a ciò si aggiunge che la nuova metroferrovia Giampilieri-Messina Stazione centrale, strumento indispensabile per l'integrazione dei sistemi di trasporto pubblico nella città di Messina, sarà gestita da Palermo e non da Messina, è facile comprendere l'assoluta gravità della situazione e l'assoluta inaffidabilità di Ferrovie dello Stato come operatore fondamentale del sistema di trasporto pubblico nell'area dello Stretto; il ruolo delle Ferrovie dello Stato nel comparto della navigazione è di strategica rilevanza per il Paese, per la Sicilia e, in particolar modo, per lo Stretto di Messina dove dovrebbe assolvere una funzione principale di collegamento tra l'isola ed il resto della Nazione, in ragione del numero di mezzi e di passeggeri che ogni giorno attraversa le due sponde; il settore della navigazione e del trasporto su rotaia, soprattutto a causa della scelta dell'attuale Governo di non realizzare più il Ponte sullo Stretto, svolge anche e sopratutto un'insostituibile funzione sociale sempre più necessaria -: quali iniziative il Ministro dei Trasporti intenda assumere per verificare lo stato di efficienza del settore navigazione di R.F.I. s.p.a. e di Trenitalia s.p.a. nell'area dello Stretto di Messina - con particolare riguardo alla qualità e quantità della flotta navale e dei treni merci e passeggeri -, la rispondenza delle tabelle d'armamento agli standard minimi di sicurezza, l'entità degli investimenti programmati da Ferrovie dello Stato s.p.a, in tali settori; per migliorare la qualità e la quantità degli interventi delle Ferrovie dello Stato nello Stretto di Messina; se non ritenga il Ministro interpellato di disporre un'inchiesta amministrativa sull'operato delle Ferrovie dello Stato nell'area dello Stretto di Messina. (2-00353) «D'Alia, Romano, Drago, Lucchese, Ruvolo, Adolfo, Ciro Alfano, Barbieri, Bosi, Capitanio Santolini, Ciocchetti, Compagnon, D'Agrò, De Laurentiis, Delfino, Forlani, Formisano, Galati, Galletti, Greco, Marcazzan, Martinello, Mazzoni, Mele, Mereu, Oppi, Peretti, Ronconi, Tabacci, Tassone, Tucci, Vietti, Zinzi».





 
Cronologia
venerdì 2 febbraio
  • Politica, cultura e società
    In occasione della partita di calcio Catania-Palermo, scoppia una guerriglia tra le tifoserie in cui perde la vita l'ispettore di Polizia Filippo Raciti. Il giorno successivo viene sospeso il campionato di calcio.

giovedì 8 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Governo emana il decreto-legge 8 febbraio 2007, n.8 recante misure urgenti per la prevenzione e la repressione di fenomeni di violenza connessi a competizioni calcistiche. Il decreto sarà convertito, con modificazioni, nella legge 4 aprile 2007, n. 41.