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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01749 presentata da NARDUCCI FRANCO (PARTITO DEMOCRATICO-L'ULIVO) in data 13/11/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-01749 presentata da FRANCO NARDUCCI martedì 13 novembre 2007 nella seduta n.241 NARDUCCI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: i corsi di lingua e cultura italiana organizzati all'estero per i figli dei cittadini italiani in età di scuola dell'obbligo, istituiti ai sensi della legge 153 del 1971 e dell'articolo 636 del decreto legislativo 296 del 1994, seguono generalmente il calendario scolastico locale; nel 1993 l'allora Ministro degli affari esteri Beniamino Andreatta presentò il decreto legislativo n. 243 del 1993 per il contenimento dei costi derivanti dagli interventi scolastici all'estero, con cui sostanzialmente si riduceva il contingente degli insegnanti di ruolo portandolo a 1400 unità, ridottosi ulteriormente, di anno in anno, fino a scendere sotto la soglia di 1200 insegnati di ruolo. Il 50 per cento dei risparmi conseguiti fu allocato sul capitolo di spesa (bilancio del ministero degli affari esteri) che consentiva agli Enti Gestori di promuovere e organizzare i corsi di lingua e cultura italiana assumendo il personale docente. A partire dalla summenzionata data l'insegnamento della lingua e della cultura italiana ai figli dei connazionali emigrati fa capo, in particolare in Europa, al doppio sistema dei corsi gestiti dalle direzioni scolastiche presso la rete consolare, con personale docente di ruolo inviato dall'Italia, e ai corsi affidati agli Enti Gestori che assumono direttamente il personale docente; in Svizzera l'inizio dell'anno scolastico varia da Cantone a Cantone (avvio sfalsato) e si colloca di regola tra la prima e la terza settimana di agosto; la prassi seguita dal Ministero degli affari esteri per l'assegnazione del personale di ruolo nell'ambito dell'avvicendamento previsto dalla normativa vigente, risulta largamente tardiva rispetto alle esigenze determinate dal calendario scolastico svizzero, ma altrettanto accade anche in Germania e in alcuni altri Paesi europei; il ritardo con cui i nuovi docenti di ruolo assumono la cattedra crea difficoltà organizzative estremamente controproducenti per l'esercizio scolastico e genera malcontento e disorientamento tra i genitori dei frequentanti, ripetutamente manifestato agli organismi elettivi delle nostre comunità e ai rispettivi consolati. Le stesse autorità scolastiche dei paesi ospitanti hanno più volte sottolineato questa situazione anomala che penalizza la continuità dell'esercizio scolastico, genera l'abbandono dei corsi soprattutto in quelli a livello elementare, dove comprensibilmente si stabilisce un vincolo anche affettivo tra i bambini frequentanti e il docente incaricato in attesa dell'arrivo del suo collega di ruolo; la stato di cose sopra illustrato ha alimentato e continua ad alimentare situazioni di precarietà non più tollerabili, sia tra i docenti supplenti assunti in base alle graduatorie, sia tra i docenti degli Enti Gestori che dopo alcune settimane vedono ridotte, spesso drasticamente, le ore di docenza loro affidate, dovendole cedere agli insegnati di ruolo, e di conseguenza le già esigue fonti esistenziali di reddito; gli insegnanti degli Enti Gestori svolgono un ruolo importantissimo nella fase di promozione dell'insegnamento della lingua italiana, poiché grazie alla loro conoscenza delle comunità e del paese ospitante fungono da mediatori culturali e riescono a motivare le famiglie e i bambini alla frequenza dei corsi. Un lavoro prezioso che non trova pari riscontro nell'impegno di alcuni dirigenti scolastici che, anzi, con molto zelo sottraggono i corsi agli Enti Gestori per accorparli con pari corsi sotto frequentati, affidati agli insegnanti di ruolo -: quali iniziative intende assumere per mettere fine a questo deprecabile modello organizzativo che oltre alle inefficienze illustrate penalizza l'immagine del nostro Paese agli occhi delle autorità scolastiche locali al fine di eliminare il doppio sistema di funzionamento operando una scelta non più rinviabile, cioè l'affidamento della docenza ai soli insegnanti di ruolo o soltanto agli Enti Gestori nonché di tutelare la dignità professionale, le condizioni di lavoro e l'inquadramento contrattuale dei docenti chiamati a sopperire alle inefficienze del nostro sistema istituzionale. (5-01749)





 
Cronologia
domenica 11 novembre
  • Politica, cultura e società
    Nei pressi di Arezzo un poliziotto interviene in una rissa tra tifosi e un giovane romano resta ucciso. L'episodio provoca la rabbia delle tifoserie che in diverse città scatenano una vera e propria guerriglia. Vengono sospese alcune partite di calcio.

domenica 18 novembre
  • Politica, cultura e società
    Silvio Berlusconi annuncia la nascita del Partito del popolo della libertà, che assorbirà Forza Italia. Qualche giorno più tardi gli alleati Fini e Casini, in una nota congiunta, prendono le distanze dall'iniziativa.