Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01514 presentata da PEDRINI EGIDIO ENRICO (ITALIA DEI VALORI) in data 20/12/2007
Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01514 presentata da EGIDIO ENRICO PEDRINI giovedì 20 dicembre 2007 nella seduta n.262 PEDRINI, DONADI, EVANGELISTI, ASTORE, BORGHESI, COSTANTINI, D'ULIZIA, MISITI, MURA, LEOLUCA ORLANDO, PALOMBA, PEDICA, PISICCHIO, PORFIDIA e RAZZI. - Al Ministro delle comunicazioni, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il Ministro delle comunicazioni ha recentemente annunciato che per l'anno 2008 verrà aumentato il canone di pagamento del servizio pubblico radiotelevisivo di due euro, rispetto all'importo previsto per l'anno 2007; tale aumento risulta assolutamente ingiustificato, alla luce del livello qualitativo medio del servizio pubblico radiotelevisivo, distintosi in questi anni per una rincorsa ai modelli televisivi dettati dalle altre televisioni private; l'obiezione che in Italia si paghi comunque il canone più basso d'Europa, avanzata da rappresentanti RAI e ministeriali, non trova alcun fondamento poiché negli altri Paesi il livello del servizio pubblico radiotelevisivo è diverso, sia dal punto di vista dei contenuti culturali della programmazione che dal punto di vista della tutela della sensibilità del consumatore; la previsione, contenuta nella legge finanziaria per il 2008, dell'esenzione dal pagamento del canone per alcuni soggetti over 75 rappresenta solamente un palliativo per i cittadini italiani, i quali, nella stragrande maggioranza, saranno costretti a pagare un canone aumentato ingiustificatamente; le entrate commerciali della RAI sono in continua diminuzione e le spese registrate dall'azienda sono in evidente espansione; si constata un numero significativo di vertenze sindacali nei confronti dell'azienda, la quale peraltro ha già subito numerose condanne al reintegro di molti lavoratori ingiustamente licenziati; nella legge finanziaria per l'anno 2008 si è inteso altresì introdurre, presso il Ministero dello sviluppo economico, la figura del Garante per la sorveglianza dei prezzi e proprio il servizio pubblico radiotelevisivo, a mezzo di decreto del Ministro delle comunicazioni, aumenta il canone di pagamento; il canone andrebbe viceversa completamente abolito, ripensando infatti gli assetti societari della RAI, mantenendone una parte pubblica e privatizzandone il resto; il modello di gestione aziendale della RAI risulta poco trasparente e sarebbe auspicabile l'imposizione di tenere una contabilità separata, relativa alle spese ed alle entrate dell'azienda, che indichi analiticamente le spese societarie sostenute attraverso le entrate pubbliche (canone, convenzioni, etc..) e le spese sostenute attraverso le altre entrate; dovrebbe essere ripensata altresì la presenza della RAI nelle singole realtà regionali, con un diverso ruolo e una diversa impostazione; risulta ampiamente immotivato nei confronti dei cittadini-utenti un aumento del canone RAI -: su che basi la RAI abbia richiesto l'aumento del canone ed a che titolo l'aumento sia stato disposto dal Governo, sia da un punto di vista giuridico che economico.(3-01514)