Documenti ed Atti
XVI Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00848 presentata da GHIZZONI MANUELA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090115
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00848 presentata da MANUELA GHIZZONI giovedi' 15 gennaio 2009, seduta n.115 GHIZZONI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca. - Per sapere - premesso che: con decreto direttoriale prot. n. 1463/ric/2008 del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, in data 19 dicembre 2008 e' stato licenziato il bando FIRB «Futuro in ricerca»; nel suddetto bando sono confluiti i 50 milioni di euro a valere sulle risorse FIRST 2008 per interventi relativi a progetti di ricerca presentati da giovani ricercatori (decreto ministeriale n. 992 del 6 ottobre 2008): si tratta, in particolare, dei finanziamenti stanziati dall'articolo 2, comma 313, della legge finanziaria 2008 (norma nota anche come «emendamento senatore Marino, dal nome del presentatore) in favore di progetti di «ricerca di base presentati da ricercatori di eta' inferiore ai quaranta anni... previamente valutati, secondo il metodo della valutazione tra pari, da un comitato. Detto comitato e' composto da ricercatori, di nazionalita' italiana o straniera, di eta' inferiore ai quaranta anni e riconosciuti di livello eccellente sulla base di indici bibliometrici, quali l'impact factor ed il citation index, e operanti presso istituzioni ed enti di ricerca, almeno per la meta' non italiani, che svolgono attivita' nei settori disciplinari relativi alla ricerca scientifica e tecnologica». Per i criteri richiamati, la suddetta norma della finanziaria 2008 esplicita l'intenzione di garantire trasparenza nella valutazione dei progetti e valorizzazione del merito; al contrario, per la valutazione scientifica dei progetti, il citato bando FIRB non prevede esplicitamente la metodologia internazionale della peer review (la valutazione tra pari) e inoltre, come indicato dal comma 5 dell'articolo 1 del bando, la valutazione sara' svolta da una specifica commissione di esperti anche di nazionalita' non italiana, nominata dal Ministero su proposta della commissione di cui all'articolo 3 del decreto ministeriale n. 378/ric. del 26 marzo 2004 (commissione FIRB) attraverso la stima della documentazione presentata e procedendo ad apposite audizioni; in tal modo non e' rispettata la norma di legge circa l'eta' massima dei valutatori (quaranta anni), il metodo della valutazione tra pari (che non prevede alcuna forma di audizione), la sede di lavoro straniera per almeno la meta' dei membri del comitato; al comma 2 dell'articolo 1 del bando FIRB sono indicati limiti anagrafici inferiori a quelli individuati dal citato comma 313, articolo 2, della legge finanziaria 2008: in particolare potranno candidarsi al programma «Futuro in ricerca» i dottori di ricerca di eta' inferiore ai 32 anni, mentre docenti e ricercatori non potranno aver superato i 38 anni, con una differenziazione non prevista dalla legge tra strutturati e non strutturati, in contrasto con le migliori pratiche europee (come il bando IDEAS dell'European Research Council») -: quali siano le ragioni che abbiano indotto il Ministero a includere in un bando FIRB i finanziamenti definiti dal comma 313, articolo 2, della legge finanziaria 2008 e per quali motivi siano stati individuati modalita' di valutazione scientifica, limiti anagrafici dei candidati, peraltro differenziati tra strutturati e non strutturati, provenienza dei valutatori diversi rispetto alla norma di legge; se il Ministro interrogato - a fronte di tali discordanze - non ravveda l'opportunita' di modificare il bando FIRB «Futuro in ricerca» per renderlo piu' aderente alla volonta' del legislatore, come del resto interpretata dall'analogo bando licenziato il 29 dicembre dal Ministero del Welfare per le risorse di propria competenza. (5-00848)