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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00290 presentata da CARRA MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090202

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00290 presentata da MARCO CARRA lunedi' 2 febbraio 2009, seduta n.124 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, il Ministro degli affari esteri, per sapere - premesso che: nonostante siano trascorsi piu' di vent'anni dalla tragedia della centrale nucleare di Chernobyl in Ucraina - che genero', come e' noto, una nube radioattiva che investi' principalmente il territorio della Bielorussia, contaminando il 23 per cento del territorio nazionale con danni provocati alla salute di 2,5 milioni di persone tra le quali piu' di mezzo milione di bambini - ancora oggi su questi territori persistono effetti devastanti sotto il profilo sanitario, con continui aumenti, in particolare dei casi di cancro tiroideo, del cancro ai polmoni, al fegato e alla vescica; a seguito del disastro sociale ed economico verificatosi in Bielorussia, accompagnato da altissimo tasso di abbandono di minori presso istituti e orfanotrofi, diverse associazioni e comuni italiani hanno organizzato ogni estate l'ospitalita' per il risanamento, presso famiglie italiane, di bambini provenienti dalle zone di Chernobyl con l'obiettivo di diminuire la loro esposizione alla radioattivita'; negli ultimi 13 anni l'Italia ha ospitato piu' di 300.000 bambini bielorussi provenienti dalle zone colpite da Chernobyl, un processo che ha coinvolto piu' di 2 milioni di cittadini italiani residenti in tutte le aree geografiche; in virtu' dello stretto legame creatosi con alcuni bambini abbandonati ed ospitati presso istituti per orfani, diverse famiglie italiane hanno intrapreso l'iter di una adozione secondo quanto disposto dalla legge n. 476 del 1998 di ratifica della convenzione dell'Aja del 29 maggio 1993, e dal 2000 ad oggi sono stati felicemente adottati piu' di 800 bambini bielorussi; a partire dal 6 ottobre 2004 - un anno del blocco delle adozioni internazionali da parte della Bielorussia - e nonostante la sottoscrizione, solo con l'Italia, di due Protocolli Bilaterali di collaborazione sulle adozioni internazionali, il 12 dicembre del 2005 e il 22 marzo 2007, non si e' giunti alla soluzione positiva, se non in un numero molto limitato di casi, delle pratiche adottive di bambini provenienti da quel Paese, con conseguenti gravi ripercussioni emotive sulle bambine e i bambini bielorussi, che hanno identificato come figure genitoriali di riferimento quelle stesse famiglie che li ospitano nei periodici soggiorni di risanamento; sulla base di legami consolidati questi bambini, non avendo trovato in Bielorussia analoghi vincoli di riferimento e di affetto, avrebbero degli indubbi miglioramenti da periodi di soggiorno piu' lunghi in Italia se fosse semplicemente applicata una deroga alla vigente normativa italiana che limita il periodo di soggiorno a 90 giorni estendendolo a 150 giorni. Il riconoscimento di tali soggiorni per la loro reale natura, evitando l'uso del «visto turistico» per l'ingresso nel nostro Paese, garantirebbe, non essendoci elementi ostativi da parte bielorussa, agli stessi un miglioramento psicosocio sanitario per il loro futuro sempreche' inseriti in attivita' progettuali che non releghino il soggiorno in Italia ad un solo momento ludico e/o ricreativo; il primo Protocollo prevedeva altresi' che entro la data del 1 o marzo 2006, il Ministro dell'Istruzione bielorusso si impegnasse ad organizzare, nei limiti della propria competenza, l'esame di tutte le pratiche pervenute al «Centro nazionale per le adozioni» prima del mese di ottobre 2004, e di quelle giacenti al momento della sottoscrizione del Protocollo (in totale circa 600 domande), privilegiando il superiore interesse dei minori e tenendo conto dei legami affettivi ormai instauratisi tra i minori bielorussi e i candidati italiani all'adozione; ad oggi, solo pochissime delle adozioni sospese, poco piu' di trenta nel 2007 e tre previste nel 2008, sono state portate a termine, e numerose non hanno neppure ottenuto risposta mentre la quasi totalita' delle risposte e' stata negativa ma con motivazioni secondo gli interroganti del tutto pretestuose e non reali, con gravissima lesione di quel «superiore interesse» dei minori i quali, a dispetto degli stretti legami ormai instauratisi con le famiglie italiane, continuano a vivere in disagiate condizioni all'interno di istituti di rieducazione o negli orfanotrofi, aggravati da una condizione di perenne incertezza circa la loro situazione, divenuta ormai insostenibile -: quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare al fine di avviare al piu' presto la positiva soluzione delle procedure di adozione avviate; se intenda richiedere alle autorita' bielorusse una missione urgente per richiedere il rispetto e la verifica dello stato di attuazione del Protocollo, come stabilito nello stesso; se, visti i consolidati rapporti di amicizia con il popolo bielorusso, si intendano stanziare fondi volti al miglioramento dell'incisivita' della cooperazione italiana, attualmente svolta solo con fondi e contributi delle associazioni, degli enti e delle famiglie italiane, che potrebbero essere destinati al miglioramento delle condizioni di vita e scolastiche dei minori ospiti nei soggiorni di risanamento, e di quelli inseriti negli istituti per orfani; se, a parziale riduzione degli effetti negativi sui minori derivante dal protrarsi di questa situazione, si intenda applicare, come piu' volte e' accaduto nel recente passato, la deroga al limite dei 90 giorni, estendendolo a 150 giorni a partire dalle ospitalita' del 2009; se il Governo intenda presentare un disegno di legge in materia di affido internazionale che, se approvato rapidamente, potrebbe rappresentare una possibile alternativa per questi ragazzi bielorussi, tutti di eta' superiore ai nove/dieci anni, assicurando loro l'inserimento nelle famiglie italiane che da molti anni li ospitano e con le quali si sono realizzati solidi legami affettivi, in attesa che si concluda positivamente l'iter di adozione internazionale. (2-00290) «Marco Carra, Zucchi, Cuperlo, Benamati, Misiani, Bratti, Vico, Froner, Capodicasa, Pizzetti, Pollastrini, Ceccuzzi, Vannucci, Enzo Carra, Carella, Meta, Miotto, Sbrollini, Federico Testa, Siragusa, Gozi, Livia Turco, Velo, Oliverio, Lagana' Fortugno, Trappolino, Boccuzzi, Berretta, Binetti, Laratta, Bossa, Causi, Barbi, Pedoto, Mogherini Rebesani, Ferranti, Leoluca Orlando, Marinello, Lovelli, Schirru, Antonino Foti, Favia, Fava, Lisi, Rugghia, Marchignoli, Farinone, Rota, Codurelli, Minardo, Mancuso, Colaninno, Soro, Cardinale, Viola, Villecco Calipari, Fogliardi, Bosi, Mariani, Bitonci, Nunzio Francesco Testa, Ciccanti, Tassone, Cera, De Poli, Motta, Corsini, Braga, Mazzarella, Sardelli, Piffari, Marchi, Sereni, Tidei».





 
Cronologia
martedì 27 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 158 voti favorevoli, 126 contrari e 2 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, recante misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale (S. 1315), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.



venerdì 6 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    Il Consiglio dei ministri approva un decreto-legge volto a bloccare la sospensione dell'alimentazione e dell'idratazione della giovane Eluana Englaro, la cui vicenda umana e giudiziaria ha aperto un ampio dibattito nel Paese sui temi legati alle questioni di fine vita. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non firma il decreto-legge e rende nota una lettera inviata nei giorni precedenti al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui il Capo dello Stato evidenziava i profili di incostituzionalità del provvedimento.

    In serata il Consiglio dei ministri approva un disegno di legge che recepisce interamente il testo del decreto.