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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. 9/02187-A/044 presentata da GATTI MARIA GRAZIA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090402

Atto Camera Ordine del Giorno 9/2187-A/44 presentato da MARIA GRAZIA GATTI testo di lunedi' 6 aprile 2009, seduta n.159 La Camera, premesso che: il presente provvedimento contiene misure di sostegno ai settori produttivi penalizzati dagli effetti della crisi economica internazionale in atto; il settore produttivo dell'agro-alimentare italiano e' uno dei vanti del made in Italy e comparto trainante dell'economia nazionale, che dopo aver risentito degli aumenti esponenziali delle materie prime nel 2008, si trova ora a dover fronteggiare la crisi economica, soprattutto in conseguenza del calo delle esportazioni e della riduzione dei consumi; per di piu', le imprese dell'agro-alimentare devono sostenere oneri consistenti al fine di assicurare controlli accurati e costanti in materia di sicurezza alimentare indispensabili, non soltanto per tutelare i cittadini ed i consumatori, ma per garantire trasparenza, qualita' ed affidabilita' all'intero settore; in particolare, si segnala come l'Italia con il decreto legislativo numero 194 del 2008 abbia introdotto la «Disciplina delle modalita' di rifinanziamento dei controlli sanitari ufficiali in attuazione del regolamento (CE) n. 882/2004», recependo, unico fino ad ora fra i paesi europei, le indicazioni del Regolamento (CE) n. 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004; il regolamento (CE) n. 882/2004 sancisce nella premessa che «per organizzare i controlli ufficiali dovrebbero essere disponibili adeguate risorse finanziarie. Le autorita' competenti degli Stati membri dovrebbero pertanto essere in grado di riscuotere tasse o diritti per coprire i costi sostenuti per i controlli ufficiali. In questo contesto, le autorita' competenti degli Stati membri avranno la facolta' di stabilire le tasse e i diritti come importi forfettari basati sui costi sostenuti e tenendo conto della situazione specifica degli stabilimenti. Se si impongono tasse agli operatori, dovrebbero essere applicati principi comuni. È quindi opportuno stabilire i criteri per la fissazione dei livelli delle tasse di ispezione»; il regolamento (CE) n. 882/2004, sancendo (all'articolo 26) che gli Stati membri debbano garantire «che per predisporre il personale e le altre risorse necessarie per i controlli ufficiali siano resi disponibili adeguati finanziamenti con ogni mezzo ritenuto appropriato, anche mediante imposizione fiscale generale o stabilendo diritti o tasse, al fine di evitare aggravi fiscali eccessivi per categorie produttive che al contrario necessitano di salvaguardie e di misure di favore, prevede che nel fissare le tasse (articolo 27) gli stessi Stati membri debbano tenere conto degli specifici seguenti elementi: a) il tipo di azienda del settore interessata e i relativi fattori di rischio; b) gli interessi delle aziende del settore a bassa capacita' produttiva; c) i metodi tradizionali impiegati per la produzione, il trattamento e la distribuzione di alimenti; d) le esigenze delle aziende del settore situate in regioni soggette a particolari difficolta' di ordine geografico; il decreto legislativo numero 194 del 2008 individua quindi tariffe uniformi, su tutto il territorio nazionale, al fine di evitare eventuali problemi di disomogeneita' nell'applicazione delle stesse a livello territoriale. Nello specifico vengono stabilite la tipologia e gli importi delle tariffe da porre a carico; tale decreto impone conseguentemente, da parte degli operatori dei settori interessati, il pagamento di una tariffa forfettaria annua alle aziende sanitarie locali per finanziare l'esecuzione dei controlli per il rispetto della normativa sulla salute e sul benessere degli animali, in materia di mangimi ed alimenti; nel nostro paese, oltre alle industrie agroalimentari che operano nei settori economici per i quali si effettuano i controlli ufficiali richiesti dalle norme sopraindicate, sono pero' presenti numerosissime aziende agricole che esercitano attivita' analoghe e per le quali la normativa vigente impone la stessa tipologia di accertamenti (ad esempio piccoli allevamenti di bestiame, aziende di produzione di miele, di prodotti gastronomici, di marmellate, le cantine con la vendita diretta di olio, le fattorie con la vendita diretta di latte crudo); tali imprese agricole, spesso di piccole dimensioni e comunque dalle caratteristiche economiche, produttive ed occupazionali limitate, stanno gia' affrontando con enormi difficolta' le ripercussioni della crisi finanziaria e della recessione in atto; il decreto in esame, non operando alcuna diversificazione fra processi di produzione, tipologia di aziende, dislocazione delle piccole imprese e differenti gradi di rischio (cosi' come precisato invece nel regolamento comunitario di riferimento), stabilisce un aggravio tariffario che mette sullo stesso piano sia la piccola azienda agricola che la grande industria di trasformazione senza prevedere tariffe parametrate rispetto alla specificita' degli stabilimenti produttivi; in data 27 febbraio 2009 l'assessore al diritto alla salute della regione Toscana e coordinatore della commissione salute della Conferenza Stato regioni ha inviato una lettera al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali segnalando che il Governo, nella formulazione del decreto di recepimento del regolamento (CE) n. 882/2004, aveva respinto i contenuti dell'atto n. 197/CSR (approvato dalla stessa Conferenza Stato regioni il 13 novembre 2008) «inerente uno schema di decreto legislativo relativo alla disciplina delle modalita' di finanziamento dei controlli ufficiali in materia di sicurezza, ai sensi del regolamento comunitario n. 882/2004»; secondo la lettera sopraccitata «il Governo non ha quindi recepito, nella definizione del decreto legislativo numero 194 del 2008, le indicazioni pervenute dalla Conferenza Stato regioni che proponeva, tra l'altro, un sistema di finanziamento dei controlli ufficiali ripartito tra la fiscalita' generale ed il contributo da parte di alcuni operatori economici maggiormente interessati a particolari servizi», mentre il decreto attuale «instaura un sistema di finanziamento a totale carico di detti operatori del settore degli alimenti e dei mangimi»; la lettera sopraccitata, sottolineando anche «le condizioni di svantaggio in cui i produttori italiani vengono a trovarsi nei confronti di quelli europei che esporrebbe al rischio di aumentare le importazioni con cessazione delle attivita' locali», rimarca inoltre le difficolta' per una immediata applicazione del decreto legislativo numero 194 del 2008 a causa della mancanza di «un periodo congruo di adeguamento» delle norme vigenti e per la «difficile interpretazione di alcuni articoli del provvedimento»; secondo alcune prime stime, effettuate dalle associazioni di categoria, gli effetti del provvedimento si ripercuoteranno con assoluta gravita' soprattutto nei confronti delle aziende agricole di piccole e medie dimensioni presenti uniformemente sul panorama nazionale comportando una ulteriore spesa media annua di circa 400 euro. Un compenso versato inoltre dagli imprenditori del settore alle autorita' competenti a prescindere «dalla effettiva possibilita' di procedere al controllo sulla totalita' delle imprese, visto il considerevole numero delle stesse»; le associazioni di categoria hanno denunciato che tale aggravio tariffario potra' danneggiare, soprattutto per le imprese di piccole dimensioni, il corretto esercizio della gestione aziendale e comprometterne la competitivita'; secondo alcune stime redatte dalla Conferenza Stato regioni con il nuovo tariffario, ad esempio, i mattatoi locali a capacita' limitata passeranno da un contributo di 3.000-6.000 ad una tassa di 20.000-26.000 euro l'anno mentre i caseifici da 100-300 a 1.000-2.000 euro all'anno, impegna il Governo a verificare gli effetti degli aumenti esponenziali delle tariffe, introdotti dal decreto legislativo n. 194 del 2008, anche al fine di procedere ad una rimodulazione dei parametri tariffari cosi' come segnalato dalla Conferenza Stato regioni, seguendo le linee guida originarie espresse dal regolamento (CE) n. 882/2004 e coinvolgendo direttamente i produttori e gli operatori del settore. 9/2187-A/ 44 .Gatti, Cenni.

 
Cronologia
martedì 24 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione (C. 2105), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 29 aprile (legge 5 maggio 2009, n. 42).

giovedì 2 aprile
  • Politica estera ed eventi internazionali

    A Londra, i leader del G20, discutono la situazione dei mercati finanziari e dell'economia mondiale e istituiscono il Consiglio per la stabilità finanziaria (Financial Stability Board, FSB), che collaborerà con il Fondo Monetario Internazionale nella segnalazione precoce dei rischi macroeconomici e finanziari e nella individuazione delle azioni da intraprendere. La BCE riduce i tassi di interesse di 50 punti base.



  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 298 voti favorevoli, 235 contrari e 2 astenuti, l'emendamento Dis. 1.1 del Governo interamente sostitutivo dell'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi (C. 2187-A), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

lunedì 6 aprile
  • Politica, cultura e società

    Una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 della scala Richter colpisce L'Aquila e i comuni limitrofi. Il bilancio definitivo è di 308 vittime, 1500 feriti e oltre 10 miliardi di euro di danni stimati.