Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00463 presentata da MANNINO CALOGERO (UNIONE DI CENTRO) in data 20090915

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00463 presentata da CALOGERO MANNINO martedi' 15 settembre 2009, seduta n.214 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, per sapere - premesso che: i produttori vitivinicoli di Pantelleria chiedono la tutela dei vini dell'isola e la modifica del disciplinare della Denominazione di origine; tali produttori sono rappresentati dal Consorzio volontario per la tutela dei vini di Pantelleria, che per i limiti dell'attuale legislazione non ha rappresentanza generale ed esclusiva degli interessi dei produttori; la richiesta riguarda la modifica del sistema delle rese, richiesta che prescinde dalla norma contemplata nell'attuale disciplinare che prevede come limite della resa per ettaro di 100 quintali; una pur limitata conoscenza della realta' ampelografia dell'isola permette di avere la certezza che molto raramente o mai si e' registrata negli ultimi anni una tale resa; dunque, intrecciare su questa improbabile resa della produzione una resa da uva fresca in vino dal 50-60 al 70 per cento significherebbe soltanto allargare le maglie disciplinari in particolare per il prodotto liquoroso sino al limite dell'impossibile; il quadro della produzione che e' possibile rilevare dai dati della Camera di commercio industria e agricoltura di Trapani (CCIA) per il 2007 indica tra Moscati e Passiti circa 1,8 milioni di bottiglie nei diversi formati; di questa produzione si stima 1,5 milioni di bottiglie di liquoroso e 0,3 milioni di bottiglie al naturale; la resa richiesta nella modifica del disciplinare Doc per il liquoroso avrebbe la conseguenza di restringere ulteriormente i margini per il prodotto naturale; l'allargamento artificiale del prodotto liquoroso non implica incrementi della produzione viticola, ma una utilizzazione di tipo cartolare delle stesse quantita' prodotte in Pantelleria; indubbiamente e' opportuna una tutela del prodotto liquoroso che nel corso del tempo si e' imposto e sovrapposto al prodotto naturale, proprio della tradizione viticola ed enologica di Pantelleria; questa tutela non puo' significare l'avvio della consunzione dello spazio del prodotto naturale; infatti, il prodotto liquoroso e' un prodotto largamente artificiale, degno di essere tutelato ma non con il sacrificio di una produzione, quella naturale che merita il privilegio di una speciale tutela; proprio questa situazione sottolinea che l'esigenza di modifica del disciplinare Doc avrebbe, invece, dovuto prendere in considerazione una separazione delle discipline e dei destini del moscato e del passito naturale da quelli liquorosi; sarebbe, infatti, stata gia' opportuna e necessaria la definizione e introduzione di un disciplinare Docg per il prodotto naturale, da preservare e tutelare come prodotto tipico e locale con una caratterizzazione che anche la storia dell'isola ha consacrato in modo autentico; il prodotto liquoroso e' proprio di un'impostazione di tipo industriale che ha anche i suoi meriti ma che rappresenta ove non si configuri una precisa disciplina come l'alternativa al prodotto naturale; tutte le aziende di Pantelleria che producono il moscato ed il passito naturale hanno criteri di selezione delle uve che si riflettono anche sul piano dei prezzi; per il prodotto liquoroso, invece, e' possibile una utilizzazione delle uve che prescinde da ogni selezione e quindi da ogni cura nella produzione delle uve e nella loro stessa vendemmia; al limite si puo' dire che il prodotto liquoroso avra' l'effetto di spiazzare il prodotto naturale; la conseguenza per i viticoltori di Pantelleria, che diverranno sempre piu' un numero minore, sara' quello di mantenere le proprie vigne soltanto al livello minimale con una raccolta di massa che si qualifica di per se'; gia' oggi, l'uva di massa diventa un orizzonte produttivo sempre piu' limitato; in ipotesi immaginaria, come nel caso di introduzione della Doc Sicilia, rimpiazzato da uve prodotte fuori Pantelleria e lavorate e imbottigliate fuori Pantelleria; e' dunque necessario che il Ministero e la Regione abbiano una linea comune che salvaguardi il prodotto naturale diversificando il quadro di riferimento che per il prodotto liquoroso puo' rimanere la Doc e per il prodotto naturale la Docg; in tal modo si ripristinerebbe il principio imprescindibile per la tutela del prodotto tipico che e' dato dall'obbligo di imbottigliamento nel luogo di produzione; tale criterio dovrebbe essere tenuto rigorosamente fermo dalle politiche del Ministero; nella competizione dell'economia globale i vini italiani si potranno affermare soltanto con l'assoluto ed inderogabile criterio di riferimento al territorio, come dimostra l'esperienza della Francia che continua a privilegiare il riferimento al territorio; tali considerazioni, dovrebbero confermare il Ministro nel proposito lodevole di non introdurre Doc regionali che sacrificherebbero in modo disastroso le Doc territoriali che sono state invocate e realizzate in questi anni per la migliore tutela delle produzioni nella loro tipicita' -: quali siano le eventuali decisioni del Ministro con riguardo alla richiesta di tutela avanzata dai produttori vitivinicoli di Pantelleria e se ritenga opportuno riferire sulle linee che il Ministero terra' al riguardo dei problemi della vitivinicoltura di Pantelleria, anche per il loro valore fortemente rappresentativo dei problemi della vitivinicoltura italiana alla luce dell'entrata in vigore dell'Organizzazione comune di mercato vino. (2-00463)«Mannino, Vietti».