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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00875 presentata da SIRAGUSA ALESSANDRA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100126

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00875 presentata da ALESSANDRA SIRAGUSA martedi' 26 gennaio 2010, seduta n.273 SIRAGUSA, ANTONINO RUSSO, MARAN, LENZI, MARIANI, BRATTI, BERRETTA, BOCCI, BRAGA, BURTONE, CAPODICASA, CARDINALE, CAUSI, CAVALLARO, D'ANTONI, ESPOSITO, GENOVESE, GINOBLE, GRAZIANO, IANNUZZI, LEVI, MARANTELLI, MARGIOTTA, MARTELLA, PIERDOMENICO MARTINO, MORASSUT, MOTTA, REALACCI, RUGGHIA, SAMPERI, VIOLA, QUARTIANI e GIACHETTI. - Al Ministro per i rapporti con il Parlamento. - Per sapere - premesso che: la citta' di Palermo vive una situazione di drammatica crisi politica, finanziaria e amministrativa; tra le principali cause di degrado si segnala, senz'altro, la drammatica situazione della raccolta e gestione dei rifiuti affidata ad Amia, societa' in house del comune di Palermo, per la quale sono stati chiesti ed ottenuti dal Governo nazionale, solo nell'ultimo anno, 230 milioni di euro a favore del comune di Palermo per appianarne i debiti: 80 milioni di contributo in favore dei comuni delle aree rientranti nell'obiettivo «Convergenza», aventi popolazione superiore a 500.000 abitanti e che abbiano rilevanti passivita' nei confronti delle societa' affidatarie del servizio di gestione rifiuti ed igiene ambientale nel territorio comunale; 150 milioni di euro al comune di Palermo per investimenti di miglioramento del tessuto urbano, anche nel settore dell'igiene ambientale, con delibera Cipe n. 4 del 2009; Amia ha speso negli ultimi anni, in maniera impropria e improvvida, un'enorme quantita' di risorse finanziarie pubbliche, senza che l'amministrazione comunale di Palermo abbia mai vigilato sull'uso di tali risorse, rendendosi in tal modo - secondo gli interroganti - corresponsabile del dissesto finanziario dell'azienda e mettendo a rischio di dissesto lo stesso bilancio del comune; come riportato dagli organi di stampa, gli sprechi della ex municipalizzata ormai non si contano piu': operazioni finanziarie spericolate; viaggi a Dubai e scalate in Tunisia; affitti da 12.800 euro al mese pagati dagli ex amministratori per locali mai utilizzati; locazione e manutenzione di nuovi cestini che dovevano sostituire quelli vecchi piazzati in citta' per 1,5 milioni di euro all'anno per l'affitto e la pulizia dei gettacarte in plastica (Amia ha speso per ognuno dei 12 mila gettacarte, forse addirittura mai posizionati, 620 euro); premi di risultato agli amministratori dell'Amia con i bilanci in perdita (360 mila euro erogati e 28 capi struttura e bonus per il consiglio di amministrazione, nonostante bilanci in perdita); sui dirigenti dell'azienda sono state aperte due inchieste: una per truffa, l'altra per due ipotesi di falso in bilancio per quasi 61 milioni di euro; il 21 gennaio 2010 il giudice per l'udienza preliminare ha rinviato a giudizio i 9 imputati del procedimento per i presunti falsi in bilancio: l'ex presidente e l'ex direttore generale, oltre a consiglieri di amministrazione componenti del collegio dei sindaci in carica fino al 2006; a fronte di cio', l'amministrazione comunale ha aumentato nel 2007 la Tarsu del 75 per cento, aumento successivamente annullato con sentenza del tribunale amministrativo regionale; a seguito di tale sentenza le associazioni dei consumatori, sindacati e artigiani si sono mobilitati contro il comune per avere il rimborso della Tarsu non solo per il 2006, ma anche per gli anni successivi, come stabilito dalla commissione tributaria. Nonostante cio', il 18 novembre 2009 la giunta palermitana ha approvato la riadozione del provvedimento azzerato dai giudici amministrativi, scegliendo di non ricorrere in appello contro la sentenza, ma di adottare una delibera-bis e rendendo, di fatto, inutile il piano dei rimborsi che era stato deciso attraverso il conguaglio delle prossime cartelle Tarsu; il 4 gennaio 2010 il consiglio comunale di Palermo ha approvato il piano di ricapitalizzazione di Amia: un atto di indirizzo da portare al tribunale fallimentare per convincere i giudici che Amia e' risanabile; il piano era talmente risibile che il 20 gennaio 2010 la procura della Repubblica ha confermato la richiesta di fallimento per Amia, gia' presentata alla fine del 2009; il tribunale fallimentare dovra' decidere se far fallire l'Amia, nominando un curatore, o rigettare l'istanza della procura, oppure infine avviare una soluzione intermedia con l'amministrazione controllata; un altro capitolo nero nella gestione dei servizi locali della citta' di Palermo e' rappresentato dalla societa' dei trasporti urbani Amat, che ha registrato un crollo di passeggeri da 24 a 19 milioni, con un'utilizzazione di soli 235 autobus su 598, con l'incasso dei biglietti che copre solo il 18 per cento delle spese; Amat si avvia a chiudere per il 2009 con un pesante passivo, vicino ai 10 milioni di euro, al quale contribuisce, soprattutto, il taglio di quasi 7 milioni di trasferimenti dal comune per le agevolazioni alle categorie protette; il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con determinazione dirigenziale n. 331 (ex TIF/211 PA) del 15 marzo 2005 ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo per la realizzazione di tre linee tram per la citta' di Palermo, per un importo complessivo di spesa pari ad euro 216.772.099,93, di cui euro 128.974.434,90 finanziati dallo Stato e euro 87.797.665,03 a carico del comune di Palermo; in data 6 giugno 2006, e' stato stipulato il contratto di appalto con il quale Amat Palermo spa ed il comune di Palermo hanno affidato la progettazione esecutiva e l'esecuzione dei lavori, da ultimare entro il giugno 2010, per la realizzazione del sistema tram citta' di Palermo all'associazione temporanea di imprese, composta da Sis s.c.p.a. (capogruppo e mandataria), Ali Bombardier-Edilseavi (mandante), V. Mosco & associati (mandante), Seib ingenieur (mandante); in data 18 novembre 2009 il quotidiano la Repubblica ha pubblicato un articolo dal titolo «I consulenti d'oro del tram fantasma», dal quale emergerebbe che siano stati spesi «quasi 2 milioni di euro in consulenze, per pagare comitati tecnici scientifici che hanno garantito parcelle d'oro a professionisti vicini al sindaco» e che il sistema complessivo verra' a costare ben piu' dei 235 milioni di euro previsti, avendo l'Amat presentato un conto da 24 milioni di euro aggiuntivi necessari per ultimare l'opera, dopo che appena aperto il primo cantiere a Brancaccio si e' scoperto che la progettazione del tracciato era carente e non aveva considerato, ad esempio, cavi ad alta tensione, sottoreti e ponti pericolanti; come rilevato dalla Corte dei conti, il comune ha residui attivi per circa 400 milioni di euro, ma la riscossione dei crediti e' andata progressivamente scemando negli ultimi cinque anni, contribuendo non poco all'attuale situazione di dissesto del comune; il comune presenta un bilancio formalmente in attivo, ma, se si guarda al complesso delle attivita' ad esso riconducibili ed in particolare alla situazione patrimoniale, emerge una situazione di gravissima difficolta' finanziaria. In particolare, il bilancio dell'Amia, nonostante il contributo statale, presenta debiti per 150 milioni, mentre l'Amat vanta un credito di circa 100 milioni nei confronti del comune e la Gesip di 60 milioni, mentre continua a perdere 700 mila euro al mese, e non meno gravi sono le situazioni delle altre partecipate; l'amministrazione, fra dipendenti diretti, delle aziende partecipate e precari, paga circa 21.895 stipendi e il 72 per cento delle spese e' rappresentato da spese correnti, mentre non riesce a far fronte alla manutenzione ordinaria della citta': recentemente sono stati addirittura affidati degli incarichi esterni per la lettura dei contatori dell'acqua per una spesa di circa 90 mila euro; il 21 settembre 2009 la trasmissione televisiva Striscia la notizia ha svelato come un dipendente della Gesip (societa' che raggruppa duemila ex precari e che si occupa di vari servizi in citta'), Franco Alioto, non si sarebbe mai presentato al lavoro, prestando invece servizio come marinaio sulla barca dei figli del sindaco, utilizzata dallo stesso primo cittadino di Palermo; la procura di Palermo, dopo le indagini preliminari, ha iscritto nel registro degli indagati il sindaco Diego Cammarata, con l'accusa di abuso d'ufficio e concorso in truffa; andrebbe valutata l'eventuale sussistenza dei presupposti per l'applicazione della cosiddetta «legge Marzano» ad Amia, sottoponendo la stessa ad amministrazione controllata -: quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare al fine di verificare, anche per il tramite dei servizi ispettivi di finanza pubblica, l'utilizzo dei fondi assegnati al comune di Palermo e la sua complessiva situazione di bilancio, nonche' di valutare l'eventuale sussistenza dei presupposti per l'estensione della dichiarazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti urbani nel territorio della provincia di Palermo, di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 gennaio 2009, anche alla raccolta - ivi compresa la raccolta differenziata - e allo smaltimento dei rifiuti di ogni tipo, al fine di evitare l'aggravarsi dei problemi igienico-sanitari gia' in essere. (3-00875)





 
Cronologia
martedì 19 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    Nell'ambito degli interventi a sostegno della popolazione di Haiti, colpita da un gravissimo terremoto, il Governo annuncia la decisione di sottoscrivere un accordo bilaterale per la cancellazione finale del debito di 40,3 milioni di euro.

    La portaerei della marina militare Cavour parte per Haiti, per concorrere all'opera di ricostruzione e di soccorso alla popolazione.



mercoledì 3 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva il disegno di legge recante disposizioni in materia di impedimento a comparire in udienza (C. 889), che sarà approvato in via definitiva dal Senato il 10 marzo 2010 (legge 7 aprile 2010, n. 51).