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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/01323 presentata da GARAGNANI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120118

Atto Camera Interpellanza 2-01323 presentata da FABIO GARAGNANI mercoledi' 18 gennaio 2012, seduta n.572 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere - premesso che: si fa riferimento alla vicenda che riguarda la concessione della semiliberta' (dopo 17 anni di detenzione) a Marino Occhipinti, componente insieme ai fratelli Savi della banda della Uno bianca, protagonista di efferati crimini che hanno seminato paura, sangue e dolore e che tanto hanno turbato la citta' di Bologna; per quanto riguarda Marino Occhipinti la crudelta' dei reati da lui compiuti non giustifica, a parere dell'interpellante, la concessione della semiliberta' dal momento che la legge stessa prevede particolari condizioni che non sembrano sussistere nel caso in questione e che comunque sono da considerare troppo blande e non applicabili indistintamente a tutti i reati; ed infatti all'articolo 50 della legge n. 354 del 1975 sono previste le seguenti ipotesi: «1. Possono essere espiate in regime di semiliberta' la pena dell'arresto e la pena della reclusione non superiore a sei mesi, se il condannato non e' affidato in prova al servizio sociale. 2. Fuori dei casi previsti dal comma 1, il condannato puo' essere ammesso al regime di semiliberta' soltanto dopo l'espiazione di almeno meta' della pena (.....) 5. Il condannato all'ergastolo puo' essere ammesso al regime di semiliberta' dopo avere espiato almeno venti anni di pena. 6. Nei casi previsti dal comma 1, se il condannato ha dimostrato la propria volonta' di reinserimento nella vita la semiliberta' puo' essere altresi' disposta successivamente all'inizio dell'esecuzione della pena. Si applica l'articolo 47, comma 4, in quanto compatibile»; la legge Gozzini risente di un clima falsamente buonista che ha imperversato in questi anni nella societa' italiana ed in parte in magistratura, tendente a vedere nel responsabile di gravi delitti sempre e comunque una persona «redenta, redimibile e pentita», senza curarsi della giusta espiazione della pena e di un minimo di giustizia e di solidarieta' che deve essere riconosciuta alle vittime e ai loro parenti; il pentimento e la buona condotta del reo sono sicuramente elementi significativi nella decisione di un giudice ma altrettanto significativi sono i diritti dello Stato e dei parenti, non alla vendetta ma al rispetto della giusta pena e della legalita' -: se non sia il caso di promuovere una radicale modifica della legge «Gozzini» e nello specifico dell'articolo 50 di cui sopra, che riduca drasticamente i termini per la semiliberta' e stabilisca una giusta proporzione fra gravita' del reato, responsabilita' accertate degli esecutori e gravita' delle pene, al fine di evitare che casi come quello di Occhipinti si ripetano. (2-01323) «Garagnani, Beccalossi».

 
Cronologia
venerdì 13 gennaio
  • Politica, cultura e società

    L'agenzia Standard & Poor's taglia nuovamente il rating di affidabilità dell'Italia, che passa da A a BBB+.



giovedì 26 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 469 voti favorevoli, 74 contrari e 5 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216 recante proroga dei termini previsti da disposizioni legislative (C.4865), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.