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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/01415 presentata da GIBIINO VINCENZO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120320

Atto Camera Interpellanza urgente 2-01415 presentata da VINCENZO GIBIINO martedi' 20 marzo 2012, seduta n.607 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere - premesso che: il decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93, convertito dalla legge n. 126 del 2008, oltre a prescrivere l'esenzione dell'ICI sulle abitazioni principali, all'articolo 1 comma 3, aveva espressamente riconosciuto tale esenzione anche alla fattispecie contemplata dall'articolo 8, comma 4, decreto legislativo n. 504 del 1992, relativo agli immobili delle cooperative edilizie a proprieta' indivisa e degli istituti autonomi per le case popolari - IACP; l'agevolazione fiscale appena rappresentata, ha consentito agli enti gestori dell'edilizia pubblica di proseguire l'attivita' di gestione degli alloggi pur in assenza di qualsivoglia finanziamento ed in costanza di canoni locativi al di sotto della soglia dei costi per la costruzione e di quelli fissi e variabili di gestione; il decreto-legge «Salva Italia» decreto-legge n. 201 del 2011, convertito dalla legge n. 214 del 2011), all'articolo 13, ha anticipato al 2012 l'ingresso dell'imposta municipale unica e contemporaneamente ha ripristinato la tassazione sull'abitazione principali. L'applicazione dell'imposta municipale unica e' prevista in via sperimentale per tre anni, e prevede di entrare a regime dal 2015; gli alloggi popolari, precedentemente esentati dal pagamento dell'Ici, per effetto del decreto, potrebbero vedere applicata l'aliquota imposta municipale unica prevista per le seconde case, vale a dire lo 0,76 per cento; tale imposta che sostituisce sia l'Irpef sui redditi fondiari delle seconde case, sia l'Ici per le prime case, variera' a seconda delle aliquote fissate da ogni comune che, in ordine al settore delle case popolari, potra' modificare in aumento o in diminuzione questa aliquota fino a 0,3 punti percentuali; un simile intervento fiscale pesera' sui gia' precari bilanci degli enti gestori per oltre 150 milioni di euro, cifra quest'ultima, calcolata sui circa 750 mila alloggi popolari che gli ex IACP gestiscono in tutta Italia; in tal modo si riduce sostanzialmente la capacita' di gestione e manutenzione; tutto questo in un momento in cui il settore dell'edilizia residenziale pubblica ha gia' ridotto la capacita' produttiva del 37 per cento; inoltre, sia la tassazione imposta municipale unica che quella IRES e IRAP, vengono applicate in maniera differente, sulla medesima tipologia di alloggi sociali, a seconda se gli stessi siano in proprieta' dei comuni, ovvero, degli ex IACP o enti comunque denominati, configurando una evidente diversita' di tassazione; il parere della VIII commissione reso al decreto-legge n. 201 del 2011 e l'ordine del giorno a firma Gibiino, accolto dal Governo, impegnava l'Esecutivo ad eliminare l'incoerenza tributaria appena descritta e a prevedere per gli ex IACP l'esenzione dell'imposta municipale unica oltre che l'estensione a tali enti delle detrazioni fiscali del 36 e del 55 per cento per la ristrutturazione e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio; tali enti che gestiscono immobili destinate alle fasce piu' deboli, disponendo allo stato attuale di risorse esigue, con l'introduzione dell'imposta municipale unica si troverebbero in grave difficolta' economica; inoltre, il prelievo imposta municipale unica si tradurrebbe nella impossibilita' di eseguire la pur minima manutenzione straordinaria sugli immobili in parola rendendo le abitazioni non piu' sicure e decorose; la situazione attuale prevede solo due prospettive: o il dissesto totale di tali enti o un aumento consistente dei canoni. Aumento che i meno abbienti non possono assolutamente onorare. 150 milioni di tasse che il Governo non puo' addossare alle fasce piu' deboli della popolazione italiana -: qualiiniziative il Governo intenda assumere al fine di eliminare la diseguale tassazione IRES, IRAP e imposta municipale unica che colpisce gli alloggi popolari di proprieta' degli ex IACP o enti comunque denominati; se non intenda assumere iniziative normative per ripristinare, a vantaggio degli ex istituti autonomi case popolari (comunque denominati o per gli enti gestori) il beneficio dell'esenzione dall'imposta municipale unica nello specifico prevedendo che, l'estensione della detrazione di 200,00 euro per abitazione e dell'aliquota dello 0,4 per cento con possibilita' di ulteriore riduzione, prevista dall'articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011, si applichi anche agli immobili di cui all'articolo 8, comma 4, del decreto legislativo n. 504 del 1992, vale a dire alle unita' immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprieta' indivisa, adibite ad abitazione principale dei soci assegnatari, nonche' agli alloggi regolarmente assegnati dagli istituti autonomi per le case popolari cosi' come evidenziato nella relazione illustrativa all'articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011; quali ulteriori interventi il Governo intenda disporre a tutela del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, anche al fine di proteggere le fasce piu' deboli della popolazione. (2-01415) «Gibiino, Torrisi, Armosino, Stradella, Ceroni, Luciano Rossi, Minardo, Di Cagno Abbrescia, Scalera, Palumbo, Meloni, Scandroglio, Catanoso, Cazzola, Bernardo, Laffranco, Lisi, Santelli, Carlucci, Scapagnini, Biancofiore, Landolfi, Pianetta, Fucci, Carfagna, Nastri, Simeoni, Nizzi, Ghiglia, Lunardi, Nola, Cicu, Testoni, Pagano, Lazzari, Ascierto, Marsilio, Aracu, Berruti, Abrignani, Vessa».





 
Cronologia
mercoledì 14 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Alla Camera il Ministro per gli Affari esteri Giuliomaria Terzi di Sant’Agata svolge un'informativa urgente del Governo sull'uccisione di un cittadino italiano rapito in Nigeria e sull'arresto di due militari italiani in India.

    Giuliomaria Terzi Di Sant'Agata
mercoledì 21 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 449 voti favorevoli, 79 contrari e 29 astenuti, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1 recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività (C. 5025), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.