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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00006 presentata da PILI MAURO (IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 15/03/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00006 presentato da PILI Mauro testo di Venerdì 15 marzo 2013, seduta n. 1 PILI . — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: il Presidente del Consiglio dei ministri il 2 febbraio 2012 ha presieduto una riunione a palazzo Chigi sulla vertenza Sardegna nella quale sono state affrontate le diverse questioni relative alle vertenze in atto con particolare riferimento alla situazione industriale, finanziaria ed economica della regione sarda; in quell'occasione è stata annunciata la costituzione di un «tavolo» per seguire la vertenza; quasi venti giorni dopo, in data 20 febbraio 2012, il Presidente del Consiglio dei ministri, annunciava con un comunicato di palazzo Chigi la costituzione, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di un «tavolo» per la Sardegna; nonostante tali iniziative di immagine si registra che ancor oggi la Gazzetta Ufficiale non ha pubblicato nessun decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla questione preannunciata; risulta pleonastico ricordare che la Presidenza del Consiglio dei ministri con la costituzione preannunciata di un nuovo tavolo sulla Sardegna rischia di trasformarsi nella sede di inutili e defatiganti confronti; prima di annunciare un nuovo decreto e un nuovo tavolo sulla Sardegna, ad avviso dell'interrogante, la Presidenza del Consiglio avrebbe fatto bene a verificare l'abnorme produzione di tavoli di confronto inconcludenti sulla vertenza sarda; tra tutti i tavoli costituiti si ricorda quello istituito con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri il 6 dicembre 2006 per «individuare un percorso privilegiato su cui far convergere le azioni e le scelte dei territori e quelle del Governo per accelerare il processo di sviluppo regionale»; il dichiarato intento del tavolo è stato in particolare verificare l'attuazione dell'intesa istituzionale di programma stipulata tra il Governo e la giunta della regione autonoma della Sardegna il 21 aprile 1999, rimodularla e attualizzarla, apportando, ove necessario, alcune integrazioni considerato che la stessa intesa, a giudizio dell'interrogante, generica e inconcludente non aveva prodotto nessun risultato tangibile; nel corso di tale «tavolo» si richiamavano ancora una volta problemi della regione Sardegna che venivano così elencati: il regime delle entrate fiscali, il sistema dei trasporti (gestione dei trasporti ferroviari in concessione, ruolo del porto di Cagliari, continuità territoriale), le problematiche regionali connesse al demanio marittimo e al demanio militare, le politiche industriali (chimica, energia, tessile, nautica, aeronautica, aerospaziale), la soluzione della circoscritta crisi occupazionale emergente nell'arcipelago di La Maddalena a seguito della chiusura della base militare statunitense, le zone franche, i beni culturali (richiesta di gestione delle soprintendenze), l'ambiente (parchi naturali e bonifiche dei siti industriali e minerari dismessi); il tavolo produsse dei «mostri giuridici» come il trasferimento alla regione della continuità territoriale, che sul piano della competenza naturale e finanziaria non può che essere in capo allo Stato, che, così come per le altre regioni, ha l'obbligo di garantire i collegamenti interni al territorio nazionale; il tavolo ha prodotto anche modifiche allo statuto regionale, tra cui nuove regole in materia di compartecipazione ai tributi erariali, che hanno ipotizzato per la Sardegna maggiori entrate pari a 850 milioni di euro nel periodo 2007-2009 e ad 1,6 miliardi di euro l'anno a partire dal 2010, se non fosse che le stesse risorse oltre ad essere insufficienti per coprire il costo della sanità e della continuità territoriale addossate alla Sardegna, risultano a tutt'oggi del tutto inesistenti nel bilancio dello Stato; altri «tavoli» vengono costituiti nel tempo, questa volta «tavoli tecnici» presso il dipartimento degli affari regionali e presso il Ministero dello sviluppo economico (tavoli tecnici riguardanti le politiche industriali della chimica e dell'energia); appare evidente l'inutilità di tali «tavoli», considerato che a giudizio dell'interrogante niente vi è da approfondire ma tutto da decidere; l'attesa per la realizzazione di questo nuovo ed ennesimo tavolo porterà alla chiusura dello stabilimento Alcoa, considerato che ad oggi nessuno esponente del Governo, secondo l'interrogante, ha in modo deciso affrontato la questione di un accordo bilaterale decennale tra l'Enel e lo stabilimento di Portovesme; l'attesa di un ennesimo tavolo sulla continuità territoriale marittima porterà alla perdita di una nuova stagione, oltre al degrado continuo del servizio da parte di Tirrenia; l'attesa di un nuovo tavolo porterà la regione sarda verso il dissesto finanziario, considerato che l'articolo 8 dello statuto è risultato non solo inattuato ma anche un danno per la Sardegna chiamata a pagare sanità e trasporti senza aver avuto nessuna compensazione; l'attesa di un nuovo tavolo lascerà indefinita la vertenza sarda con Equitalia che vede centinaia di migliaia di famiglie sul lastrico per l'ingiusto costo di una riscossione che appare all'interrogante di dubbia legittimità e insostenibile–: se non si ritenga di dover desistere da quella che all'interrogante appare la persistente e desueta produzione di «tavoli» di confronto inconcludenti e di predisporre senza ulteriori indugi atti risolutivi sulle vertenze in atto; se non si ritenga di dover intervenire presso l'Enel perché cessi l'azione di monopolio in Sardegna e sottoscriva un accordo bilaterale decennale per le industrie energivore sarde alla pari degli altri Stati europei; se non si ritenga di assumere iniziative affinché vengano definite nuove convenzioni con la Tirrenia al fine di abbattere i prezzi del trasporto marittimo da e per la Sardegna evitando la sottrazione indebita di oltre 72 milioni di euro annui senza lo svolgimento del servizio oltre che della funzione di calmiere del mercato; se non si ritenga opportuno assumere iniziative affinché le compagnie aeree accettano entro il 12 marzo 2012 l'onere del servizio pubblico per la continuità territoriale aerea da e per la Sardegna, evitando l'inaccettabile proposta di gara pubblica formulata contemporaneamente all'imposizione dell'onere del servizio che porterebbe ad una grave distrazione di fondi pubblici (quasi 200 milioni di euro) per quello che appare un palese aiuto di Stato per le compagnie aeree; se non si ritenga di intervenire sulla questione Equitalia con la cancellazione di tutti gli oneri accessori della riscossione di dubbia legittimità a partire da un aggio contrario ai princìpi costituzionali proprio perché notevolmente superiore al reale costo del servizio di riscossione. (5-00006)

 
Cronologia
mercoledì 13 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio è eletto nuovo Pontefice. Assume il nome di Francesco.



venerdì 15 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    In Parlamento si svolge la seduta inaugurale della XVII legislatura.

    La deputata Laura Boldrini (SEL) è eletta Presidente della Camera al quarto scrutinio (seduta continuata il 16 marzo).



sabato 16 marzo
  • Parlamento e istituzioni

    Il senatore Pietro Grasso (PD) è eletto Presidente del Senato al quarto scrutinio.