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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00160 presentata da CAUSI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 21/05/2013

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00160 presentato da CAUSI Marco testo di Martedì 21 maggio 2013, seduta n. 20 CAUSI . — Al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: dal 2011 l'imposta sostitutiva ad aliquota unica sui redditi da locazione – la cosiddetta «cedolare secca sugli affitti» – introdotta nell'ambito del federalismo fiscale dall'articolo 3 del decreto legislativo 14 marzo 2011, n.23, ha sostituito, in un regime facoltativo, le imposte dovute sulle locazioni; in particolare, ai proprietari è concessa la possibilità di optare, in luogo dell'ordinaria tassazione Irpef sui redditi dalla locazione, per un regime sostitutivo, che assorbe anche le imposte di registro e bollo sui contratti, con aliquote pari al 21 per cento per i contratti a canone libero ed al 19 per cento per quelli a canone concordato; sono, inoltre, previste severe sanzioni per omessa od irregolare registrazione (in cui si prevede automaticamente un durata del contratto pari a quattro anni e l'applicazione di un canone ridotto che fa riferimento al triplo della rendita catastale); il beneficio non si applica alle locazioni concesse per l'esercizio di un'attività di impresa o di arti e professioni oppure effettuate da enti commerciali; obiettivo dichiarato della riforma è quello di incentivare i proprietari ad affittare gli immobili disponibili e favorire l'emersione di redditi imponibili; analogo obiettivo non è stato invece perseguito dall'introduzione dell'Imu provvisoria nel decreto-legge n.201 del 2011; l'Imu infatti non è stata differenziata a seconda che l'immobile resti a disposizione del proprietario, ancorché non ne sia la prima casa, ovvero venga immesso sul mercato delle locazioni; il beneficio fiscale concesso dal regime della «cedolare secca», tuttavia, è tanto più vantaggioso quanto più elevato è il reddito del proprietario e, inoltre, nessun beneficio fiscale è previsto per gli immobili ex IACP (enti di edilizia residenziale pubblica): la cedolare secca non si applica infatti alle locazioni di alloggi sociali, cui continua quindi ad applicarsi anche l'imposta di registro sul contratto di locazione, incorporata invece nella cedolare secca per i proprietari privati di immobili residenziali; nel caso dell'Imu i proprietari di seconde case a disposizione risparmiano sull'Irpef una somma di 1,6 miliardi, inglobate nella nuova imposta patrimoniale; i proprietari di seconde case date in affitto risparmiano, invece, solo grazie alla «cedolare secca»; secondo il sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia, condotto periodicamente dalla Banca d'Italia, nel primo trimestre del 2013 il mercato immobiliare è rimasto debole e le prospettive rimangono orientate al pessimismo; in Italia la quota di abitazioni in affitto è circa il 20 per cento del totale contro il 32 per cento in Inghilterra, il 40 per cento in Francia e il 55 per cento in Germania; il provvedimento sulla cedolare secca sugli affitti, a distanza di due anni dalla sua prima applicazione, richiederebbe un primo bilancio; non essendo disponibili dati ufficiali e basandosi su stime che provengono dalla stampa specializzata e dai sindacati degli inquilini, parrebbe che la convenienza sia limitata ai pluri-proprietari con redditi elevati e anche che le nuove norme sanzionatorie, tributarie e civilistiche, previste nel caso di mancata registrazione, non sembra stiano producendo numeri significativi di regolarizzazioni; avendo il Governo annunciato una riforma della fiscalità immobiliare, sembra importante che in questa riforma si considerino le condizioni non solo delle famiglie proprietarie di case ma anche di quelle, più di 5 milioni, che alloggiano in affitto, valutando quali interventi dal lato della fiscalità possano trasmettersi positivamente al mercato degli affitti, e, in particolare, a quelli a canone concordato–: quali siano i risultati dell'applicazione della cedolare secca, anche nella prospettiva dell'annunciata revisione della fiscalità degli immobili, con particolare attenzione ai dati riguardanti le locazioni a canone concordato e le condizioni socioeconomiche delle famiglie che vivono in affitto, e quali siano i possibili interventi dal lato dell'Imu, ad esempio con una differenziazione delle aliquote a vantaggio delle unità abitative date in affitto a canone concordato. (5-00160)





 
Cronologia
lunedì 20 maggio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25 marzo 2013, n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria (C. 734), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 22 maggio (legge 23 maggio 2013, n. 57).



lunedì 27 maggio
  • Politica, cultura e società

    Il Ministero dell'economia e delle finanze dispone l'amministrazione straordinaria della Cassa di risparmio di Ferrara.