Documenti ed Atti
XVII Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01448 presentata da FERRARA MARIO (GRANDI AUTONOMIE E LIBERTA') in data 08/01/2014
Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01448 presentata da MARIO FERRARA mercoledì 8 gennaio 2014, seduta n.162 Mario FERRARA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: il Parlamento ed il Consiglio europeo hanno adottato in data 26 giugno 2013 la direttiva 2013/36/UE, "sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale sugli enti creditizi e sulle imprese di investimento"; il recepimento nel nostro ordinamento della direttiva non è ancora avvenuto, essendo appena iniziato il relativo iter del disegno di legge recante "Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - legge di delegazione europea 2013 - secondo semestre"; il disegno di legge, recante all'art. 3 principi e criteri direttivi per il recepimento della direttiva 2013/36/UE, è attualmente in fase di prima lettura, assegnato in sede referente alla XIV Commissione della Camera dei deputati, con i previsti pareri delle competenti Commissioni (AC 1836); considerato che: la Banca d'Italia ha posto in consultazione pubblica in data 16 dicembre 2013, con scadenza al 23 gennaio 2014, un documento contenente "Disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche" sostanzialmente volto, a giudizio dell'interrogante, a recepire la direttiva 2013/36/UE prima ancora che, come specificato in premessa, il Parlamento abbia legiferato sulla materia; a parere dell'interrogante appare quantomeno irrituale che la bozza di disposizioni di vigilanza in questione contenga, come riportato testualmente dalla Banca d'Italia, il recepimento di "innovazioni introdotte dalla direttiva 2013/36/CE", prima ancora del recepimento nell'ordinamento nazionale italiano della stessa direttiva; come noto, è compito del legislatore italiano definire, con legge primaria, provvedimenti di recepimento delle direttive comunitarie; ciononostante la Banca d'Italia ha posto in consultazione una bozza di documento che contiene, tra l'altro, pesanti modifiche del quadro normativo nazionale in tema di composizione numerica degli organi di governo delle banche con pesanti ripercussioni specie sulle società di credito cooperativo; tali modifiche non sono peraltro assolutamente previste nella richiamata direttiva 2013/36/CE. Infatti, né i considerandi 53, 54, 55 e 56 fanno riferimento alla composizione numerica delle strutture di governance degli enti creditizi, né tantomeno gli articoli 88 e seguenti (in materia di "Dispositivi di governance") prendono in considerazione la necessità o, comunque, l'opportunità di prevedere un numero massimo dei membri degli organi di gestione; a quanto risulta all'interrogante non è la prima volta che la Banca d'Italia "anticipa" il Parlamento, snaturando di fatto le proprie precipue competenze nel recepimento di direttive comunitarie; il potere discrezionale dell'autorità amministrativa non può essere dilatato a dismisura, sostituendo ed espropriando il legislatore nelle sue prerogative istituzionali; a giudizio dell'interrogante, quindi, l'Istituto di vigilanza non solo interviene su una materia di competenza parlamentare ma si sovrappone, anticipandolo, all' iter di recepimento appena iniziato presso la Camera, si chiede di sapere: se il Governo sia a conoscenza della situazione narrata in premessa; se e quali iniziative entro i limiti delle proprie competenze intenda assumere a tutela della funzione legislativa del Parlamento. (4-01448)