Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02042 presentata da MELILLI FABIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 31/01/2014

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-02042 presentato da MELILLI Fabio testo di Venerdì 31 gennaio 2014, seduta n. 164 MELILLI , MICCOLI , ARGENTIN , BONACCORSI , CARELLA , COSCIA , FAUTTILLI , FERRANTI , FERRO , GASBARRA , GREGORI , MADIA , PIERDOMENICO MARTINO , MAZZOLI , META , MORASSUT , ORFINI , PASTORELLI , PILOZZI , POLVERINI , SALTAMARTINI , TIDEI e TERROSI . — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che: la Schneider Electric Industrie Italia spa, dell'omonimo gruppo francese, è una società che fabbrica e propone prodotti per la gestione elettrica, sistemi automatici e quant'altro necessario nel campo di apparecchi elettrici industriali; in Italia ha circa 3.000 dipendenti distribuiti in 5 siti produttivi e 8 sedi commerciali (Rieti, Roma, Bastia Umbra, Firenze, Napoli, Pesaro, Castel Maggiore, Pieve di Cento, Cairo Montenotte, Pavia, Stezzano, Milano, Torino) oltre a un centro logistico integrato a Venaria, per un totale di 110.000 lavoratori nel mondo; lo stabilimento di Rieti, nel Lazio, in attività dal 1982 e maggiormente automatizzato con standard qualitativi di altissimo livello, è ampiamente riconosciuto come garanzia mondiale per la padronanza, della qualità, dell'automazione, del tasso di servizio e altro. Nell'ambito della filosofia e della pratica aziendale, primeggia per un metodo chiamato «Sistema di valutazione delle prestazioni» S.P.S, che mostra eccezionali risultati 2010: primo in Europa e secondo nel mondo. A ciò si aggiunge l'adozione di linee automatiche, secondo il criterio « lean manufacturing » fortemente voluto dalla casa madre che risponde perfettamente all'esigenza di ottimizzazione dei costi; negli ultimi anni il gruppo Schneider ha deciso di spostare una parte consistente degli investimenti in altri stati d'Europa, in Francia e Bulgaria, delocalizzando, di fatto, la produzione e svilendo e impoverendo la sede di Rieti e causando, nei fatti, la messa in mobilità di tutti i dipendenti di Rieti (180 lavoratori oltre quelli dell'indotto) come da annuncio aziendale del novembre 2012; tra la fine del 2012 e quella del 2013, l'azienda ha diminuito i volumi di produzione aumentando, progressivamente, le ore di cassa integrazione ordinaria. La crisi avanza ed il 23 aprile 2013 una folta delegazione di lavoratori del gruppo elettrico, soprattutto della sede reatina, manifestano a Parigi, in occasione dell'annuale incontro del Comitato europeo con i vertici della multinazionale. Risultato ottenuto dal colosso francese: mantenere in attività il sito almeno fino alla fine di giugno 2014; nel frattempo gli impegni di Governo ed enti locali si esplicitano nei seguenti modi: a) il 23 dicembre 2013 si giunge ad un tavolo istituzionale tramite il Comitato permanente per lo sviluppo economico, lavoro e attività produttive. Un percorso già avviato dalla regione Lazio, con la delibera n.140 dell'8 aprile 2011 approvata dalla giunta regionale presieduta da Renata Polverini, con la quale si è stabilito «di presentare formale istanza al MISE-Direzione generale per la politica industriale e la competitività per l'accertamento della presenza di situazioni complesse con impatto significativo sulla politica industriale nazionale nel Sistema locale del Lavoro (SLL) di Rieti» e che ora prosegue con la giunta presieduta da Nicola Zingaretti la quale, con il Ministero dello sviluppo economico, sta definendo e finanziando un accordo di programma per dare nuovo slancio all'economia, attraendo nuovi investimenti per far fronte alle crisi industriali. L'impegno consiste nel presentare, entro la fine di gennaio, un quadro concordato (Ministero/regione) e completo dei possibili interventi per il Reatino. Un accordo relativo al riconoscimento dell'area di crisi e funzionale a favorire lo sviluppo organico con strumenti vincolanti, sia per gli investitori sia per i finanziatori; va ricordato inoltre che il Lazio ottiene 33.913.848 euro per la concessione o per la proroga, in deroga alla vigente normativa, dei trattamenti di cassa integrazione guadagni, ordinaria e/o straordinaria, e di mobilità, ai lavoratori subordinati, così come indicato dal decreto sottoscritto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Enrico Giovannini e dal Ministro dell'economia e delle finanze, Fabrizio Saccomanni (decreto ministeriale del 15 gennaio 2014); nonostante le prospettive sopra indicate, in un incontro tenutosi al Ministero dello sviluppo economico il 21 gennaio 2014, l'azienda ha ribadito l'intento di bloccare la produzione il prossimo 31 marzo — contravvenendo agli impegni di Parigi — per chiudere lo stabilimento a fine giugno; tale decisione ha provocato l'occupazione della fabbrica da parte dei lavoratori (23 gennaio 2014)–: quali iniziative intendano adottare per richiamare alle proprie responsabilità, nel nostro Paese, la multinazionale francese accertandosi che possa essere scongiurata la chiusura della Schneider Electric Industrie di Rieti; se e quali iniziative, anche normative, o strumenti incentivanti e relativi a specifiche strategie industriali, intendano mettere in atto al fine di risollevare le sorti della descritta realtà distrettuale. (5-02042)





 
Cronologia
mercoledì 29 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva in via definitiva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 novembre 2013, n. 133, recante disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia (C. 1941), che era stato licenziato dal Senato il 9 gennaio (legge 29 gennaio 2014, n. 5).



venerdì 31 gennaio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge recante conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n.136, recante disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali ed a favorire lo sviluppo delle aree interessate (C. 1885), che sarà licenziato dal Senato il 5 febbraio (legge 6 febbraio 2014, n. 6).



martedì 4 febbraio
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con 347 voti favorevoli e 200 contrari, nel testo della Commissione senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, l'articolo unico del d.d.l. di conversione del decreto-legge 23 dicembre 2013, n.146, recante misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria (C. 1921 A/R), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.