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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00693 presentata da BERNINI MASSIMILIANO (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 05/01/2015

Atto Camera Mozione 1-00693 presentato da BERNINI Massimiliano testo di Lunedì 5 gennaio 2015, seduta n. 357 La Camera, premesso che: ai sensi dell'articolo 36 della legge n.317 del 1991, si definiscono «sistemi produttivi locali i contesti produttivi omogenei, caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, e da una peculiare organizzazione interna» (comma 1), mentre si parla di distretti industriali in presenza di «sistemi produttivi locali (...) caratterizzati da una elevata concentrazione di imprese industriali nonché dalla specializzazione produttiva di sistemi di imprese» (comma 2); il medesimo articolo 36, al comma 3, stabilisce che «ai sensi del titolo II, capo III, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n.112, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono alla individuazione dei sistemi produttivi locali nonché al finanziamento di progetti innovativi e di sviluppo dei sistemi produttivi locali, predisposti da soggetti pubblici o privati»; la regione Lazio, con legge regionale n.36 del 19 dicembre 2001, al fine di incrementare lo sviluppo economico, la coesione sociale, l'occupazione e, in particolare, di rafforzare la competitività del sistema produttivo, nonché di ricercare ed attivare nuove linee di intervento, e con successiva deliberazione n.135 dell'8 febbraio 2002, della giunta regionale, ha istituito il distretto industriale di Civita Castellana; si tratta di un distretto – l'unico presente nella provincia di Viterbo che rappresenta una realtà produttiva di fondamentale importanza per l'intera economia non solo regionale – che abbraccia i seguenti comuni: Castel Sant'Elia, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Nepi, Sant'Oreste; la maggior parte delle imprese del distretto opera nel settore ceramico, in particolare per usi domestici e ornamentali e per prodotti igienico-sanitari; le imprese produttrici di ceramica sanitaria presenti nel distretto industriale di Civita Castellana nel 2013, risultano essere 32 e contano un numero di stabilimenti produttivi pari a 37; principalmente si tratta di imprese medio-piccole, con una forte specializzazione produttiva; secondo i dati forniti dal Centro Ceramica Civita Castellana – società consortile che si occupa di valorizzare, prestare assistenza e promuovere iniziative in favore delle aziende del distretto – il distretto industriale impiega oltre il 50 per cento degli addetti dell'industria ceramica sanitaria italiana in quanto gli addetti alle dipendenze di queste imprese, al mese di dicembre 2013, sono 2.017, di cui l'83 per cento rappresentato da manodopera diretta; il dato occupazionale del distretto ha registrato un calo pari al 5 per cento, mentre al livello nazionale la situazione si presenta decisamente peggiore attestando un calo dell'8 per cento; la produzione delle aziende del distretto, nel 2013, si attesta a 2.172.152 pezzi, registrando un calo dell'1,6 per cento rispetto all'anno precedente e comunque realizzando il 56 per cento della produzione nazionale, che ha, invece, registrato un calo del 6,7 per cento rispetto allo scorso anno; le vendite delle aziende appartenenti al distretto di Civita Castellana, invece, sono pari al 53 per cento del totale delle vendite realizzate complessivamente nel comparto della ceramica sanitaria nazionale e, nel 2013, ammontano a 1.936.867 pezzi di cui il 60 per cento realizzate per il mercato interno, mentre il 40 per cento destinate all’ export; rispetto allo scorso anno, secondo i dati forniti dall'Istat (dati espressi in valore), le vendite del distretto hanno registrato una flessione pari al 2,77 per cento quando il dato nazionale ha invece subito una riduzione più consistente pari al 6,07 per cento; quanto agli aspetti occupazionali, secondo i dati di alcune sigle sindacali nel distretto, riportati anche in precedenti atti di sindacato ispettivo, solo tra il 2010 ed il 2013, a causa della crisi che ha colpito il settore, si è passati da 3.424 occupati a 2.729 ed oltre un migliaio di lavoratori sono sottoposti alla cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, alla mobilità o a contratti di solidarietà; dai dati appena menzionati emergono, con tutta evidenza, l'importanza del distretto industriale di Civita Castellana nel panorama industriale italiano nonché la sua rilevanza in termini di fatturato e di posti lavoro; da qualche anno le aziende del distretto, anche del comparto della ceramica sanitaria, stanno però vivendo una situazione di criticità, legata principalmente alla crisi internazionale del settore ceramico, con effetti economici ed occupazionali non solo sul viterbese; nonostante gli sforzi delle aziende del distretto, attraverso percorsi di ristrutturazione e di innovazione tecnologica, negli ultimi anni si è purtroppo assistito ad una evidente e progressiva performance negativa nella produzione, nelle vendite e nelle esportazioni; le cause di questa situazione di contrazione economica sono molteplici: a) innanzitutto l'elevato costo del lavoro nel settore pesa per oltre il 50 per cento del prodotto finito; b) in secondo luogo si consideri che il settore della ceramica è forte ente energivoro (i costi per l'acquisto di materie prime incidono mediamente per il 15 per cento sul totale dei costi di produzione) ed utilizza prevalentemente gas metano ed elettricità; il costo di acquisto dell'energia (accise regionali, oneri elettrici, e altro è addirittura di oltre il 30 per cento della media europea; c) la pressione fiscale è poi troppo alta (in particolare per il livello di tassazione IRAP, tra le più alte aliquote applicate a livello nazionale); d) si consideri inoltre la forte concorrenza straniera (soprattutto da parte delle imprese cinesi, dal momento che la Cina ha sensibilmente aumentato la propria quota di mercato di prodotti ceramici a livello mondiale erodendo, così, quella delle aziende del distretto); e) a ciò si aggiunga che, in conseguenza dell'ingresso di competitor internazionali come la Cina, assume rilievo l'assenza di una legislazione europea antidumping nel settore della ceramica sanitaria; difatti, ad oggi, esistono disposizioni antidumping, in particolare attraverso l'istituzione di dazi contro la Cina, solo per il settore delle piastrelle di cui al regolamento di esecuzione (UE) n.412/2013 del Consiglio, del 13 maggio 2013, che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva dei dazi provvisori istituiti sulle importazioni di oggetti per il servizio da tavola e da cucina in ceramica originari della Repubblica popolare cinese; f) sono inoltre assenti o del tutto insufficienti le forme di incentivazione regionale, statale e dell'Unione europea, anche e soprattutto con riferimento all'accesso ai fondi; g) le esportazioni sono diminuite, in particolare quelle destinate agli Stati Uniti (che si assestavano ai primi posti tra i Paesi importatori di ceramiche del distretto), anche per effetto della rivalutazione dell'euro rispetto al dollaro; h) senza contare che hanno inciso molto, sulle condizioni economiche delle aziende del distretto, le modeste prospettive di crescita nel settore dell'edilizia residenziale; il Governo, in data 7 febbraio 2014, rispondendo ad un atto di sindacato ispettivointerrogazione a risposta scritta n.4-03005) ha affermato che «il ”sistema ceramico” di Civita Castellana ha pesantemente subito l'ingresso nei mercati occidentali di prodotti provenienti dal Far east e imposti a prezzi talvolta molto inferiori ai costi di produzione delle nostre imprese. Ma soprattutto, non ha saputo offrire alternative di alta qualità caratterizzate da design e tecnologie innovative sia per i materiali utilizzati, sia per i processi produttivi adottati»; la risposta del Governo al predetto atto di sindacato ispettivo è stata ad avviso dei firmatari del presente atto di indirizzo del tutto insufficiente poiché ha sostanzialmente addossando le colpe della situazione economica delle aziende del distretto alle imprese stesse, impegna il Governo: a porre in essere ogni iniziativa di propria competenza volta a ridurre i costi di acquisto di energia sostenuti dal distretto industriale di Civita Castellana, anche valutando di promuovere l'istituzione di un sistema locale di approvvigionamento energetico sulla base delle energie rinnovabili; ad intraprendere un percorso di riduzione della pressione fiscale sulle piccole e medie imprese, prima fra tutte l'IRAP; ad adottare ogni iniziativa di competenza al fine di valorizzare l'immagine del distretto attraverso l'introduzione di un programma di protezione del marchio « made in Italy » nonché di un vero e proprio «marchio del distretto industriale di Civita Castellana» che accerti la provenienza del prodotto ceramico e che sia garanzia di elevata qualità; a fornire informazioni circa l'eventualità dell'apertura di un procedimento ai sensi del regolamento (CE) n.1225/2009 del Consiglio del 30 novembre 2009, ai fini della istituzione di un dazio antidumping nei confronti delle imprese che importano prodotti di ceramica sanitaria dalla Repubblica popolare cinese; ad incentivare e facilitare l'accesso ai fondi regionali ed europei per le aziende del distretto industriale di Civita Castellana, anche mediante collaborazioni con le amministrazioni territoriali competenti; ad adottare ogni iniziativa di competenza al fine di sostenere le attività delle piccole e medie imprese all'estero, soprattutto per quanto riguarda i mercati; ad assumere iniziative per introdurre un pacchetto di «defiscalizzazioni» sulle ristrutturazioni edilizie e sui prodotti ecosostenibili al fine portare ad un effetto di stimolo della domanda interna; ad assumere iniziative per introdurre incentivi per la sostituzione di sanitari inefficienti in favore delle nuove tecnologie cosiddette di « water saving » così da ottenere, oltre ad un incremento della domanda interna, anche risultati di riduzione dell'utilizzo dell'acqua e, quindi, conseguire obiettivi di maggiore efficienza idrica nell'interesse generale; a promuovere, conseguentemente, campagne di informazione della cittadinanza volte ad incentivare l'installazione di sanitari efficienti, a ridotto consumo di acqua, in linea con quanto avvenuto in altri Stati (come ad esempio Inghilterra, Stati Uniti, Germania) dove sono stati erogati considerevoli incentivi per la loro sostituzione; a sostenere le attività di ricerca, sviluppo ed innovazione tecnologica d'interesse del settore anche mediante collaborazione con le università e con enti di ricerca. (1-00693) « Massimiliano Bernini , Luigi Di Maio , Rizzetto , Ciprini , Rostellato , Bechis , Da Villa , Di Battista , Mucci , Cominardi , Grande ».

 
Cronologia
giovedì 1° gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    La Lituania adotta l'euro.

giovedì 15 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Siria vengono liberate Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le due cooperanti rapite ad Aleppo il 31 luglio 2014.