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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01561 presentata da D'ALESSANDRO LUCA (FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE) in data 22/06/2015

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01561 presentato da D'ALESSANDRO Luca testo di Lunedì 22 giugno 2015, seduta n. 447 D'ALESSANDRO . — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che: nel 2011, l'ambasciata dell'India è stata condannata in via definitiva, in sede di giudizio civile, a risarcire, con la somma di duecentomila euro, un ex dipendente italiano che per anni ha svolto le mansioni di autista dell'ambasciatore indiano in Italia; l'ambasciata indiana si è sempre rifiutata di eseguire la sentenza, negando il risarcimento all'ex dipendente, che, licenziato dopo anni di servizio, si è visto riconoscere la mancata corresponsione, da parte dell'amministrazione dell'ambasciata, della tredicesima e di alcune differenze retributive mai percepite; l'ex dipendente, di fronte all'assoluta inerzia dell'autorità indiana, si è tutelato nelle sedi opportune, presentando diverse istanze di pignoramento; davanti al giudice dell'esecuzione di Roma, nel corso dell'udienza per il deposito del terzo atto di pignoramento da parte dei legali dell'ex autista, è stata presentata una memoria ad adiuvandum , da parte dell'Avvocatura generale dello Stato, per conto del Ministero degli affari esteri; nel documento si sottolinea la «necessità assoluta» di garantire l'immunità dei fondi dell'ambasciata indiana, «in quanto consentire al giudice territoriale di distinguere i fondi destinati ad attività istituzionali, da quelli relativi ad attività commerciali, significa consentirgli un'indebita ingerenza negli affari interni dello Stato estero»; da fonti di stampa si apprende che, interpellati sulla vicenda, i legali dell'ex dipendente dell'ambasciata, hanno dichiarato che: «È curioso che l'Avvocatura generale dello Stato nella sua memoria parli genericamente di immunità di uno Stato estero senza spiegare la differenza tra immunità assoluta e relativa. L'impignorabilità dei beni, anche quando si parla di rappresentanze diplomatiche, va dimostrata caso per caso e l'onere della prova – al contrario di quanto sostiene la nostra stessa avvocatura – per legge non spetta a noi ma all'India», quale debitore esecutato; l'interrogante ritiene che la posizione di difesa assunta dal Ministero degli affari esteri nei confronti dell'ambasciata indiana sia totalmente incomprensibile e ingiustificata, ancor più alla luce di una sentenza esecutiva dal 2011 che stabilisce in maniera inequivocabile l'obbligo di risarcimento da parte dell'autorità indiana nei confronti dell'ex dipendente; con un comportamento secondo l'interrogante, grottesco il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in totale contrasto con il dispositivo di una sentenza esecutiva dal 2011, si pone a difesa dell'autorità indiana, che da tre anni trattiene in India due fucilieri della marina italiana, in spregio alle norme del diritto internazionale; nella memoria depositata presso il tribunale di Roma, l'Avvocatura dello Stato auspica un «componimento bonario della controversia» che sarebbe immediato con il semplice rispetto della sentenza che stabilisce e quantifica in modo esatto il risarcimento per l'ex dipendente dell'ambasciata–: se il Ministro interrogato non ritenga urgente chiarire quali criteri sono alla base della posizione assunta nella vicenda richiamata in premessa, rispetto alla quale deve essere data tempestiva attuazione alla sentenza esecutiva ormai da quattro anni che ha condannato l'ambasciata dell'India in Italia al risarcimento in favore dell'ex dipendente, posto che appare grave e assai poco dignitoso il comportamento con cui lo Stato italiano da una parte subisce il gravissimo comportamento delle autorità indiane nei confronti dei nostri Marò, e dall'altro si, schiera, secondo l'interrogante supinamente, a fianco di questo stesso Paese opponendosi all'esecuzione di una sentenza emessa da un tribunale italiano. (3-01561)

 
Cronologia
martedì 16 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, recante disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali (C. 3104), che sarà definitivamente licenziato dal Senato il 2 luglio (legge 2 luglio 2015, n. 91).



giovedì 25 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli e 112 contrari, l'emendamento 1.9000 interamente sostitutivo degli articoli del d.d.l. recante la riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (S. 1934), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.