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Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00339 presentata da URAS LUCIANO (SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA') in data 12/01/2016

Atto Senato Interpellanza 2-00339 presentata da LUCIANO URAS martedì 12 gennaio 2016, seduta n.557 URAS, DE PETRIS, BAROZZINO, CERVELLINI, DE CRISTOFARO, PETRAGLIA, MOLINARI, MUSSINI, DE PIETRO, VACCIANO, BIGNAMI, CAMPANELLA, Maurizio ROMANI, GAMBARO, BOCCHINO, SIMEONI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che: l'aeroporto di Cagliari-Elmas è situato a circa 6 chilometri a nord-ovest da Cagliari, lungo la strada statale 130 in direzione del Comune di Elmas, competente per territorio; era costituito da due parti distinte assegnate rispettivamente alla autorità civile e militare; la struttura, intitolata alla memoria del tenente Mario Mameli, è dotata di una pista in asfalto lunga 2.804 metri e larga 45, l'altitudine è di 3 metri dal livello del mare, l'orientamento è RWY 14-32, la frequenza radio 120.600 o 120.100 MHz per la torre, 125.425 MHz al suolo, circuito normale. Si affianca una taxiway di 2.400 metri, di orientamento 14L/32R. L'aeroporto, gestito dalla SOGAER, ha un'operatività di 24 ore al giorno con traffico di aviazione generale e commerciale; l'aeroporto di Elmas, ormai dismesso da funzioni militari, ospitava il 30° stormo Elmas, sciolto il 31 luglio 2002. Dal 1° agosto 2002, il distaccamento aeroportuale militare di Cagliari-Elmas è dipeso dal 41° stormo di Sigonella, che ha lo ha utilizzato come base di manutenzione di aerei militari. Il primo nucleo dell'aeroporto civile di Cagliari fu inaugurato nel 1937 nelle vicinanze delle infrastrutture militari, a ridosso del molo dell'idroscalo su progetto di Giorgio Gandini. L'aeroporto fu intitolato nello stesso anno al sottotenente pilota Mario Mameli, caduto sopra il cielo di Tembien. Nel 1937 la linea Cagliari-Roma ebbe 9.748 passeggeri, che misero la tratta al primo posto assoluto in Italia per numero di passeggeri, cui seguiva la Roma-Milano con 8.958 passeggeri; la Regione, ai sensi dell'articolo 14 dello statuto, nell'ambito del suo territorio, succede nei beni e nei diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo. I beni e i diritti connessi a servizi di competenza statale ed a monopoli fiscali restano allo Stato, finché dura tale condizione. Qualora tale condizione cessi, i beni e diritti passano alla Regione; premesso inoltre che: l'aeroporto militare è dotato di strutture e spazi di assoluto rilievo in grado di soddisfare le necessità di sviluppo dello scalo civile, così come richiesto dal Comune di Elmas e dai cittadini del territorio che paventano lo spostamento di aree di parcheggio verso il centro abitato e verso alcuni ambiti territoriali di particolare rilievo culturale, paesaggistico e ambientale; tali strutture ex militari potrebbero, d'intesa tra la Regione sarda, il Comune di Elmas e gli enti locali dell'area metropolitana di Cagliari, e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, costituire una piattaforma logistica da assegnare, previa procedura di gara, a compagnie aeree per la mobilità di persone e merci nell'intero Mediterraneo sud occidentale e per il collegamento tra i Paesi mediterranei e quelli extra europei, oltre che per migliorare ed eventualmente garantire la continuità territoriale; questo potrebbe rilanciare il ruolo della Sardegna come terra di pace e di relazione sociale-culturale ed economico-commerciale tra le due sponde del Mediterraneo, affrontando le connesse problematiche di rapporto e comunicazione attraverso lo sviluppo di collegamenti aerei low cost capaci di garantire uno stabile sviluppo del traffico in tutti e 3 gli aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia; premesso ulteriormente che, per quanto risulta agli interpellanti: la società SOGAER, gestore dello scalo che opera su concessione del competente Ministero, e l'ENAC vanno operando senza tenere conto adeguatamente della nuova disponibilità degli spazi ex militari, nonostante l'esistenza di un conflitto che coinvolge in particolare la cittadinanza e l'amministrazione comunale di Elmas sulla direttrice di sviluppo dell'aeroporto; non pare che si intraveda alcuna azione risolutiva in materia di continuità territoriale da e per la Sardegna, per l'insufficienza delle iniziative ad oggi adottate, anche in relazione ai limiti posti in materia dalla legislazione comunitaria, sia in ambito statale che in quello regionale, soprattutto in funzione dell'attivazione di idonee procedure di allargamento del mercato sardo dei collegamenti aerei a un maggiore numero di compagnie in grado di estendere il numero dei voli e aumentare e diversificare le rotte; la Sardegna, che non ha ancora avuto il riconoscimento dello "stato di insularità" dall'Unione europea con le prerogative attribuite alle regioni cosiddette ultra periferiche necessita di un sistema di trasporti moderno, ampio e articolato, funzionale al rilancio del settore turistico-commerciale, e più complessivamente per la crescita civile, sociale ed economica dell'isola così come indicato nelle finalità dello statuto speciale e in particolare dell'articolo 13, al fine di superare l'attuale differenziale di sviluppo con le più progredite regioni italiane ed europee; considerato che: spettano a Stato e Regione la definizione delle necessarie intese sul piano di sviluppo aeroportuale, l'attuale progetto, peraltro contestato anche dalle amministrazioni locali e dal Consiglio regionale, appare insufficiente ad assicurare un sistema di trasporti moderno, ampio ed integrato; le amministrazioni locali potrebbero, come già avvenuto, promuovere azioni legali atte a tutelare gli interessi dei cittadini da loro rappresentate, in questo modo determinando motivatamente un rallentamento delle procedure di rilancio dello scalo; non si comprenderebbero le ragioni per le quali, avendo spazi e strutture idonei nell'ambito dell'ex aeroporto militare, che, come ricordato, rappresenta un'area per il traffico aereo a vocazione naturale e che, peraltro, qualora non avesse una chiara immediata destinazione a tal fine, sarebbe già giuridicamente (art. 14 dello statuto sardo) nella proprietà della Regione e quindi non assoggettabile alla gestione SOGAER, non si voglia rilanciare l'operatività dell'aeroporto; si rammenta inoltre che: l'ENAC, come molti altri enti nazionali, appare svolgere la propria funzione senza alcuna considerazione per i Sardi e la Sardegna; il 31 dicembre 2015 la struttura passa definitivamente alla sua competenza e verrà gestito dalla Sogaer, sempre che sia integralmente e proficuamente inserito nell'ambito del piano di sviluppo aeroportuale; l'area che l'Aeronautica militare ha ceduto è di circa 50 ettari che comprende circa 55.000 metri quadri di superficie coperta. Nell'ex zona militare ci sono 4 hangar (2 utilizzabili e 2 non più, perché realizzati per gli idrovolanti nella zona che si affaccia sullo stagno). L' hangar principale ha una superficie di 10.000 metri quadri ed è uno tra i più grandi d'Europa a campata unica. L'altro si estende su un'area di 3.000 metri quadri e attualmente è utilizzato dalla Guardia di finanza che presto dovrebbe abbandonarlo; l'ex aeroporto militare ospita una palazzina comando (con decine di uffici e stanze riunioni), un caseggiato dove alloggiavano centinaia di avieri e ultimamente utilizzato come centro di accoglienza per richiedenti asilo, l'ex palazzina comando a 3 piani con decine di uffici, un teatro, un circolo ufficiali che si con vista mozzafiato sulla laguna, un circolo sottufficiali, una chiesa, casematte, posti di guardia, un deposito carburanti da 700.000 litri, un depuratore, vari magazzini e locali utilizzati come deposito, si chiede di sapere: quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per garantire, in via ordinaria, un livello adeguato di continuità territoriale aerea da e per la Sardegna, avuto riguardo alla migliore organizzazione dell'aeroporto di Elmas, anche tramite la valorizzazione degli spazi e delle strutture dello scalo ex militare ricorrendo eventualmente a procedure di affidamento degli stessi spazi e strutture a compagnie in grado di garantire un sistema moderno, ampio e differenziato di collegamenti; se ritenga di dover agire in funzione di un complessivo rilancio economico e sociale dell'isola perché il trasporto aereo (persone e merci) sia uno dei segmenti su cui fondare lo sviluppo della Sardegna, anche come spazio logistico per i collegamenti europei ed extra europei, soprattutto avuto riguardo all'intero bacino del Mediterraneo; se intenda affrontare l'emergenza nella quale versano attualmente i collegamenti aerei da e per la Sardegna anche in relazione al mancato riconoscimento del suo stato di insularità, e per le annunciate decisioni di abbandono da parte di compagnie low cost di importanti scali, come quello di Alghero, di assoluto rilievo per la difesa e lo sviluppo dell'economia e dell'occupazione nell'intero territorio sardo e in particolare in quello del centro -nord dell'isola. (2-00339)

 
Cronologia
martedì 22 dicembre
  • Parlamento e istituzioni

    Il Senato approva, con 162 voti favorevoli e 125 contrari, nel testo approvato dalla Camera, l'articolo unico del disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016) (S 2111-B), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia (legge 28 dicembre 2015, n. 205).



venerdì 15 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    In Burkina Faso, un commando jihadista attacca un ristorante ed un albergo della capitale Ouagadougou, causando 30 vittime, tra cui un bambino italiano, Misha Santomenna, e oltre 50 feriti.