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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XVII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/02703 presentata da PINI GIANLUCA (LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI) in data 17/01/2017

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-02703 presentato da PINI Gianluca testo presentato Martedì 17 gennaio 2017 modificato Mercoledì 18 gennaio 2017, seduta n. 726 GIANLUCA PINI , FEDRIGA , ALLASIA , ATTAGUILE , BORGHESI , BOSSI , BUSIN , CAPARINI , CASTIELLO , GIANCARLO GIORGETTI , GRIMOLDI , GUIDESI , INVERNIZZI , MOLTENI , PAGANO , PICCHI , RONDINI , SALTAMARTINI e SIMONETTI . – Al Ministro della difesa . – Per sapere – premesso che: il nostro Paese appoggia il tentativo intrapreso con l'appoggio delle Nazioni Unite dal Premier Fayez al Sarraj di dar vita ad un Governo di accordo nazionale inclusivo e rappresentativo di tutte le componenti della Libia; tra le misure adottate dal Governo per contribuire al successo del tentativo di Sarraj vi è anche l'invio di alcune quote di personale militare del nostro Paese, la maggior parte delle quali si trova a Misurata, dove l'Esercito italiano gestisce un presidio sanitario e concorre a rafforzare le milizie locali, fortemente indebolitesi durante il lungo confronto che le ha opposte alle articolazioni libiche del sedicente Stato islamico a Sirte; parrebbero peraltro operare in Libia anche quote di forze speciali nazionali, che attualmente garantirebbero anche la protezione degli immobili utilizzati dal Premier del Governo di accordo nazionale libico, con cui è stata recentemente raggiunta anche un'intesa per il controllo dei flussi migratori; il Governo di Sarraj è stato tuttavia sfidato nuovamente dal capo del vecchio Esecutivo tripolino «di salvezza nazionale», Khalifa al Ghwell, legato alla Fratellanza musulmana e alla medesima città di Misurata, che ha proferito parole pesanti nei confronti del nostro Paese, minacciando anche i militari italiani rischierati sul terreno; a dispetto delle rassicurazioni fornite dall'ambasciatore d'Italia a Tripoli, Giuseppe Perrone, vi è quindi fondato motivo di ritenere a rischio la posizione dell'ospedale italiano da campo a Misurata e della sua scorta militare; il tutto accade mentre il generale Khalifa Haftar, appoggiato dall'Egitto e ora anche dalla Federazione russa, consolida la propria posizione in Cirenaica e riceve proposte politiche d'intesa dallo stesso Ghwell; in altre parole, a parere degli interroganti, sarebbero venuti meno i presupposti politici che garantivano la sicurezza del contingente militare italiano in Libia–: quali misure il Governo intenda assumere nel caso in cui la situazione in Tripolitania dovesse precipitare e se, in particolare, siano allo studio piani di evacuazione o eventuale rischieramento in altre zone della Libia dei soldati italiani attualmente basati a Misurata. (3-02703)





 
Cronologia
lunedì 9 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali

    Dopo due anni, riapre l'ambasciata italiana a Tripoli.



martedì 17 gennaio
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Antonio Tajani è eletto Presidente del Parlamento europeo.

mercoledì 18 gennaio
  • Politica, cultura e società
    Quattro scosse di terremoto di magnitudo superiore a 5.0 della scala Richter colpiscono il centro Italia, in particolare il Lazio e l'Abruzzo. Poche ore dopo una slavina distrugge l'Hotel Rigopiano a Farindola, alle pendici del Gran Sasso, causando 29 vittime, che si aggiungono alle 5 provocate dal sisma.