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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00001 presentata da STEFANO DARIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 23/03/2018

Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00001 presentata da DARIO STEFANO venerdì 23 marzo 2018, seduta n.001 STEFANO - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze - Premesso che, a quanto risulta all'interrogante: il piano industriale di Enav è stato presentato dal consiglio di amministrazione dell'ente all'indomani della data fissata delle elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano, in un momento in cui vige la vacatio delle Camere e il Governo in carica può gestire solo l'ordinaria amministrazione; dal consiglio di amministrazione, contestualmente a un bilancio che segna nuovamente utili record e ratifica un ulteriore incremento del dividendo "premium", è stato approvato un progetto di ristrutturazione dei servizi, articolato in due fasi, e che prevede il ridimensionamento di 44 dei 49 impianti Enav, l'accorpamento quindi degli stessi e la centralizzazione della produzione in due "super centri" individuati in Roma e Milano; tale decisione comporterebbe, per la sola Puglia, la perdita di circa 200 posti di lavoro ad alta tecnologia per effetto della chiusura del controllo di avvicinamento Apulia, che serve gli aeroporti di Bari e Brindisi, e del centro radar di Brindisi (Brindisi ACC); la scelta temporale con la quale si intende procedere a questo riordino suscita perplessità in ragione del fatto che si prevede per prima la chiusura di Brindisi ACC, il controllo di avvicinamento Apulia e tutti i restanti avvicinamenti del Sud Italia, e solo successivamente ad un arco di tempo individuato in 5-10 anni, si prevede analoga operazione a carico di Padova ACC, facendo sembrare quindi l'operazione che interessa il Mezzogiorno d'Italia come una sorta di censurabile "laboratorio" per testare gli effetti di questo riordino; tale riordino prevede il trasferimento dell'intera forza lavoro di Brindisi ACC a Roma, il mantenimento comunque di una struttura di proprietà della società a Brindisi per implementare il centro di controllo di torre da remoto, dove i servizi del traffico aereo su aeroporti quali Pescara e Brindisi - Papola verrebbero forniti, attraverso telecamere e sensori, da personale non fisicamente presente nei suddetti luoghi ma "a distanza" e infine l'investimento necessario ad approntare il nuovo "super centro" di Milano. Tutti elementi che vanno a costituire un sensibile aggravio di spesa senza l'altrettanta certezza dei previsti guadagni; l'implementazione di un nuovo centro per torri di controllo "da remoto" a Brindisi non è incompatibile, ma complementare ai servizi attualmente erogati e può contribuire all'eventuale ampliamento dell'occupazione in questi servizi accessori, come lo è stato la sala simulazione implementata per gli sviluppi tecnologici per 8 unità del territorio, diplomate del locale istituto aeronautico "Carnaro"; Enav ha in corso un piano, con decorrenza il 24 maggio 2018, che attribuisce ulteriori quote di spazio aereo all'ACC di Brindisi e apre nuove settorizzazioni, con particolare attenzione alla gestione dei picchi di maggior traffico, e che richiederebbe l'assunzione di nuovo personale controllore; questo piano di riordino andrebbe di fatto a sottrarre ulteriori posti di lavoro in un territorio in cui tasso di disoccupazione è elevato, e a cui si aggiungerebbero quelli dell'Aeronautica militare costituenti il servizio di coordinamento e controllo; tra i centri di controllo di ENAV SpA, quello di Brindisi è ad oggi il più produttivo in termini di ricavi prodotti per unità di personale impiegato, nonché da anni protagonista di incrementi di volato, e conseguentemente di fatturato, a doppia cifra; da un punto di vista strettamente tecnico, il trasferimento di questi servizi potrebbe essere controproducente, perché potrebbe venire fortemente limitata la sicurezza garantita dalla ridondanza della copertura radio radar che in questi anni è stata necessaria a sopperire alle non infrequenti avarie di vario genere verificatesi a Roma ACC, si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti e se non ritengano necessario intraprendere, ciascuno per le proprie competenze, iniziative volte a far riconsiderare le disposizioni che interessano i servizi erogati dal centro radar di Brindisi alla luce degli elementi addotti in premessa. (3-00001)

 
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