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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00015 presentata da DEIDDA SALVATORE (FRATELLI D'ITALIA) in data 08/05/2018

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-00015 presentato da DEIDDA Salvatore testo di Martedì 8 maggio 2018, seduta n. 9 DEIDDA . — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che: negli ultimi mesi si sono moltiplicati gli episodi che mettono in luce la condizione precaria in cui versano gli istituti penitenziari e i centri di reclusione nella regione Sardegna: da ultimo, una rapina a mano armata presso il centro di reclusione di Isili e una forte protesta dei detenuti nella casa di reclusione «Is Arenas», in comune di Arbus; da anni le forze sindacali e politiche denunciano le carenze negli organici e nelle strumentazioni affidate agli agenti di polizia penitenziaria: si tratta di denunce alle quali non sono seguiti interventi strutturali ma, unicamente, misure tampone, come la mobilità di alcuni agenti da altre strutture e la parziale immissione in ruolo di altri; nonostante i posti banditi con gli ultimi concorsi, il 30 per cento delle figure previste dalla pianta organica risulta tuttora vacante, con gravi ripercussioni sullo svolgimento dell'attività di controllo e sulla sicurezza degli agenti e di tutto il personale degli istituti penitenziari; numeri ai quali dovrà sottrarsi un ulteriore 30 per cento, pari al numero di agenti prossimi al pensionamento; attualmente, l'organico del personale degli istituti penitenziari in Sardegna è così composto: quanto ai commissari ne sono previsti 32 e presenti 14 pari al 43,75 per cento dell'organico previsto; quanto agli ispettori ne sono previsti 157 e presenti 43 pari al 27,39 per cento dell'organico previsto; quanto ai sovrintendenti ne sono previsti 164 e presenti 44 pari al 26,83 per cento dell'organico previsto; quanto agli agenti/assistenti ne sono previsti 1481 e presenti 1189 pari all'80,28 per cento dell'organico previsto; il totale delle unità previste è 1834, mentre ne sono presenti 1290, ossia il 70,34 per cento dell'organico previsto; a tale grave carenza d'organico, deve aggiungersi la copertura ad interim della maggior parte delle posizioni apicali: infatti, su 14 direzioni, solo 5 sono regolarmente assegnate, con conseguente aggravamento del carico di responsabilità a danno dei direttori di alcune strutture, i quali si vedono costretti a dover gestire un numero di detenuti e di locali di detenzione ben superiore a quello oggetto di primo affidamento; come anche denunciato dal Sappe, la carenza nel ruolo dei sottoufficiali è pari al 70 per cento, mentre quella del ruolo degli agenti/assistenti è pari al 22 per cento, e lo stesso sindacato, alla luce della situazione in cui versano gli istituti di reclusione in Sardegna, ritiene necessario un ulteriore ampliamento d'organico pari a circa 150 unità; all'inizio dell'anno, è stato accertato un incremento del numero di detenuti reclusi in Sardegna, pari a 2380 unità contro i 2137 dell'anno precedente, con sensibile aumento anche dei cittadini stranieri; dei 2380 detenuti, 1150 sono cittadini residenti in Sardegna, mentre i restanti provengono da altre regioni italiane o da altri Stati; negli istituti di reclusione della Sardegna sono presenti in numero significativo condannati in regime di 41- bis , oltre ad altri sospettati di avere legami con il terrorismo islamico; la sospensione da ultimo disposta del servizio navetta dal centro di Arbus alla casa circondariale «Is Arenas», conseguente alla riduzione delle risorse sul capitolo relativo alle spese per l'esercizio e la manutenzione dei mezzi di trasporto (circolare n. 3677/6127, prot. n. 398788 del 13 dicembre 2017), appare significativa della scarsa attenzione dell'istituzione nei confronti dei lavoratori e degli operatori del settore penitenziario –: se sia a conoscenza di quanto esposto e quali iniziative intenda adottare al fine di superare, nel più breve tempo possibile, lo stato di emergenza in cui versa il sistema penitenziario sardo, in particolare a causa della carenza d'organico, avuto riguardo sia alle figure apicali che agli agenti di polizia penitenziaria. (5-00015)