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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03333 presentata da MENGA ROSA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 03/01/2020

Atto Camera Interrogazione a risposta in commissione 5-03333 presentato da MENGA Rosa testo di Venerdì 3 gennaio 2020, seduta n. 283 MENGA , BOLOGNA , GRIPPA e NAPPI . — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che: mobilità passiva, insoddisfazione per i servizi sanitari, disagio economico delle famiglie, carenza di risorse umane, carenza di mezzi, sono solo alcuni degli indicatori che denotano la disparità tra l'offerta sanitaria presente al Nord e quella erogata nel Mezzogiorno; la sanità pugliese, come quella delle altre regioni del Sud Italia, è sempre più al collasso, difatti, per quanto si apprenda da fonti giornalistiche «che i segnali provenienti dai funzionari ministeriali restano positivi», giunge una nuova fumata grigia dai Ministeri della salute e dell'economia e delle finanze per l'uscita definitiva dal piano operativo, con rinvio della decisione al 2020; nel corso della conferenza stampa del 4 novembre 2019 il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano ha annunciato l'avvio dell’ iter per la realizzazione del quinto nuovo ospedale in Puglia, progetto che si inserisce nel programma di ammodernamento della rete ospedaliera regionale e che comporterà la riconversione degli ospedali di Bisceglie, Molfetta, Trani e Terlizzi in presidi territoriali di assistenza e in presidi post-acuzie; tuttavia, quanto riecheggia a mezzo stampa non trova riscontro negli sprechi che continuano a perpetrarsi nell'edilizia sanitaria pugliese, così come riportati anche nel servizio mandato in onda il 21 ottobre 2019 dalla trasmissione televisiva «Le Iene», con il quale è stata denunciata la ristrutturazione dell'ospedale Saccone di Terlizzi, approvata e realizzata pur nella consapevolezza della sua chiusura de facto entro la fine del 2020; il provvedimento di riordino della rete ospedaliera, approvato dalla giunta regionale pugliese, se sulla carta rispecchia i dettami del decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70, recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera, nella prassi ha di fatto sguarnito i bacini periferici delle province pugliesi attraverso la chiusura, per l'interrogante irrazionale, di ben otto ospedali, generando un grave disservizio all'utenza con conseguente ed inevitabile aumento della mobilità passiva; ad inasprire quanto già rappresentato è la penuria di personale nella sanità pugliese, frutto di un sistema di formazione e di selezione inefficiente, nonché di una popolazione di professionisti particolarmente invecchiata a causa del blocco del turnover ; emerge con sempre maggiore evidenza l'urgenza di interventi che attenuino le conseguenze di quanto rappresentato dall'interrogante sulla qualità e sulla quantità dei servizi erogati ai cittadini pugliesi –: se i Ministri interrogati intendano dettagliare le motivazioni sottese alla scelta di rinviare a marzo 2020 la valutazione sulla possibile uscita della regione Puglia dal piano operativo di cui in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano assumere per garantire che al raggiungimento degli equilibri finanziari corrisponda parimenti il raggiungimento degli obiettivi di cura e di tutela della salute pubblica. (5-03333)