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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03348 presentata da DE CARLO SABRINA (MOVIMENTO 5 STELLE) in data 08/01/2020

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03348 presentato da DE CARLO Sabrina testo di Mercoledì 8 gennaio 2020, seduta n. 284 SABRINA DE CARLO e MACINA . — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che: in Friuli Venezia Giulia il fenomeno dei flussi dei richiedenti asilo non accenna a diminuire e la rotta balcanica settentrionale continua ad essere utilizzata dai migranti che arrivano al confine italiano a piedi; da alcuni articoli di stampa, sembra che siano 4789 gli stranieri irregolari rintracciati dalla polizia di frontiera; tuttavia, la mancata pubblicazione sul sito del Ministero dell'interno dei dati relativi agli arrivi via terra non permette di avere la sicurezza dei numeri sovraesposti; le strutture di trattenimento per stranieri irregolari sono state introdotte nel testo unico immigrazione con il DL n. 13/2017, i centri d'identificazione ed espulsione attualmente hanno assunto la denominazione di Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr); attualmente i Cpr operativi sono 8; il 15 dicembre 2019 è stato riaperto anche il centro di Gradisca (ex CIE), che in soli 15 giorni risulta già al completo, ma che ancora non è del tutto funzionante in quanto ha disponibilità di accogliere 66 persone su 150; nella stessa struttura, nel 2014, ha riaperto il Cara; la coesistenza di entrambi i centri in un unico luogo (uno dedicato all'accoglienza dei migranti e l'altro al solo trattenimento finalizzato all'espulsione) potrebbe non essere ottimale e causare nuovamente i problemi già verificatisi in passato, mettendo a rischio sia coloro che sono ospitati dai centri, sia gli abitanti di Gradisca e delle zone limitrofe; a seguito dell'apertura del Cpr di Gradisca, è stata avanzata la richiesta di apertura di nuovi centri in Friuli Venezia Giulia e i sindaci dei capoluoghi hanno proposto alcuni luoghi che potrebbero essere adatti a tale scopo, come ad esempio la caserma di Monte Cimone di Banne a Trieste la Cavarzerani ad Udine (Cara da riconvertire in Cpr), l'ex caserma Monti a Pordenone e infine, in provincia di Gorizia, l'ex caserma della Guardia di finanza –: se il Ministro interrogato confermi i fatti esposti in premessa e se non ritenga opportuno valutare di assumere iniziative di competenza, anche normative, per l'elaborazione di strategie volte a rafforzare l'accoglienza diffusa dei migranti e la chiusura di uno dei due centri che coesistono nella stessa struttura a Gradisca, al fine di poter garantire il rispetto della dignità della persona e non creare problemi per la sicurezza e l'ordine pubblico valutando quindi la reale funzionalità dei Cara e dei Cpr. (5-03348)