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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02687 presentata da PAPATHEU URANIA GIULIA ROSINA (FORZA ITALIA BERLUSCONI PRESIDENTE-UDC) in data 08/01/2020

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02687 presentata da URANIA GIULIA ROSINA PAPATHEU mercoledì 8 gennaio 2020, seduta n.179 PAPATHEU - Ai Ministri dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti . - Premesso che: l'IMO (International maritime organization) ha imposto nuove regole finalizzate a ridurre l'inquinamento marino, prevedendo che, a decorrere dal 1° gennaio 2020, il combustibile impiegato nelle navi ( bunker ), sia costituito essenzialmente da olio combustibile con tenore di zolfo allo 0,5 per cento (oggi è al 3,5 per cento). Per adeguarsi a tale richiesta e conformarsi alle disposizioni, i vettori marittimi sono chiamati ad installare uno scrubber per abbattere le emissioni fino allo 0,5 per cento su ogni imbarcazione, ed inoltre a convertire la propria flotta all'utilizzo di GNL (gas naturale liquefatto); entrambe le soluzioni per la revisione del combustibile impiegabile nelle navi comportano investimenti e le compagnie marittime hanno così annunciato un aumento (tra il 20 per cento e il 30 per cento) sui prezzi dei trasporti, in virtù del quale si prospetta nelle tratte del Mediterraneo un significativo aggravio degli oneri a carico del comparto autotrasportatori, che si muovono da e per l'Italia, la Sicilia, la Sardegna e Malta. Pertanto, si registrerà un incremento del costo del trasporto nel traffico roll-on / roll-off (collegamenti con le isole via traghetto ed "autostrade del mare"), in conseguenza del quale più lunga sarà la tratta da percorrere e più aumenteranno i prezzi imposti nei listini dai vettori e si rischia, soprattutto, di infliggere un grave danno alla già fragile economia della Sicilia; tale misura vanifica sul nascere l'efficacia del "Marebonus", incentivo previsto dal Governo italiano per le imprese di trasporto ed il cui intento è quello di sostenere il trasferimento di camion dalla terra al mare, al fine di incrementare lo sviluppo delle autostrade del mare; sulla "stangata dei traghetti" si è registrata un'immediata presa di posizione dell'Associazione delle imprese di autotrasporti, che in una nota a firma del segretario generale, Claudio Donati, ha evidenziato come "Il 'Low Sulphur Surcharge' per i trasportatori che utilizzano i traghetti equivale ad un aumento di circa il 25 per cento del costo del biglietto, a partire dal primo gennaio prossimo e per qualcuno già addirittura dal 16 dicembre scorso"; Assotir ha rilevato come si tratti di "aumenti che molti trasportatori non sono in grado reggere. Tant'è che non è difficile immaginare che una quota consistente di operatori tornerà a viaggiare su strada, considerata, a questo punto, più conveniente, specie per alcune tratte". Si rileva come il regolamento determinato dall'IMO abbia decretato infatti un aumento, a seconda della lunghezza delle tratte, che va da un minimo di 3 euro fino a 14 euro al metro lineare; i rincari vengono giustificati dalle compagnie di navigazione con l'esigenza di procedere all'acquisto di carburante meno inquinante (con minor quantità di zolfo) e di dover fare investimenti per l'acquisto di macchinari per filtrare il carburante tradizionale. Non vi è dubbio che si debbano portare avanti politiche ecosostenibili e piani strategici dediti ad una riduzione di ogni forma di inquinamento del pianeta e nello specifico dei mari, ma gli autotrasportatori e la clientela rischiano di dover sostenere a proprie spese gli investimenti degli armatori, dovendosi così imbattere in una situazione economica insostenibile che rischia di produrre gravi riflessi economici per utenti ed addetti ai lavori, prefigurando in tal modo un contraccolpo al traffico merci, mentre in questi anni si erano incentivati processi per lo spostamento dei traffici dalle strade al mare; preoccupante, ed alquanto anomala, appare la condivisione d'intenti tra gli armatori nell'avvalersi di aumenti, mentre si registra il mancato intervento sulla vicenda da parte dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, che, come rimarca Assotir, "si è molto impegnata contro i costi minimi di sicurezza per l'autotrasporto", ma su questa vicenda "stranamente non dà segni di vita". Appare necessaria, pertanto, l'apertura di un tavolo tecnico con enti e soggetti interessati dalla problematica, alla presenza della Regione Siciliana, al fine di scongiurare i molteplici effetti negativi di tali aumenti e trovare soluzioni concertabili ad equa e giusta tutela di tutte le parti, si chiede di sapere: quali misure urgenti i Ministri in indirizzo intendano adottare al fine di impedire l'aumento indiscriminato delle tariffe sui prezzi dei trasporti; se non sia il caso convocare le parti interessate al fine di affrontare la situazione ed individuare le opportune iniziative da porre in essere per contrastare i presumibili effetti negativi della normativa internazionale nel nostro Paese. (4-02687)