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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01300 presentata da STEFANO DARIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 14/01/2020

Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-01300 presentata da DARIO STEFANO martedì 14 gennaio 2020, seduta n.180 STEFANO, FEDELI, ROJC, ASTORRE, ROSSOMANDO, FERRAZZI, D'ARIENZO, IORI, LAUS, TARICCO, BITI, VALENTE, GIACOBBE - Ai Ministri dell'economia e delle finanze, delle infrastrutture e dei trasporti e per il Sud e la coesione territoriale . - Premesso che, per quanto risulta agli interroganti: il piano industriale di Enav, presentato a marzo 2018, contiene un progetto di ristrutturazione dei servizi del traffico aereo articolato in due fasi, che prevedono il ridimensionamento di 44 dei 49 impianti Enav, il loro accorpamento e la centralizzazione della fornitura dei servizi in due " super centri", individuati in Roma e Milano; tale decisione comporterebbe, per la sola Puglia, una perdita di circa 200 posti di lavoro ad alta tecnologia e questo a causa del trasferimento dei servizi del "centro di controllo radar di Brindisi" che controlla lo spazio aereo del Sudest d'Italia, nel "centro di controllo radar di Roma", rimpiazzando controllori alla massima specializzazione con controllori " entry level ", da impiegare nel controllo remoto delle torri degli aeroporti minori. Inoltre, si prevede la chiusura del "centro di controllo di avvicinamento di Apulia", che gestisce gli aeroporti di Bari e Brindisi, le cui funzioni saranno completamente assorbite dal centro di controllo di Roma; si aggiungerebbe un'ulteriore perdita di occupati sul territorio appartenenti al "servizio di coordinamento e controllo dell'Aeronautica militare" (SCCAM, oltre 70 militari, la cui esistenza è direttamente collegata alla presenza del centro di controllo radar di Brindisi); considerato che: le intenzioni esposte nel piano industriale di Enav non sono previste da regolamento o indirizzo dell'Unione europea o richieste da alcuna direttiva, ma rispondono a mere e autonome scelte aziendali che, a giudizio degli interroganti, non tengono conto dell'impatto sociale ed economico che comportano sul territorio e sui dipendenti interessati; le determinazioni individuate dalla società controllata dal Ministero dell'economia e delle finanze si pongono in direzione contraria rispetto alla necessità di incentivare politiche industriali di investimento e potenziamento del Mezzogiorno d'Italia; tenuto conto che, a parere degli interroganti: il Sud Italia verrà privato di una notevole forza lavoro ad altissima specializzazione; il centro di controllo di Brindisi è tuttora soggetto destinatario di investimenti europei per lo sviluppo di tecnologie, e la chiusura o la delocalizzazione delle tecnologie relative al controllo d'area comporterebbe per la società di restituire oltre 40 milioni di euro oltre all'impossibilità di richiederne in futuro; i centri di controllo radar italiani passerebbero dai 4 attuali a soli 2, accentrando un servizio pubblico essenziale per la sicurezza della nazione in due soli centri collocati in prossimità delle metropoli di Milano e Roma, con tutti i rischi relativi al mantenimento della sicurezza; in altri Paesi europei, come in Germania, si è proceduto a delocalizzare i centri di controllo radar rispetto ai grandi centri urbani ed ai grandi aeroporti, anche per ragioni di sicurezza; tra i centri di controllo di Enav SpA, quello di Brindisi è ad oggi il più produttivo in termini di ricavi prodotti per unità di personale impiegato, nonché da anni protagonista di incrementi di volato, e conseguentemente di fatturato, a doppia cifra, si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo, ciascuno secondo le proprie competenze, non ritengano necessario intervenire sui vertici di Enav, affinché venga riconsiderata la distribuzione dei centri di controllo radar italiani sul territorio, alla luce anche di un necessario equilibrio territoriale, potenziando quindi il centro di controllo di Brindisi, sia in termini di specializzazioni, che di ampliamento dell'attuale area di responsabilità. (3-01300)