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Documenti ed Atti

XVIII Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/11041 presentata da BIGNAMI GALEAZZO (FRATELLI D'ITALIA) in data 10/01/2022

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-11041 presentato da BIGNAMI Galeazzo testo di Lunedì 10 gennaio 2022, seduta n. 624 BIGNAMI . — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro della transizione ecologica . — Per sapere – premesso che: negli ultimi mesi si è verificato un costante aumento dei prezzi delle materie prime, tale incremento riguarda molteplici « commodities », e ciò rischia di generare criticità economiche in differenti filiere produttive; l'incremento dei prezzi delle materie prime sarebbe dovuto allo stallo dell'economia globale, fermatasi a causa dei lockdown per contrastare la diffusione del COVID-19 e, pertanto, la ripartenza della macchina produttiva prevede, anche, periodi di fiammate inflattive causata dalla fase espansiva del ciclo economico, per la ingente richiesta di materie prime a livello globale per recuperare e sostenere il processo produttivo; conseguentemente gli investitori, in tale scenario economico, investono sugli asset reali come le « commodities » con annesso incremento dei prezzi e tra i settori maggiormente colpiti dal rialzo delle materie prime vi è quello del comparto energetico; tra le materie prime che hanno registrato il maggior incremento dei prezzi vi è il gas naturale, con conseguente rialzo del prezzo dell'energia elettrica (Pun) che, già nel mese di settembre 2021, ha toccato il valore medio di 158,59 euro/MWh (maggiore di quattro volte della media del 2020 che ammontava a 42 euro/MWh) per poi raggiungere un ulteriore incremento fino a 264 euro/MWh. Oltretutto, l'incremento del Pun non si è fermato, infatti, nelle prime due settimane di dicembre ha superato i 300 euro/MWh; in seguito agli incrementi vertiginosi del PUN, il prezzo medio del gas in Italia (Psv) è passato da 62 euro/MWh in settembre 2021 110 euro/MWh di dicembre e, sempre a dicembre 2021, si è registrato l'incremento massimo giornaliero il giorno 21, con il raggiungimento di quota 165 euro/MWh; la situazione generata dal costante incremento del costo del gas naturale sta creando criticità per i fornitori di energia e gas: si starebbe generando una crisi finanziaria in relazione ai tempi di pagamento e alle garanzie domandate dagli organi istituzionali come il Gme, (Gestore dei mercati energetici in Italia) e poi come Terna, Snam e distributori, per l'approvvigionamento primario e secondario; A parere dell'interrogante sarebbe opportuno valutare forme di supporto, in presenza di determinate condizioni che identifichino il corretto operato dei fornitori interessati, mediante l'utilizzo di Sace (che potrebbe garantire alle controparti citate, ad esempio Gme, solo la quota di prezzo che supera un certo limite e che rappresenta la straordinarietà del momento) e farsi promotore di una modalità per calmierare le richieste economico/finanziarie da parte di Gme, Terna, Snam e Distributori per evitare o ridurre la presentazione di fideiussioni (esempio rating o varietà di forme di garanzie richieste) –: se ed entro quali termini si intendano porre in essere iniziative a livello economico per evitare che l'incremento dei prezzi delle materie prime nel settore energetico possa generare ulteriori costi per gli operatori ( players ) energetici con possibili crisi aziendali ed incremento dei costi per gli utilizzatori finali; se il Governo intenda porre in essere iniziative di competenza, anche normative per l'utilizzo di Sace Spa come garante per gli istituti bancari nel caso in cui occorra integrare le garanzie fidejussorie prestate dai fornitori di energia oltre una certa soglia di prezzo; se intenda porre in essere iniziative di competenza volte a calmierare le richieste economico/finanziarie da parte di Gestore dei mercati energetici Spa, Terna, Snam e distributori. (4-11041)