Portale storico della Camera dei deputati

LA CAMERA, NEL RILEVARE CHE PER IL SOPRAVVENIRE DI UN ATTEGGIAMENTO NEGATIVO DELLE AUTORITA' TUNISINE, L'ENI HA ACCETTATO LA SOSTANZIALE REVISIONE DEGLI ACCORDI STIPULATI NEL 1973 CON L'ALGERIA PER L'IMPORTAZIONE DI 11,7 MILIARDI DI METRI CUBI ALL'ANNO DI GAS NATURALE, PER UN PERIODO DI 25 ANNI, DA REALIZZARE MEDIANTE UN METANODOTTO SOTTOMARINO TRA LA TUNISIA E IL CANALE DI SICILIA; NEL PRENDERE ATTO CHE A TALE DECISIONE ALTERNATIVA, L'ENI SI E' INDOTTO SOLO DOPO UNA INIZIALE RESISTENZA ALLE INDICAZIONI TUNISINE FORMULATE SU POSIZIONI INTRANSIGENTI, DEFINITE VAGAMENTE "DI PRINCIPIO" E SU RICHIESTE DI CARATTERE ECONOMICO RITENUTE IMMEDIATAMENTE "NON ACCETTABILI", SENZA ALCUN APPARENTE SERIO APPROFONDIMENTO DELLA QUESTIONE, CHE IN ULTIMA ANALISI APPARE POCO CREDIBILE NEI TERMINI ESPLICITATI UFFICIALMENTE NEI GIORNI SCORSI DAL COMPETENTE MINISTERO; NEL RICORDARE CHE IL FRETTOLOSO ASSENSO DELL'ENI NON PUO' IN ALCUN MODO GIUSTIFICARSI ALLA LUCE DEI MUTAMENTI INTERVENUTI SUL MERCATO INTERNAZIONALE DELL'ENERGIA, MUTAMENTI CHE AVREBBERO DOVUTO SPINGERE INVECE PER UNA PAZIENTE NEGOZIAZIONE INTESA AD ELIMINARE GLI OSTACOLI APPARENTEMENTE NON INSUPERABILI FRAPPOSTI DALLE AUTORITA' TUNISINE, IN SPECIE IN OCCASIONE DELLE RECENTI TRATTATIVE CON IL GOVERNO DI QUEL PAESE, CHE HANNO CONDOTTO AD UN ACCORDO GLOBALE CON NOTEVOLI CONCESSIONI DI PARTE ITALIANA, CHE AVREBBERO POTUTO ESSERE FACILMENTE COMPENSATE DA ASSENSI ED INTESE POSITIVI CIRCA LA REALIZZAZIONE DEL METANODOTTO; NEL RITENERE, D'ALTRONDE, NON INFONDATO IL SOSPETTO CHE, A CONFORTARE LE RESISTENZE DELLA TUNISIA E DELL'ALGERIA SULLA REALIZZAZIONE DEL METANODOTTO CON LA SICILIA, SIANO STATI I NOTEVOLI PASSI INNANZI COMPIUTI VERSO LA REALIZZAZIONE DI UN METANODOTTO SOTTOMARINO, ALTERNATIVO A QUELLO CON LA SICILIA, DA REALIZZARE CON LA SPAGNA; NEL VALUTARE TUTTAVIA CHE, PROPRIO PER QUESTI MOTIVI, PERMANGA LA VALIDITA' DELLE CONDIZIONI E DEI PRESUPPOSTI DI CONVENIENZA ECONOMICA NONCHE' DI FATTIBILITA' TECNICA CHE INDUSSERO A SUO TEMPO A RITENERE VANTAGGIOSI GLI ACCORDI CON LA TUNISIA E L'ALGERIA PER LA REALIZZAZIONE DEL METANODOTTO CON LA SICILIA, ANCHE SE LE ATTUALI, PIU' RECENTI VICENDE CONSIGLIANO L'ACCANTONAMENTO MOMENTANEO DELLA SUA CONCRETIZZAZIONE; NELL'AFFERMARE CHE LA SOLUZIONE PRESCELTA DALL'ENI, CHE PREVEDE LA UTILIZZAZIONE DI DUE METANIERE, RISULTA DI PER SE' GIA' GRAVEMENTE LESIVA DEGLI OBIETTIVI QUANTITATIVI DI METANO NEGOZIATI CON L'ALGERIA FIN DAL 1973, CONSENTENDOSI ADESSO LA COMPRAVENDITA DI CIRCA 8,5 MILIARDI DI METRI CUBI ANNUI DI GAS ANZICHE' DEGLI 11,7 MILIARDI DI METRI CUBI PATTUITI ALLORA; NEL CONSIDERARE CHE, DINANZI A TALI PUR PIU' LIMITATI TRAGUARDI QUANTITATIVI, EMERGONO SIA ESIGENZE GLOBALI DEL PAESE INVERSAMENTE CRESCENTI, SIA COSTI DI GESTIONE ANCH'ESSI, E TANTO PIU' DINANZI ALLE NUOVE SOLUZIONI DI TRASPORTO VIA MARE, PROGRESSIVAMENTE PIU' GRAVOSI; NELL'IPOTIZZARE CHE A DETTI PIU' ELEVATI COSTI SI AGGIUNGERANNO ANCHE QUELLI NECESSARI PER REALIZZARE GLI APPOSITI IMPIANTI DI RIGASSIFICAZIONE E DELLE CENTRALI DI COMPRESSIONE DA COSTRUIRE NEL TERMINE DI APPRODO DELLE NAVI METANIERE; NEL VALUTARE CHE LA CONDUZIONE DA PARTE DELL'ENI DELL'INTERA VICENDA DEL METANODOTTO DEL CONTRATTO ALTERNATIVO IN TEMA DI TRASPORTO PER VIA METANIERE SIA STATO COSTANTEMENTE SEGUITO DAL MINISTRO VIGILANTE, CHE AVRA' SICURAMENTE PROVVEDUTO AD ACCERTARE I COSTI REALI DI IMPIANTO E DI GESTIONE, RAPPORTANDOLI DA UN LATO AI COSTI ALTERNATIVI DEL METANODOTTO SOTTOMARINO E DALL'ALTRO AI MAGGIORI INCREMENTI, FACILMENTE PREVEDIBILI, IN RELAZIONE AI COSPICUI QUANTITATIVI DI METANO CHE SONO NECESSARI - GIUSTA I CONTENUTI DEL PIANO ENERGETICO NAZIONALE DEL MINISTERO DELL'INDUSTRIA - PER LO SVILUPPO CIVILE ED ECONOMICO DEL PAESE E DEL MERIDIONE; NEL CONSIDERARE CHE LE ASPETTATIVE DI PIU' ACCELERATO SVILUPPO ECONOMICO, ACCREDITATO DALLO STESSO ENI IN SICILIA CON L'ANNUNCIO DELLA REALIZZAZIONE DEL GASDOTTO SOTTOMARINO, RISCHIANO DI MUTARSI LOCALMENTE IN TENSIONI ECONOMICHE SOCIALI; NEL TENERE CONTO, D'ALTRONDE, DELL'OBIETTIVO VANTAGGIO TERRITORIALE OFFERTO DALLA SITUAZIONE GEOGRAFICA SICILIANA RISPETTO AI FLUSSI DI IMPORTAZIONE PROVENIENTI DALL'AFRICA; NEL RITENERE CHE GLI IMPEGNI ASSUNTI NEI RIGUARDI DELLA SICILIA E DEL MEZZOGIORNO DEBBANO ESSERE CONSIDERATI INAMOVIBILI, QUANTO MENO IN TERMINI DI LOCALIZZAZIONE NELL'AREA ISOLANA DEGLI IMPIANTI DI RICEZIONE DEL GAS ALGERINO E DI RELATIVA RIGASSIFICAZIONE; IMPEGNA IL GOVERNO: 1) A RITENERE NON DEFINITIVO L'ACCANTONAMENTO DELLA REALIZZAZIONE DEL GASDOTTO SOTTOMARINO CON LA SICILIA; IN PRESENZA DI UNA INDUBITABILE VALIDITA' DELL'INIZIATIVA, CONFERMATA DAGLI SFORZI CONTINUI DEI PAESI CONCORRENTI E DAGLI OSTACOLI DA ESSI FRAPPOSTI ALLA RELATIVA ATTUAZIONE; 2) A FAVORIRE LA RIPRESA DI TUTTE LE INIZIATIVE DIPLOMATICHE RITENUTE PIU' IDONEE PER ELIMINARE DETTI OSTACOLI NEL TEMPO BREVE; 3) A RENDERE NOTI I REALI CONTENUTI DEI PASSI COMPIUTI DALL'ENI PER LA RIMOZIONE DI DETTI OSTACOLI; 4) A RENDERE MANIFESTI I CALCOLI DI CONVENIENZA ECONOMICA EFFETTUATI DAL MINISTERO VIGILANTE RIGUARDO AL TRASPORTO PER VIA MARE DEL GAS ALGERINO; 5) A PRESENTARE QUANTO PRIMA UN RAPPORTO SULLE PREVEDIBILI AZIONI CHE IL MINISTERO COMPETENTE E GLI ALTRI DICASTERI INTENDANO PREDISPORRE PER ANDARE INCONTRO ALLE REALI, CRESCENTI ESIGENZE DI ENERGIA METANIFERA NEL TERRITORIO NAZIONALE; 6) A MANIFESTARE CHIARAMENTE, QUANTO MENO, LA VOLONTA' DI UBICARE IN SICILIA I TERMINALI DI APPRODO DELLE NAVI METANIERE, REALIZZANDO TUTTE LE NECESSARIE INFRASTRUTTURE DI SERVIZIO A TERRA.